Torino - Atalanta 4-2 di Luigi Cavallero

Torino - Atalanta 4-2 Torino - Atalanta 4-2 I nerazzurri, dopo di essere stati in vantaggio, cedono nel finale alla riscossa dei granata TORINO: Bodoira; Piacentini. Ferrini; (Salica. Kllcna, Grczar; Ossola, Lc-lk, Galletto, Mazzola;, Ferraris. AfTAIiA'NfrA : (Lanfranco-, Marnali, Oitterio; Tafoanelli, La-manna, Schiavi; Stombelli, Zandali, Gè, Grilli, Peretti. Pois. Spett. 12.CO0. Inc. 90.000. A metà del secondo tempo lafrittata, parve Irrimediabilmente fatta. L'Atalanta vinceva per due a uno ed il Torino, con Ferraris stroncato da uno strappo muscolare, giuocava in modo sconsolante. La squadra, presa dall'orgasmo, era tornata quella delle partite peggiori. Imprecisione, incertezze, paura della sconfitta, tutto contribuiva a far dell'undici granata un'unità avviata allo scacco naia un unua. avviata n.uu oi*«;i*»i irreparabile. La folla, delusa per l'ennesima volta, fischiava; aveva! sperato in un chiaro successo é. nel vedere che erano gli ospiti a comandar la gara, s'indispettiva e stava per date il colpo Ai grazia!alla sua squadra. A questo .punto 1 il pericolo trasse da ogni granata virtù insospettate. Lo zoppo Ferraris arrivò con un salto acrobatico a dare il colpo di testa che fruttò il pareggio poi Loik riscattò tutti i suoi precedenti errori con un tiro che filò rapido ad insaccarsi nella rete di Lanfranco, infine Mazzola, calciando e ricalciando la palla su punizione, tolse agli avversari ogni velleità idi riscossa e diede al Torino la si- jcurezza del successo. In poco più-di un quarto d'ora Si passò dal temporale della sconfitta all'arco-, 4.11. ,,it-tnri. art allnm tiit-!baleno della vittoria.ed1 allora tur. io parve facile, tanto che con un Lpo' più di insistenza I attivo delipunti avrebbe potuto salire in mòdo tale da umiliare l'Atalanta. Ma che sudata, e che paura, prima che le cose si fossero messe per il giusto verso! Il Torino non cambia con il passare delle domeniche. Mettetegli di fronte uno squadrone e farà scintille: dategli... in pasto una squadretta da battere senza difficoltà ed ecco che gli prende il ■batticuore e nell'ansia di far presto e bene si disunisce. Ieri iniziò svelto, ma trovò nell'Atalanta un avversario deciso a non cedere. Se l'arbitro avesse voluto aiutarlo avrebbe punito un « mani » di Ma moli, ma non ebbe la dovuta spintarella e mancò anche, al 16', un punto che pareva sicuro, su co'po di testa fermato a terra da Lanfranco. Andò in vantaggio ai 18', quando la palla volò da Ossola a Ferraris e da Ferraris a Gabetto. A gamba tesa il centrattacco riuscì in uno del suol caratteristici tiri imparabili. Acclamazioni e sicurezza in tutti quanti che oramai il più fosse fatto. S'aspettava la vendemmia-1 ta... Passano due minuti : il Torino subisce una punizione dal li-1 mite che vien battuta da Zandali. Bel tiro forte che Mazzola, accorso a far barrieracon i compagni, ' corregge di quel poco che basta per lasciar di stucco Bodoira. Gelo e mutii lunghi. L'Atalanta si fa ardita ed a metà campo giucca con più ordine dei granata. Lamanna è su ogni pallone e dirige l'orchestra in modo impeccabile. Quando il Torino riprende ad attaccare, sbaglia alcune occasioni fra le più favorevoli. Gabetto raccoglie in corsa un passaggio di Ferraris ma Lanfranco para; una gran mischia è dipanata dall'arbitro che dà 11 giuoco pericoloso; due palloni saettati da Mazzola fassano alti sulla traversa. Intano Zandali segna ancora, ma su tiro diretto, sfruttando una punìalone a due calci. L'arbitro annui-la. Alla fine del tempo s'è sempre alla pari. Brutto segno... Si Trim-ende eri atTnrea il Tnrl- no^ofil^ pSpoCra^VsorT sapreme ma non fa giuoco. Ossola spara sul portiere, gli altri si cer- propaga ai difensori. Al 15' Stom belli scappa a Piacentini ed è un miracolo che Bodoira, uscito di fra i pali, possa deviar*; in angolo; ò £A™~ m>*&si .,„„.„ „ lo" stesso Stombelli che centra dalla bandierina e dopo un po' di confusione la palla resta a Gè ed a Gritti: quest'ultimo la fa rotolare in rete. Addio Torino... Addio scudetto Addio speranze... Ecco cinque minuti durante i quali sarebbe meglio chiudere gli occhi per non ve¬ aere ciò che quei pasticcioni com- binano. Per di più Ferraris zoppi-ca. Si vede che non può correre e8e non esce è solo perchè la sema- dra perde ed andar vin. mmtre è Sr^SSS fi !r?mVLrjL t", ■ campionato non si può. Cortina prima gli getta una■ fascia elastica, poi gli unge il mu-scolo, infine gli appiccica su uncerotto. Vai Ferraris Ellena lasrin npr un mnmontnnnPl ?W.d»lI «Ì?ll£ ai Vn,tm0meu°quel Qè dal collodi lottatore chenon conviene perdere di vista; vie-ne avanti, passa la palla ad Os-sola che fa una finta e centra Bel pallone, bravo Ossola Ferrarissaltella e arriva Tesi* » &rS iio.fTi? fnlla M^nt\à 11 g ì19?-La folla dimentica 1) precedentequarto dora passato con i nervi afior di pelle. Vuole che il * Toro »vinca, perchè sa che mezzo cam-pionato si giuoca in questa trior-nata Hai fatto ben» -Mn&il. .SB*-f£J r?in=; ™ ls.-arestare in campo. Gallea raccogliela palla che hai centrata e la dàa Loik; dal limite dell'area partelì Uro: gol (25'). Un tiro maglstrale che rialza il morale a tutti: alPmitorp lilla «nnnrlro nlln fnllo i autore aua squadra, alia rolla. L'Atalanta sì rassegna. AnchLamanna si vede meno. Vien tuo-, ri qualche fallo di... dispetto. UnT*tolone di Ferraris... Al 38' unapunizione proprio sulla riga bianca dell'area: Mazzola picchia contro lo schieramento, riprende, trova il corridoio per far filare a seelio il quarto pallone. Basta cosOrmai anche Ferraris saluta leomnaimia e se ne va neeli sdocompagnia e se ne va negli spoguatoi. *#* „ . , . T _, „ Questa la scoria di un 1-2 converllto In un 4-2. Tutto è benquel che finisce bene, però, Torino, perchè hai voluto rischiartanto? Quando le cose andavanmale solo Gallea, Piacentini, Ellena seppero non accasciarsi. Bodoira, invece, appariva IncertoGrezar sbagliava a tutto spiano gli altri non avevano certo idechiare. La riscossa cancellò con ugran colpo di spugna Incertezze deficienze. Vero segno che la squa dra è forte e che solo i suoi nervi sono deboli. L'Atalanta per un'ora s'è portata bene. Sicura in difesa, eccellente nel centro mediano, insidiosa all'attacco. Cedette quando il Torino reagì con decisione. In fondo i! risultato non aveva importanza per la sua classifica. A partita finita buona parte del pubblico non se ne va. Dieci minuti ancora di tifo perchè gli altoparlanti raccontano le ultime fasi della gara di Roma. Il Livorno perde ma attacca. Tutti zitti. Poi un gridar festoso... Luigi Cavallero

Luoghi citati: Os-sola, Ossola, Roma, Torino