Quando l'arte si mette a troneggiare

Quando l'arte si mette a troneggiare Quando l'arte si mette a troneggiare Dada voleva abolire il futuro Le bacche sui tetti - Anatole France si ingannava - Soupault ha dimenticato le valige - I fagiani e il terremoto - Boicottaggio della ragione Gli anni Immediatamente pre-i cedenti l'altra guerra mondiale- fu ron<> dei più interessanti per le esperienze dell'arte. Chi è l'Inventore del Cubismo? Picasso, come afferma Vcilard che nel 1901 allestì la prima . mostra parigina dello spagnuolo ventenne (e fu un fiasco completo, contrariamente a ?uanto si legge nella nota biograica del libretto di Christian Zervos pubblicato dall'Hoepli) : Picasso intorno al 1908? Oppure Derain, come sosteneva Apollinalre? O Lhote nel 1911, come vorrebbe Leroy? Poco importa. Il movimento nasceva nei cenacoli di Derain, Braque, Gleizes, Metzinger, di Lhote, Marcoussls, Léger, ma il diabolico funambolesco talento di Picasso gli dava il grande avvìo. E ì tre arcangeli di ine Ravignan — Apollinare, Jacob, Salmon — ne indicavan le mete con le spade fiammeggianti. E li deraciné polacco Kostrowisky, noto con lo pseudonimo d'Apollinaire, prima d'offrire il sangue alla patria d'adesione le offriva quegli Alcools nei quali si vuol vedere una logica e chiara (dicono) evoluzione dall'Impressionismo al Cu bismo. Gente anziana e seria... Frattanto Archlipenko esponeva le sue sculture di pezzi di latta accartocciata, Chagall .giovanissimo delle pitture dove vacche con le coma d'argento inerpicate su tetti d'oro, noncuranti che del signori tenza testa annaffiassero loro le patti posteriori, allattavano delle scimmie verdi. Ciò non deve stupire perchè anche in una poesia di Cocteau, ammirata come « gradevolmente dadaista >, si trova qualcosa di analoga: « ...un cheval mange sur le toit - Pente] raide la vache à l'atee - comme ». (Del resto in tutti l periodi di crisi ar-1 tistica 1 crediti e i debiti fra il linguaggio delle foi'me, quello dei suoni e quello delle parole si confondono fino alla bancarotta fraudolenta). Gente anziana, seria, correttamente vestita, entrava nel Salon des Indépendants, si fermava davanti a tele che parevano impiantiti sconvolti dal terremoto e ribaltati sulla verticale, scuoteva il capo scoraggiato: — Ma questo è del Raffaello! Forse che siama al Louvre? — e malinconicamente si poneva alla ricerca, fra quelle migliaia d'opere, di un dipinto che- fosse almeno un po' nuovo ed ardito: magari 11 quadro di Delaunay, nel quale fra le gambe di tre Grazie colossali stava la Torre Eiffel capovolta; un lavoro che aveva richiesto all'autore cosi lunga tensione mentale da mettere a repentaglio — lo confessava; egli stesso — il suo equilibrio nervoso. Un artista spregiudicato e bef fardo, un disegnatore rapido e Incisivo che-allora campava so Pratt"tto di caricature feroci (e ! qUel]a d, Una Cavalieri non sod I disfece molto la diva, essendo riu j scita « un curioso animale tra la l^^^no TSSSS I Sacchetti era in quel tempo a Pa- I ! ÌI I Viviana Romance In « Carmen »del film a colori. Dopo anni di studt e di esperienze un procedimento è potuto apparire soddisfacente a quei tecnici, l'Agfacolor; e i primi esperimenti, due ampi film, Le donne sono i migliori diplomatici e La città d'oro, Ti ha ancora incoraggiati per quel-la vux. Veit Harlan pare essersi messo atta testa dei nuovi asser-to™ e sì è ora buttato a dirigere Immensee, di, una novella dii Teo-doro Storm, e Opfergang, da un racconto di Dipinger, nprast e»i-trambi con U nuovo sistetna. L'Harlan pare deciso a tentare prove sempre più impegnative, soprattutto con nprese m ester- no che, per i cosiddetti «colorinaturali», sono sempre state tati- to traditrici quanto rivelatrici. In Immenaee ha addirittura affron- tato, coti le chimiche tricromie. uua serte di tramonti sul Foro ro- mano. Staremo a vedere. m. g. jk/tercurio è in buone condizioni di ITI visibilità specialmente verso la fine del mese, a occidente, dopo 11 tramonto del Sole;.altrettanto Venere, che è sempre meglio osservabile, tramontando tre ore dopo il Sole. Marte anticipa sempre più 11 suo sorgere, che alla fine del mese si verifica verso le 3 del mattino, nell'Aquario: bene osservabile la sua congiunzione con la Luna 11 giorno 29 a 18«; va avvicinandosi sempre più alla Terra. Giove, sempre prossimo ai Gemelli, anticipa il ' suo tramonto, che alla fine del mese avviene alla mezzanotte: si allontana sempre più dalla Terra, ma è ancora più brillante In Sirio. Anche Saturno, sempre visibile nel Toro, anticipa continuamente il suo tramonto, che alla fine del mese avrà luogo ver-30 le 21; la sua distanza dalla Terra cresce, e alla fine del mese raggiungerà quasi un miliardo e mezzo di Km. E' ben visibile il suo anello tripartito; dei suol satelliti è bene osservabile Titano, che avrà la massima elongazione il 2 aprile. Urano, visibile ad occhio nudo, trovasi pure nel Toro, a ovest di Saturno; è osservabile In prima sera. Nettuno, nella costellazione della Vergine, è visibile tutta la notte, Plutone, tempre rfgi: a dividere speranze e fame ] smo; e ouadro 1 con Libero Andreotti, del quale circa venticinque anni dopo, avrebbe scritto la bellissima Vita d'aitista, un davvero meritato « Premio Bagutta ». Quntunque, giovane, Sacchetti -— a differenza di vari suol compatriotti intellettualmente più provinciali -4- non si lasciava troppo abbarbagliare dalle girandole di quei fuochi d'artificio stagionali. Frequentava gruppi d'avanguardia, girava per le esposizioni, guardava, ascoltava: non scontroso ma nemmeno abbandonato, non diffidente di proposito ma non ciecamente entusiasta; in una po sizione spirituale, insomma, simile a quella d'Adriano Cecloni ospite di De Nlttls a Parigi. E di quanto osservava ed udiva faceva tesoro per la conoscenza dell'arte, e dell'altra, che le va insieme, degli uomini : gli avrebbe servito in avvenire, come infatti gli servi nell'uno e nell'altro campo, E un risultato di codeste esperienze giovanili, un bilancio, adesso, d'uomo maturo che ne ha viste, si può dirlo, di tutl i colori, ed è in grado quindi di tirar le somme spostando a sinistra fin che occorra la virgola dei decimali, appare Arte lunga, pubblicato mesi fa da Vallecchi. In' Arte lunga è rifatta, con qualche arbitrio e inesattezza ma giungendo a conclusione acuta e precisa, la storia di Dada. Prima però d'accennarvi, vogliamo premettere alla favola la morale, col ricordare l'aneddoto d'Anatole France riferito l'altro giorno appunto da Sacchetti su un settimanale serio diretto da un umorista. Per la prima volta, nel '13. il mondo ufficiale dell'arte accoglieva al Salon d'Automne 11 Cubiritto davanti a un gran cubista Anatole France Follla ». Guardava la tela, poi tendeva l'orecchio a un giovane e già famoso Cubista che gliela illustrava con frequenti « Vous ccmprenez, Maitre ». Il pittore parlava facondo, Monsieur Bergere! ascoltava muto. Cercava di capire.. (In quest'atteggiamento ho visto più volte Ojetti nella solita sezione futurista della Biennale). A un certo punto, narra Sacchetti, France si accarezzò la barba con un gesto cauto e delicato, si guardò intorno, fece per andarsene ma si fermò; e prima d'avviarsi disse (e il tono untuoso contrastava stranamente con le parole) : < Cre. do d'aver capito. Voi state facendo le aste. Bene. Tornerò quando saprete scrivere ». p smo; e ouadro daIn' Aqualchegiungenprecisa,però d'metterericordarFrance punto dnale sePer la mondo va al Follla »tendevagià famlustravaprenez, va facoscoltava(In quepiù voltne futuun certFrance un gestdò intosi fermse (e ilstranamdo d'avdo le asapreteInvecchetti nLa sot Idea fissa Invece France (e questo 11 Sacchetti non lo rileva) s'ingannava. La sottigliezza prudente di. Bergeret cosi atta ad addentrarsi nella casistica dell' Anneau d'amé thyste, veniva meno di fronte a un fenomeno che andava ben al di là della pura e semplice pittura. Coloro non facevano le aste: scrivevano correntemente. E con tanta precisione e sicurezza che il loro linguaggio annunziava a tutto il mondo — per usare un'espres sione di Waldemar George, non ultima palinodia — la « dimissione dell'umano »: per annunziare cioè il tuonar del cannone nell'agosto del '14. Passano tre anni, ed eccoci al capitolo di Arte lunga su Dada. Cos'è, cosa fu Dada? Sacchetti non s'addentra in una definizione, ci gira attorno, ne fa la storia fissandone la nascita alle ore 18 dell'8 febbraio 1916, nel Caffè Terrasse a Zurigo, presente il pittore-poeta Hans Arp che dichiarava: « Le date interessano soltanto gl'imbecilli e i professori spagnuoli ». Ma Filippo Soupault sembra ne abbia magistralmente illuminato il programma In questa quartina : « L'intelligence a un I avenir. - Dada n'a aucun avenir. ! L'intelligence est une manie. ÌDada est Dada»; vale a dire, I commenta René Lalou, « nulla, I oppure, attraverso l'apparente anarchia, un ordine nuovo». Qui converrebbe tirare in ballo la famosa discussione fra Breton e Rivière sulla « Nouvelle Revue Frangaise » d 1920 (strano come questa ge»..j intelligentissima si scervellasse per decidere, del isoggettivismo o dell'obblettivismo di Dada); preferiamo seguire pcSacchetti nella sua divertente cronaca. Dunque fu quel giorno a Zurigo, piena di gente che fuggiva la guerra, che il giovane filosofo e poeta romeno Tzara trovò la parola Dada. Pare l'abbia trovata nel Larousse (e allora avreb ihe a aenao & € ld€a favorita> ldea fjssa>); ^ puo essere una , msjnuazione maligna di Sacchet 0; e forse sarebbe in grado di fornlre chiarimenti in proposito Al berto Savinio, che deve aver Ire, quentat0i curioso, i Dadaisti. Co ; mllnque Hans Arp dichiarò: « Noi eravamo Dada prima ancora del ■ resiatenza di Dada »: una preesl \ stenza fataie> qulndi una voca .zlone irresistibile, l'amore che e splode quando vlene d'un sùbito a . cSntatt5 con l'essere inconscia ■ mente atteso In tanto éntuaiasmo E» «vve nimenti precipitano. L'Europa è iun vulcano, eserciti giganteschi I grondano di sangue, il «rullo com- pressore ruso» è fermato a Tannemberg, ma negli ambienti artistici d'avanguardia quella che conta è l'offensiva dadaista. Essa si manifesta con episodi significativi: musica negra e lettura di poemi simultanei al Cabaret Voltaire, l'apparizione della rivista Dada, le affermazioni tassative: «Si e no sono identici! Tutti valori seno uguali! Noi aboliamo la logica! La logica è la danza degli impotenti! Aboliamo la memoria! Aboliamo il futuro! ». I soldati francesi si svenavano a Verdun. Ma 11 poeta Soupault pubblicava nel secondo numero di Dada una poesia cupamente drammatica: «une enveloppe dechirée agrandit ma chambre - Je bouscule mes souvenirs - On pnrt J'avais oublié ma valise». Giustamente Sacchetti commenta: « Soupault ha dimenticato la valigia? e una busta strappata in- frandlsce la sua camera? La gene era turbata. E non aveva tutti i torti. Fino ad allora se un signore, un uomo bene educato, una persona ammodo si fosse soffiato Il naso nelle dita alla presenza di alcune damo, avrebbe corso il rischio d'essere preso a pedate nel sedere. Ora, invece, un dadaista poteva impunemente far questo e nessuno aveva il coraggio di protestare. Tutti restavano perplessi. Qualcheduno aveva ■ paura ». Paura sul serio, più che per la Grossa Berta. Una burla colossale o a Frattanto veniva la pace, tornavano i combattenti col cuore mutato, come Alcesti dall'Ade, Qualcuno forse cercava nell'arte un riposo, un compenso, una real tà. E Picabia, invece, anche lui pittore-poeta, inventava l'Antipittura, aderiva al Dadaismo. Narra Sacchetti: «Il suo nome vola sul le ali della fama, giunge a Zuri go: Tzara è commosso: l'intero gruppo Littérature collabora con Dada. Nell'aprile 1919 nuova seduta scandalosa: cinque persone dissimulate in strani tubi danzano 11 ballo Noir Cacadou. Serner che doveva leggere le sue poesie non legge nulla e deipone un mazzo di fiori al piedi di un manichino. La sala è in delirio; tanto che Tzara non riesce a leggere il suo proclama dadaista. Non importa. Dada è in marcia. E cammina cosi bene che arriva a Parigi», accolto a braccia aperte da Picabia, Cocteau, Breton. Era tutto ciò una burla colossale compreso il ballo Cacadou, la pittura cancellata durante la sua esecuzione di Picabia, il cavallo che mangia sul tetto di Cocteau, e quella poesia di Tzara dove si parla .del cinema « calendario del cuore 'astratto», d'una grande lampada che « digerisce la Vergine Maria » e dell'* acqua del diavolo che piange sulla ragione » ? Manco per sogno. Tanto è vero che poesie di questo genere continuano a circolare fuori dai manicomi, e che per venticinque anni innumerevoli intellettuali d'Europa temettero di « non capire » abbastanza Dada e compagnia, e che dopo venticinque anni, come nota Sacchetti, « c'è sempre in giro puzzo di dadaismo ». Uno scherzo non dura un quarto di secolo, e Tzara non chiedeva affatto al mondo, come Palazzeschi, il permesso di divertirsi. Faceva sul serio, lui e i suol amici; ed è questa innocente serietà che impressiona. Impressiona perchè « l'attività dadaista... si può riassumere in un sistematico boicottaggio della raione; e oggi, come oggi, dopo 5 anni dal suo inizio programmatico, questo boicottaggio continua. Espressionismo, astrattismo, surrealismo » se ne incaricano. E quanti altri ismi? I soldati che tra U '18 e il '19 tornavano a casa speravano di trovare almeno una certezza del domani. Dada voleva invece abolire il futuro. C'è da stupirsi che dopo solo quattro lustri la guerra si sia riaccesa? Gli artisti, ama ripete re Sacchetti, sono come i fagiani, i quali — è cosa risaputa — presentono il terremoto. Speriamo che questi fagiani, quando la pace sarà tornata sul mondo, mostrino di buonumore. . Marziano Bernardi LIBRI RICEVUTI ITALO LIINELM, « Pagine delia no. tra Fede - Italia e Germania di fronte all'Europa » (P.N.F. Scuola di Mistica I-ascissa < Sandro Italico Mussolini », Milano), L. 15. EUGENIO (fKECO. «I logaritmi a quattro cifre decimali » (Edit. Fratelli Borca, Milano), 1>. 50. Oggi alla Radio Programma «A» {Onda metri 203,2 283,3 - 368,0 - 420.S - 56<t,2). - Ore 1010,30: Concerto - 12,30: Orchestra il'ar. Ehi - 13,10 (circa): Musica varia - 13,96; Concerto dalla Germania • l'i,10 (circa): Concerto di musica operistica - 17,15: Dischi •-19,40: Sestetto mandollnlstlco . 20,40 (circa): Concerto -.21,20: «Tante hugle », un atto di P. Masserano 2l,M: «Pronto? 1... Parla...» radiocronaca di F. Cremascolt e V. Veltroni 22.25: Canzoni - 23 (clrca)-23,30: Orchestra. PiociAMMA « B » {Onde metri 221,1 230.2 . 2(6.» - «1,8 - 55!!,7). - Ore 13,10: Canzoni - 20,40 (circa) : « Otello « di G. Verdi. scoperta nel 1861, il cui periodo di rivoluzione intorno al Sole supera 400 anni. La cometa Whlpple-Fedtke, che ha raggiunto un notevole splendore apparente nel mese di febbraio, è ancora bene osservabile non lontana dall'Orsa maggiore, nella costellazione dei Levrieri: si aposta verso sud. Ai primi di aprile la suu distanza dalla Terra sarà di 110 milioni di Km. In qualche momento è sembrato che 1! suo nucleo fosse doppio; ma non si ha avuto conferma ed è da escludere un fenomeno di scissione. Durante 11 mese di aprile, in serata, saranno bene osservabili le nebulose e gli' ammassi stellari seguenti, dei quali si danno le coordinate equatoriali: l'ammasso globulare (13li40m+28°38') e la nebulosa spirale, (13h28m-f 47°2T) nel Levrieri; le due nebulose spirali più notevoli nella Chioma di Berenice (12bl6m-|-14°45'; 12h20m-)-16° 09'); l'ammasso Irregolare nel Gemelli <6i>05ni-f 24u2l'); l'ammasso irregolare del Cancro (81i48m+12° 02'); la nebulosa spirale nell'Orsa maggiore (9bt31iu+69"20'); l'ammasso globulare di Ercole (16h40m +36°34'), che è uno degli oggetti celesti più euggestivl. U .Uranio