Nuova fase del conflitto 6iraud - De Gaulle

Nuova fase del conflitto 6iraud - De Gaulle Nuova fase del conflitto 6iraud - De Gaulle Berna, 9 aprile. (S.) La discussione fra le Nazioni Unite forma l'argomento dei commenti svizzeri. La Gazette de Lausanne trova Interessante una caratteristica del rapporto presentato dal capo «del Forelgn Office alla Camera del Comuni: che esso non ha parlato, come le consuete cUchlarazioni ufficiali, della « grande amicizia » o dell' « identità di vedute » che uniscono l'Inghilterra e l'America, ma ha ammesso al contrario che i britannici possono differire dagli americani su parecchi punti e che nemmeno una parentela comune e una lingua comune sono argomenti in favore dell'alleanza anglo-americana. Quanto agli interessi che possono unire la Russia e la Cina al mondo anglo-americano il giornale si chiede se resteranno in vita dopo la guerra, e ne dubita molto. Perciò preferisce non indagare per f lh l Pt Perciò preferisce non indagare pora se fra qualche anno le Potenze!con queste parole: « Con le vostre democratiche e le dittature asia-Vmissioni voi cercate di trattare laburista indipendente Maxton tiche e proletarie potranno mante nere una stretta collaborazione. I giornali constatano che nelle conversazioni di Washington il rappresentante britannico non è riuscito a eliminare lé divergenze: « Si trattava — scrive la Tribune de Lausanne — di chiarire diversi punti. Fra 1 problemi più scabrosi vi era quello delle esigenze sovietiche e delle relazioni future fra l'U.R.S.S. e 1 suoi vicini, problema che era stato messo in evidenza sia nella nota del generale Sikorsky che dal malcontento pubblicamente espresso di Benes. Non c'è l'ombra del dubbio che a Washington si sia parlato lungamente della Russia perchè è su questo punto che la politica dei due Stati anglosassoni diverge In modo manifesto. La Gran Bretagna è sotto la minaccia diretta di un'invasione, e perciò è più sovietofila che al di là dell'Atlantico. Influenti uomini politici, fra cui Sir Stafford Cripps e forse lo stesso Eden sarebbero assai disposti ad abbandonare all' Unione Sovietica il compito direttivo dell'Europa Orientale. Il Times alla vigilia, delle conversazioni anglo-americane scriveva che sarebbe pura follia cercare di stabilire la sicurezza europea con una politica chépindl sponesse l'U.R.S.S. Gli Stati Uniti invece sembrano molto più risoluti a resistere alle esigenze di Mosca. La protesta dell ambasciatore Standley contro i procedimenti della propaganda sovietica che riduce sistematicamente al minimo l'aiuto apportato dagli Stati Uniti alla Russia e 11 clamoroso discorso di Wallace a Delaware sono manifestazioni vivaci della reazione americana. Come ha potuto essere concigliata questa divergenza di vedute? Il ministro degli esteri non l'ha detto. Egli ha evitato qualsiasi precisazione su questo argomento scabroso ma essenziale ». E giornale pone In evidenza i brani del discorso in cui il Ministro degli esteri britannico» ha di¬ t l C l tchiarato che eli alleati non possono affidarsi a! caso a proposito dei rapporti oon la- Russia, e ha soggiunto che le conversazioni di Washington però non sono state che un principio e dovranno essere riprese. Vengono rilevate anche dalla stampa le critiche pronunciate alla Camera dei Comuni dai laburisti contro la radiodiffusione britannica, malaménte difesa con sperticati elogi dal Ministro delle Informazioni, Bracken, e dal membro del consiglio della Compagnia della Radio Fraser, il quale tuttavia ha riconosciuto che sono stati commessi errori. Le falsità e le enormità che vengono elargite per radio agli inglesi e agli imbecilli degli altri Paesi che le ascoltano hanno disgustato perfino una parte dell'opinione pubblica britannica, di cui si è reso interprete fra gli altri oratori il laburista indipendente Maxton il popolo britannico come un popolo sprovvisto completamente di buon senso ». Nel breve rapporto, fatto ai Comuni sul suo viaggio negli Stati Uniti, il Ministro degli esteri britannico ha altresì completamente smascherato l'equivoco atteggiamento del governo di Washington che manteneva relazioni diplomatiche col goverrto di Vichy, mentre preparava il cinico tradimento contro l'Africa fran cese. Il Ministro degli esteri bri tannico ha detto testualmente « Avendo relazioni normali con Vichy il governo di Washington ha potuto tenere aperta una utile finestra sull'Europa la quale altrimenti, avrebbe dovuto rimanere chiusa. E' stato solamente grazie al mantenimento di queste relazioni che il governo statunitense ha potuto inviare nell'Africa settentrionale un considerevole numero di agenti 1 quali sono stati molto preziosi nel preparare la strada alle truppe alleate >. In proposito il Ministro ha poi tenuto a precisare che il governo britannico non soltanto era a conoscenza di questa azione del governo nord,-americano ma l'appoggiava completamente. Risulla cosi provato ancora una volta che Inghilterra e Stati Uniti pure avendo molte e profonde divergenze In tante, questioni, si trovano però subito d'accordo e si appoggiano vicendevolmente quando si tratta di compiere azioni delittuóse. Il conflitto De Gaulle-Giraud entra in una nuova'fase. Il generale Catroux, che ha servito da mediatore ad Algeri, sta per recarsi a Londra per esaminare con De Gaulle i punti controversi. Come viene confermato dal circoli della « Francia Combattente > questi punti vertono sui modo di g>artire i poteri fra 1 generali De aulle, Giraud e Catroux e Sul siluramento di tutti gli elementi sospetti di simpatie per Vichy chiesto dal De Gaulle,