L'INCONTRO MUSSOUNIHniER NELLA SUA ECO INTERNAZIONALE

L'INCONTRO MUSSOUNIHniER NELLA SUA ECO INTERNAZIONALE L'INCONTRO MUSSOUNIHniER NELLA SUA ECO INTERNAZIONALE volontà di lotta e di vittoria dell'Asse POTENZIAMENTO DELL'AZIONE DIFENSIVA e offensiva delle forze italo-tedesche Giustizia L'ordine europeo dell'Asse L'incontro tra Mussolini e Hitler, Alla destra del Duca il generale Zeitzler, capo di Stato Maggior Generale dell'esordio del Reich, e il grande ammiraglio Doniti. Tra il Duee e il FUhrer, in secondo piano, Il capo del Comando Supremo Forze armate del Reieh, maresciallo Keitoi. Alla sinistra di Hitler II Relohemaresclallo Qoring. (Tolefoto). 1/incontrò fra il Duce e il FUhrer è avvenuto in un momento che non diremo tra, i più decisivi della guerra (méntre si combatte tutti i momenti sono decisivi) ma certamente tra più delicati ed i più interessan ti. Secondo le previsioni autunnali dei nostri nemici rinverdite e precisate nel convegno di Ca sablanca, dovremmo già essere ora in una fase avanzata dell'offensiva concentrica senza respiro che avrebbe dovuto portare nel 1943 alla capitolazione delle Potenze dell'Asse. Invece i sovietici sono fermi alle soglie della ricca Ukraina dopo aver dovuto subire una rude disfatta nella improvvisa controffensiva germànica: il gigantesco piano invernale di Stalin ha raggiunto degli obbiettivi importanti ma troppo limitati per. avere un peso decisivo nel corso della guerra; anzi resta viva l'incognita sulla gravità dello sfor zo compiuto dai bolscevichi; se cioè essi siano capaci di sviluppare un'altra volta una forza di propulsione pari a quella del novembre-dicembre 1942. Sul fronte tunisino le ultime setti' mane hanno visto gli anglosas soni riuscire a restringere no tevolmente la testa di ponte del. l'Asse nel continente africano; non sappiamo quello Che avverrà nel prossimo futuro ; tuttavia è certo che i progetti dell'av' versarlo sono in ritardo sui calcoli previsti: nessuno, nemme no il più pessimista a Londra o a Washington avrebbe ritenuto nel novembre scorso di dover segnare il passo per più di cinque mesi dinanzi a Tunisi e a Bisfcrta. Sebbene nm bilancio non possa essere ancora completo, si può affermare che i colpi preparati dai nemici sono riusciti solo parzialmente, collo svantaggio del maggior sforzo e del maggior logoramento delle forze avversarie. In una simile fase la volontà accompagnata da un'incessante energia organizzativa, ha un valore incalcolabile; le Potenze dell'Asse non hanno mai mancato in nessuna ora, fosse la più dura, di manifestare la loro incrollabile- decisione di procede re oltre ogni momentanea av versità neli'assicurare gli eie menti necessari al proseguimento della lotta fino alla vittoria; i lunghi colloqui fra i due Condottieri segnano il punto culminante dell'affermazione integrale di vittoria impegnando la totale mobilitazione di ogni risorsa spirituale e materiale per eliminare ogni verìcolo futuro che da occidente e da oriente minacci io spazio euro peo- africa no. L'Europa deve so stenere il più tremendo attacco di rutta la sua storia; forze extra-europee ed antieuropeo si sono alleate ad est e ad ovest per ridurre il. vecchio Continen te in condizioni di vassallaggio e di sfruttamento ; se non ci difendiamo ad ogni costo nessun paese europeo speri di sottrarsi al più tragico destino che sarebbe imposto da regimi estranei alla nostra civiltà millenaria. Poiché chi dice Europa dice civiltà: e il comunicato con cui viene dato l'annuncio sui collo qui tra il Duce e il Fuhrer si eleva a considerazioni di una dignità e di una nobiltà senza pari nell'indicare le prospettive di un domani di pace vittoriosa. La coalizione nemica non ha mai voluto discutere e precisare i suoi scopi di guerra; i fumi della carta atlàntica sonò svaniti nelle polemiche successive e ancora più nelle stridenti con traddizioni di brutali imperiali smi in atto. Ad ogni accenno concreto sono sorti i più aspri ed insormontabili dissensi rive latori di quella che è la vera realtà: americani, sovietici, in glesi mirano attraverso la guerra ad imporre le loro egemonie politiche ed economiche. Se i rossi combattono per dominare l'Europa colla tirannia bolscevica, Stati Uniti e Gran Breta gna vorrebbero ridurre l'Europa ad una colonia asservita agli interessi di una plutocrazia giudeo-capitalistica. Contro tali funeste aberra zioni l'Asse innalza la bandiera dei diritti delle Nazioni al loro libero sviluppo e collaborazione. E si tratta di una collaborazione concreta che deve tener conto dei comuni interessi di tutti i popoli e che ha per punto di riferimento sostanziale e basilare una equa ripartizione delle risorse economiche del mondo. Sfrondate i motivi delia, lotta mortale impegnata nel mondo di tanti veli ideologici sparsi con arte propagandistica e voi troverete che da una parte sono i detentori dei più ingiusti privilegi di ricchezza e dall'altra sono i popoli giovani che aspi¬ rano al loro posto di lavoro e di responsabilità, che si sono ribellati a secolari sopraffazioni soffocatrici di ogni diritto alla vita e al lavoro. E' un alto programma di rivendicazioni umane e civili che brilla sulle armi dei nostri eroici combattenti; Bono le grandi rivendicazioni che più volte il Duce lanciò con voce che. non fu ascoltata a tutti i popoli e che si riassumono nella parità dèi diritti, nella più alta giustizia sociale all'interno delle Nazioni, nella giustizia fra le Nazioni. Oggi queste aspirazioni anticipatrici sono il programma della più vasta alleanza armata di popoli giovani assetati di giustizia e di lavoro che ricordi la storia. pano la testata delle prime pagine dei giornali. Ih note redazionali viene sottolineata l'eccezionale importanza dell'Incontro tra 1 due grandi Condottieri. La notizia del colloqui, scrive la ufficiosa Buda-pesti Ertesito, ha suscitato il più vivo interesse nell'opinione pubblica ungherese. Gli ambienti politici di Budapest pongono in risalto il fatto che l'Incontro tra 1 due grandi Capi dell'Asse costituisce una evidente manifestazione della volontà di continuare la guerra fino alla Vittoria. DI fronte a questa ferma volontà di vittoria espressa dalle Potenze dell'Asse,- 1 Paesi che combattono al loro fianco possono guardare con fiducia all'avvenire, anche.perchè sono convinti che soltanto il nuovo ordine voluto dal Duce e dal FUhrer potrà assicurare a tutti 1 popoli il rispetto dei loro interessi mediante una pacifica e costruttiva collaborazione. L'opinione pubblica ungherese — Conclude la nota ufficiosa — è sicura che le Potenze dell'Asse ed 1 paesi alleati hanno 1 mezzi e la forza di poter raggiungere quegli obbiettivi che soli potranno assicurare all'Europa pace e tranquillità. (Stefani}. 11 plani dalla coalizione nemica Berna, 12 aprile. . (8.) Nel rilevare l'Interesse del convegno fra 1 Capi dell'Asse, viene constatato qui che esso ha avuto come temi quelli militari, quelli politici e quelli economici, e che in tutti i campi sono state raggiunte decisioni concrete. Sull'azione . militare futura si fanno molte congetture in rapporto ai piani primaverili, mentre si dà speciale importanza alla frase del comunicato: che esprime la risoluzione di allontanare ogni minaccia dallo spazio euro-africano, riaffermando cosi lo scopo di salvaguardare all'Europa di domani 11 territorio dell'Africa destinato a formare con essa una unità economica. Inoltre nelle corrispondenze londinesi viene registrata l'impressione prodotta in Inghilterra dal fatto che all'Incontro ha partecipato ti grande ammiraglio Doenltz, dal che si deduce che, il programma di azione delle flotte di superficie e subacquee deve essere stato discusso e coordinato con quello delle forze terrestri. L'attenzione dei circoli politici e dei giornali svizzeri è richiamata anche dalla parte del comunicato che riguarda 1 destini del continente europeo, la cui civiltà deve essere garantita contro la minaccia bolscevica, e la cui organizzazione deve permettere a tutte le nazioni che ne fanno parte di svilupparsi e di collaborare proficuamente nel comune interesse, partecipando in equa misura al godimento delle risorse economiche mondiali. Quello che più colpisce nel testo ufficiale del comunicato è appunto l'ampiezza data a considerazioni generali sull'avvenire del popoli europei. 31 ricorderà •— affermano I giornali — che l'Asse, dietro iniziativa italiana, dopo l'Incontro Mussollni-Ribbentrop ha promesso per la prima volta talune garanzie al popoli europei. Le frasi che parlano di < diritti delle Naztorrt al loro libero sviluppo e alla collaborazione > e di < una pace che garantisce la collaborazione di tutti i popoli » recano quindi una precisazione importante. Questo programma tracciato, per ora a grandi linee, viene messo In confronto con i piani delle potenze anglosassoni e della Russia, sul quali d'altronde l'accordo non è stato ancora trovato,, ma che comunque pongono le nazioni europee dinanzi alla prospettiva di cadere o sotto il dominio anglosassone o sotto quello sovietico, o sotto ambedue. Mentre i progetti anglo-russi prevedono infatti, come è noto, la spartizione dell'Europa fra britannici e sovietici quelli americani, pur non riconoscendo, almeno finora, come giusta la pretesa della Russia di annettersi territori europei e di bolscevizzare il nostro continente, sanciscono quella degli Stati Uniti di occupare militarmente l'Europa, di governarla e di asservirla all' economia americana. Le nazioni europee, grandi, medie e piccole sarebbero in tutti 1 modi ridotte in stato di schiavitù; nè Londra, nè Washington, nè Mosca domandano alle potenze Interessate 11 loro parere e non soltanto a quelle neutrali, ma nemmeno a quelle che vengono considerate arbitrariamente come alleate. Le prime esprimono perciò il loro malcontento sulla stampa é le seconde lo manifestano a mezzo del loro uomini politici scappati In Inghilterra e in America, E' di ieri il discorso di protesta pronunciato da Hambro perchè i governi anglosassoni non tengono alcun conto del « governo norvegese In esilio » nel formulare i progetti post-bellici» dopo aver bene sfruttato militarmente a proprio profitto la Norvegia. E' di oggi la notizia d'una nuova protesta del conte Raczlnskl, {)seudo ministro degli esteri poacco residente a Londra, presentata a Eden contro l'atteggiamento anglo-sovietico. «Erun segreto di Pulcinella— dice a questo proposito 11 corrispondente da Londra delle BasiciNachrichten — che le relazioni russo-polacche sono tese ora come prima. Nè certo la recente nomina dell'ucraino Korneicluk a vice commissario degli esteri può avere contribuito a migliorarle >. n governo inglese, dopo il viaggio di Eden a Washington, ove ha incontrato l'opposizione americana al suoi piani, ha assunto un atteggiamento equivoco e non si pronuncia più — come nota anche II citato corrispondente — nè per la Russia, nè per la Polonia, manifestandosi disposto a rinviare la soluzione di tutto il complesso e spinoso problema dell'Europa orientale al dopoguerra. Contemporaneamente, lo pseudo ambasciatore polacco a Wa- , shington è stato ricevuto dal Pre- «= iiteyuio aai fre- ha compiuto un passo analogo a quello del conte Raczlnskl. Queste proteste lasciano il tempo che trovano e il problema dei rapporti fra gli alleati demo-bolscevichi i quali, come ha dichiarato Lltvlnof non hanno in comune altro che lo scopo di abbattere la Germania, resta in sospeso. L'intesa dei Condottieri nei commenti finlandesi -n. a* , Helsinki, 12 aprile. Tutta la stampa mette In grande rilievo l'Incontro MussoliniHitler, pubblicando il testo del comunicato ufficiale sotto vistosi titoli. Nel commenti si rileva, In particolar modo, che l'intesa tra j due Condottieri è perfetta

Persone citate: Duce, Hambro, Hitler, Hitler Ii, Mussolini, Ribbentrop, Stalin