valore di riscatto

valore di riscatto valore di riscatto della polizza Stessa, Ma diciamo suzione, quando non circostanze, è da deciso, per due ra1" - perchè il procelizza equivale avirtualmente cofacto alla copevisti dalla polizmorte; 2 perchè il valorè sempre infersicurato, in quve pure rifarsl'acquisizione etratto, anche sedurata del conttra parte, trasc Ma diciamo subito che una simile operazione, quando non sia imposta da reali gravi circostanze, è da deprecarsi nel modo più deciso, per due ragioni fondamentali: 1" - perchè il procedere al riscatto di una polizza equivale ad alienare un capitale già virtualmente costituito ed a rinunciare ipso facto alla copertura di tutti i rischi previsti dalla polizza stessa, fra cui quello di morte; 2 perchè il valore di riscatto di una polizza è sempre inferiore ai premi pagati dall'assicurato, in quanto l'Ente assicuratore deve pure rifarsi delle spese sostenute per l'acquisizione e l'amministrazione del contratto, anche se le. suddivide sugli anni di durata del contratto stesso, e non può, d'altra parte, trascurare di avere nel frattempo coperto il rischio di morte dell'assicurato, rischio che, per la massa degli assicurati, importa per l'Ente assicuratore un costo notevole e matematicamente stabilito. In conclusione: danno economico potenziale, per aver stroncata la formazione di un capitale destinato a persone care od a se stesso; danno economico immediato, per aver perduto una quota-parte dei risparmi fatti fino al momento del riscatto della polizza. Chi si determina, quindi, a riscattare una sua polizza d'assicurazione-vita in corso, va incontro a un sicuro sacrificio. Può tuttavia verificarsi il caso che un assicurato, per cause contingenti eccezionali, si trovi, in un determinato momento, nella impossibilità di pagare un premio in scadenza o nella necessità impellente e assoluta di una certa somma. Gli si può allora consigliare, non di riscattare la polizza, ma di chiedere su di essa un