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disaccordo ago americano sui piani per il dopoguerra disaccordo ago americano sui piani per il dopoguerra Sorpresa a Londra per posizione della finanza p qdeficit, se non appunto mediante un controllo o la direzione degli scambi internazionali da parte dei singoli paesi come oggi avviene negli Stati totalitari. Il piano Morgenthau sembra | alquanto più radicale: esso pre vede addirittura l'istituzione di una moneta unica, chiamata Vn\ ty, che verrebbe emessa da. una Cassa internazionale costituita con la partecipazione di tutti i paesi. il piano Morgenthau e op britannica al piano Keynes Questa partecipazione sarebbe proporzionale al volume del commerci e delle ricchezze nazionali dei singoli partecipanti alla prima guerra. E' quanto dire che il predominio americano sarebbe enorme. Il Financial News scrive che anche limitando il diritto di voto ai membri della Cassa di compensazione al venticinque per cento del totale per un solo Stato, come propone il piano Morgenthau, gli Stati Uniti che si vedrebbero certamente assegnare una partecipazione superiore al venticinque per cento nella cassa, disporrebbero se non della maggioranza nelle votazioni almeno il diritto di veto dato che lo stesso Morgenthau suggerisce che ogni decisione debba raccogliere almeno i tre quarti del votanti. Gli Stati Uniti disporrebbero cosi di diritto e di fatto della vera e propria direzione dell'Economia mondiale. Il Financial News considera assurdo tale progetto e ne respinge la idea quando anche dovesse essere offerta pure all'Inghilterra una partecipazione del venticinque per cento alla cassa. Mentre i giornali britannici criticano il piano americano, la Banca d'Inghilterra manifesta fin d'ora la prepria opposizione al giano inglese. Il direttore della anca, Montagu Norman, è l'anima dell'opposizione e in Inghilterra nulla può farsi contro la vot lontà di questo misterioso quanto poderoso personaggio. L'ostilità della Banca inglese al « piano Keynes » pare dovuta al fatto che l'istituzione della Cassa dì compensazione metterebbe termine al sistema delle tratte internazionali ed alle operazioni di cambio delle divise, attività che entrambe costituivano un virtuale monopolio e un pingue guadagno per dette banche.