PUNTATE NEMICHE RESPINTE

PUNTATE NEMICHE RESPINTE PUNTATE NEMICHE RESPINTE nel settore meridionale della Tunisia Incrociatore inglese affondato da un U-boot nel Mediterraneo L'Ordine Militare di Savoia a cinque ufficiali superiori '*'">:- 1 V s-''T neggiato da un siluro. Si è potuto osservare più tardi "il ' cacciar torpediniere fortemente sbandato. Oli incrociatori deBacIasse Fiji hanno un dislocamento di 8000 tonnellate e sono armati di dodici cannoni da 152 min., sedici dà 40 mm. a. a. a otto canne, sei lanciasiluri e possono portare tre aerei. La classe comprendeva, all'inizio della guerra, nove unità in servizio e 4 in programma. Due unità sono già state affondate. Gli incrociatori Fiji sono modernissimi, poiché entrati in servizio dopo il 1939. i I nastri soldati in Tunisia Il colonn. conte Alessandro Bettoni Carrago, cavaliere di fama internazionale, comandante d'un reggiménto di cavalleria che' hascritto pagine di gloria sul campi di Russia è nato a Brescia il 17 novembre 1892. Sottotenente di complemento nell'arma di cavalleria nel 1912. Nel 1915 meritò un primo encomio a Monfalcone. Assegnato al lO.o reggimento artiglieria da campagna, durante le operazioni di ripiegamento nell'ottobre '17, pur non avendo comando di truppa contrastò valorosamente l'avanzata nemica meritando'una medaglia di bronzo al valor militare. Capitano del reggimento Aquila nel 1919, nell'aprile 1927 fu destinato al Savoia Cavalleria. . Maggiore nel 1929, tenente colonnello nel 1937, alternò la vita reggimentale con ardue competizioni sportive. Vice comandante del Savoia sul fronte jugoslavo, venne Incaricato della funzione di comandante del reggimento il 15 marzo 1942 e nel giugno fu promosso colonnello. Le vicende gloriose nelle quali il reggimento sui campi di Russia ha riaffermato la sua alta tradizione guerriera sono note a tutta la Nazione. Il colonnello Bettoni è decorato della Croce di ferro di seconda classe. Il colonnello Evasio Biandrate, nato a Pomaro Monferrato il 31 maggio 1891, volontario nell'arma del genio, si battè in Libia negli anni 1912, '13 e '14. Sottotenente nel 1915, partecipò alla prima guerra mondiale distinguendosi nelle giornate di Passo Buole. Sul Piave il 24 giugno 1918 meritò la medaglia di bronzo al valore. Promosso capitano nel reggimento pontieri e lagunari nel 1926, nel 1934 col grado di maggiore, venne trasferito al 2° reggimento pontieri. Tenente colonnello nel 1939, al comando del 1° battaglione pontieri, dopo aver contribuito alle operazioni sul fronte occidentale ed a quelle sul fronte jugoslavo, partiva col C.S.I.R. sui campi di Russia. Per le azioni sul Nlpro viene decorato della croce di guerra. Al primo battaglione venne concessa la medaglia di bronzo al valor militare e con eguale ricompensa venne premiato il comandante nel febbraio '42 per aver infuso il più alto spirito aggressivo nel suol dipendenti. Decorato dal comando alleato della croce al merito di primo grado,^ dell'ordine dell'Aquila germanica e della croce di ferro di seconda classe, è stato promosso colonnello per merito di guerra. Il tenente colonnello Siro Bernabò, nato ad Avcole (Spezia) 11 1° marzo 1902, nominato sottotenente di complemento del 3° bersaglieri l'8 ottobre 1922, frequentò nel 1933 la scuola di Modena e venne promosso tenente in servizio attivo permanente. Trasferito nel Corpo truppe coloniali nel dicembre 1926, assunse a Tripoli 11 comando del 1» battaglione cacciatori d'Africa e un anno dopo quello del 25° battaglione eritreo. A Bir Tagrit gli venne conferita la medaglia d'argento al valore. All'Istituto superiore di guerra nel 1936, capitano l'anno successivo, prestò servizio di Stato maggiore presso il comando del Corpo d'Armata di Alessandria e quindi presso quello di Genova. Destinato al comando superiore delle truppe In' Albania nell'ottobre 1940, nel successivo novembre In Epiro meritò due medaglie di bronzo al Valor militare. Maggiore nel febbraio 1941, destinato al 4° bersaglieri, nel luglio dello stesso anso, al comando del 31° battaglione, prese parte alla campagna per la liberazione della Dalmazia e dela. Croazia. Al comando del fruppo Armate sud dal giugno 942, è stato promosso tenente colonnello il 3 luglio 1942. Le figure dei decorati: colonnelli Strazio!», Battaglia, Bettoni-Carrago, Riandrete e Bernabò Roma, 12 aprile. Per benemerenze conquistate sui campi di battaglia, la Maestà del Re Imperatore, su proposta del Duce, si e compiaciuta di concedere la croce di cavaliere dell'Ordine militare di Savola al colonnelli Nicola Straziota, Achille Battaglia, Alessandro Bettoni Carrago, Evasio Brlandate e al tenente colonnello Siro Bernabò. Il colonnello, del bersaglieri Nicola Straziota,-nato a Bari il 10 gennaio 1890; sottotenente nel 1912, partecipò poi, alte testa del suoi bersaglieri, al 1° anno di guerra sul fronte alpino. Dopo aver frequentato 11 corso di pilotaggio d'aeroplani nel 1916, tornato fra i suoi bersaglieri nell'ottobre 1918, fu promosso maggiore nel 1928, tenente colonnello nel 1937, colonnello nel settembre. 1940. Nel dicembre '41, nominato comandante di un glorioso reggimento di bersaglieri operante in Balcanla, riaffermò le sue doti di intelletto e di carattere. Dal novembre 1942 In Africa settentrionale comandante di un altro valoroso reggimento bersaglieri, dove non esitò a porsi alla testa di uno del suol battaglioni jper guidarlo personalmente in una rischiosa e fortunata azione. Il colonnello Achille Battaglia nato a Roma il 14 febbraio 1895. è un tecnico dell' artiglieria di particolare competenza. Sottote^ nente nel 1915, raggiunse all'Inizio, della prima guerra mondiale il fronte alpino' nel reggimento artiglieria a cavallo. E' colonnello capo ufficio del comando artiglieria del 2° Corpo d'armata nel 1940. Nel dicembre di quell'anno, sul fronte balcanico organizzò con particolare esperienza la difesa contraerei della seconda Armata. Destinato Ih Libia nell' ottobre 1941,' gli venne affidato il comando del 21.o raggruppamento controaerel e della Dicat della difesa di Tripoli. Nel settembre del '42 era a Tobruk al comando del 2.0 raggruppamento artiglieria contraerei; qui le sue altissime qualità morali e tecniche trovarono largo campo di applicazione.