La relazione del governatore Azzolini

La relazione del governatore Azzolini La relazione del governatore Azzolini sull'economia della Nazione in guerra La lotta contro l'inflazione e. l'incanalamento, del risparmio verso lo Stato L'aumento dei depositi bancari e il finanziamento delle imprese belliche Roma, 31 marzo. Ieri mattina si é adunata l'assemblea generale dei partecipanti al capitale della Banca d'Italia, alla quale il Governatore, dott. Vincenzo Azzolini, ha letto la sua relazione sull'esercizio chiuso 11 31 dicembre 1942-XXI. Costì e prezzi Il Governatore, rivolto un fervido saluto al combattenti Italiani e richiamati i nomi dei molti impiegati della Banca caduti eroicamente combattendo o rimasti vittime del bombardamenti nemici ha messo in evidenza come le attività e le risorse economiche nazionali siano state chiamate nel terzo anno di guerra a fronteggiare bisogni accresciuti, i quali hanno imposto un intenso sfruttamento di ogni capitale costituito, la viva ricerca dl ogni fonte e di ogni mezzo dl produzione, la conseguente ulteriore estensione della disciplina'delle attività economiche, intesa ad assicurare, dl fronte alla concorrenza delle domande, la precedenza per le produzioni dl interesse bellico e per quelle destinate a soddisfare i bisogni fondamentali della popolazione. Il dott. Azzolini ha, poi osservato come l'esigenza, di ridurre la produzione ad una maggiore unlformità dl tipi o dl concentrarla in poche aziende si è trovata sovente la contrasto con l'opportunità di utilizzare tutte le attrezzature produttive disponibili e di rispettare gli Interessi costituiti, specie quelli delle minori aziende. I risultati, tradotti in termini di quantità prodotte, sono inevitabilmente condizionati alla qualità delle risorse utilizzate, e, in tempo di guerra, quando è necessario mettere a frutto anche le risorse meno ricche, non possono essere in tutto proporzionali alla maggiore fatica. A tale considerazione si devono aggiungere particolari fattori di limitazione; tra essi, le speciali condizioni dl lavoro imposte dalla guerra, specie in relazione alle offese aeree nemiche, e la deficienza occasionale o continuata dl talune materie prime, combustibili, mezzi dl trasporto. Il Governatore ha detto che questa limitazione delle risorse materiali non esclude la possibilità dl trovare utile campo dl applicazione a tutte le forze dl lavoro, non diminuisce di conseguenza la necessità -di perseguire la mobilitazione totale delle energie limane. • Nei riflessi finanziari, l'attivazione di processi produttivi a costi relativamente elevati ha posto il problema dell'eccedenza dei costi sui prezzi stabiliti. Lo Stato, intento a difendere il potere d'acquisto detta moneta e con esso la capacità d'acquisto delle categorie lavoratrici, si è assunto per numerosi prodotti l'onere dei maggiori costi, con enorme aggravio delle spese del pubblico bilancio, ma se, l'assunzione di quota di costo a carico dello Btato riesce, in ina immediata, a contenere determinati prezzi. La necessità che pud darwarne, per il Tesoro, di coprire le relative spese con ricorso all'istituto diemissione frustra, a lungo andare,. . . * il tentativo di contenere il livello generale dei prezz'-. Questa considerazione trae a concludere che l'accennata direttiva trova utile applicazione quando si proponga lo scopo limitato di premiare poche essenziali produzioni, specie se il relativo onere non debba venire coperto con l'aumento della circolazione. Il Governatore constata poi che anche nel conflitto in corso si sono ripetute le situazioni politiche e tecniche che già nella, prima guer. ra mondiale indussero tutti i paesi I capitale delle società per azioni e di acquisti di titoli azionari quo. belligeranti a sacrificare In misura1 maggiore o minore l'esigenza della stabilità monetaria, e gli effetti dell'accrescimento della massa monetaria si sono cumulati con quelli della rarefazione delle merci nel promuovere quel perturbamento del sistema dei valori dal quale traggono facilmente origine guadagni e sacrifici socialmente non giustificati, movimenti sperequati dl prezzi e dl redditi. La legislazione é intervenuta a prevenire e correggere con un complesso dl provvedimenti tra i quali emergono, nel 1942. quelli relativi alla disciplina dei prezzi e degli investimenti, l'azione diretta a prevenire la formazione di sovrareddltl dl congiuntura, la revisione del prezzi delle commesse belliche, la mobilitazione civile delle aziende industriali' allo scopo, fra l'altro, di evitare l'accaparramento della mano d'opera. Tali provvedimenti, ha detto il Governatore, non intendono eliminare ogni margine per U- risparmio prillato, ni riescono interamente nello scopo di eliminare i sovraredditi di congiuntura; e devono pertanto ventre integrati da altri, diretti a convogliare come prestiti i margini di reddito e le altre forme di disponibilità monetaria verso le casse detto Stato, od a rimandare la utilizzazione di tali inargini alla fine della guerra. Osservato che a quest'ultima direttiva rispondono l'obbligo d'investire in Buoni tre per cento i maggiori utili dall'anno 1839, e 11 provvedimento sul raddoppio degli assegni familiari dei richiamati, con accantonamento del nuovo assegno per la durata della guerra, il dott. Azzolini illustra le misure adottate in materia di aumenti di tati in borsa, che prevedono 1 im piego obbligatorio negli speciali Buoni del tesoro tre per cento. Tali provvedimenti fanno seguito agli oneri imposti ai trasferimenti di immobili, i quali, se non hanno arrestato l'ascesa dei valori dl tali beni, hanno però limitato sensibilmente i trasferimenti. Analogamente ha operato l'obbligo di nomlnatività dei titoli azionari. ,, \f/de ha t rt t,, Artati in bpiego oBuoni dprovvedoneri imimmobilrestato beni, hamente mente hmlnativLa Anchmento inaono strestrizioed alla se lo Stsibili o ternativtale scocia. Il rfida il risparmBtato, odi assicmente nsuo attolità di ue il danEgli rifi suoi colizzazionprezzi dmento iteggiamtato danon potall'esperlutazion; lizzano. Più inrienza hblente ete, l'eque dei cotengonods,; sonizzano La stabilità monetaria ,, \f/de ha bisogno di essere con/or t rt t,, Arti In • r /l K« /lf/l «i/niflin y»ir ■ Anche le possibilità di investimento in beni di consumo durevole aono state quasi annullate dalle restrizioni poste alla produzione ed alla vendita di quei beni. Ma se lo Stato intende rendere impossibili o quasi gli investimenti alternativi, non meno essenziale a tale scopo è l'elemento della fiducia. Il risparmiatore, il quale confida il suo pCculio alla Cassa dt risparmio, o lo investe in titoli di Btato, o sottoscrive un contratto di assicurazione sulla vita, solitamente non avverte, nel compiere il suo atto di previdenza, l-eventualità di una svalutazione monetaria e il danno che gliene deriverebbe. Egli riferisce le site previsioni e i suoi conti relativi alla futura utilizzazione del suo risparmio, ai prezzi delle cose quali sono nel momento in cui risparmia. Questo atteggiamento di uomini di buona tato dalla stabilità monetaria e non potrebbe sussistere di fronte all'esperienza ripetuta dalla svalutazione. ; Più in generale, la recente espe-rienza ha confermato che nell'ani- blente economico della guerra, ite, l'equa ripartizione degli oneri e dei consumi, sono fatti che si tengono e si sostengono a yicen- ds,; sono dunque méte che s' rea- izzano tutte insieme o non Bllea- Nel loro fermo " perseguiménto risiede la possibilità di porre le premesse vii. favorevoli all'opera di ricostituzione delle ricchezze distrutte o logorate dalla guerra e di restaurazione dell'equilibrio finanziario che impegnerà nei prossimi anni le virtù di risparmio e di lavoro del nostro popolo. L'andamento della produzione Il Governatore è quindi passato ad illustrare l'andamento della agricoltura, dell'industria e del commercio estero, ed i molti provvedimenti adottati per la disciplina di tali attività, nonché negli approvvigionamenti dei consumi e dei prezzi, soffermandosi sull'andamento dèi mercato finanziario e rilevando il successo del due prestiti statali del 1942. Ha poi riferito che i depositi presso le aziende dl credito hanno continuato ad accrescersi con consueto ritmo, essendo stato largamente compensato dal forte incremento registrato -in dicembre un lieve rallentamento verificatosi nei due mesi precedenti. Dopo aver illustrato l'azione dell'Ispettorato per la difesa del risparmio e per l'esercizio del credito per mantenere il più possibile efflcente e rispondente alle necessità dei tempi l'organizzazione creditizia italiana, 11 dott. Azzolini ha ragguagliato sull'andamento della Banca d'Italia nel decorso esercizio. Commemorato il consi- fliere superiore generale Luigi icclone, 11 governatore ha rivolto un caldo elogio al personale della Banca, ponendo in evidenza il comportamento sereno ed animoso del dipendenti addetti alle filiali site nelle località fatte segno agli attacchi aerei del nemico. Ha infine passato in rassegna le consistenze del bilancio della Banca d'Italia al 31 dicembre 1942-XXI e del conto profitti e perdite che chiude con un utile netto di 173,4 milioni sul quale viene distribuito ai partecipanti un interesse del sei per cento del capitale. Concludendo, il Governatore ha rilevato che in una lotta dl vita o dl morte quale é quella che l'Italia combatte, perde ogni valore il cauto metro secondo li quale, nei tranquilli tempi dt pace, si misurano gli sforzi e si regolano le azioni degli organismi economici. Dl tutto ciò non resta che la preoccupazione di contemperare la necessità, fondamentale, dl dare alla Nazione il più perfetto strumento di guerra* con quella dl mantenere lo stesso in condizioni di struttura pari da consentirne l'efflcente impiego nella fase di ricostruzione economica che alla guerra seguirà.

Persone citate: Azzolini, Vincenzo Azzolini

Luoghi citati: Italia, Roma