"Sempre più degni dei loro Eroi e del destino vittorioso della Patria.. di Mario Bassi

"Sempre più degni dei loro Eroi e del destino vittorioso della Patria.. "Sempre più degni dei loro Eroi e del destino vittorioso della Patria.. Roma, 27 marzo. In occasione dell'anniversario della fondazione della R. Aeronautica, domani 28 corrente la bandiera nazionale sarà issata sulle torri Capitolina, delle Milizie e dei Conti, e quella di Roma sulla loggia del Palazzo senatorio; le bandiere nazionale e dl Roma saranno Issate all'esedra arborea del Foro dell'Impero fascista e all'esedra di Termini. Tutti '■<Ji editici governatoriali .esporranno le bandiere nazionale e di Roma. Un supplemento al Foglio d'Ordini del Ministero dell'Aeronautica reca: Ufficiali, sott'ufflciali, avieri! Or sono venti anni, superando ogni indugio e vincendo ogni dubbio col suo credo lungimirante permeato di passione aviatoria e di fiducia negli uomini che per il divenire dell'ala italiana avevano lottato e sofferto, il Duce poneva, con la creazione della R. Aeronautica, il terzo pilastro della struttura fondamentale delle Forze Armate dello Stato. Da quél giorno molto aspro cammino è stato percorso e larga messe di gloria sublimata dal sacrificio si è accumulata nei fasti dell'Arma che raccoglie sotto la sua invitta, bandiera il fiore del volontarismo d'Italia. Espressione purissima della volontà del Fascismo di affermare dinanzi al mondo le più elette virtù della nostra stirpe, la R. Aeronautica, nel ventennio della sua vita, in una continua ansia di superamento e con ardore mai attenuato, ha profuso le sue energie spirituali e materiali perchè rifulgessero di luce sempre più vivida le sue fresche tradizioni e si affermasse ammonitrice la potenza delle nostre armi. - Oggi, dopo venti anni di ininterrotte prove di ardimento e di valore, il cui ricordo -fa vibrare di legittimo orgoglio il nostro cuore di soldati dell'aria, nell'ardore del combattimento contro la più potente coalizione che la storia ricordi, le forze aeree d'Italia, già veterane di tre guerre, celebrano la festa della loro giovinezza e della loro fede. Fiera del sacrificio dei suoi figli, orgogliosa delle sue glorie e vibrante di inesausta passione, la R. Aeronautica, nell'austerità dell'ora, leva in alto, agli albori del secondo ventennio di vita, le insegne dei suoi stormi e rinnova il giuramento di fedeltà, per rendersi sempre più degna dei suoi eroi e del deltino vittorioso della Patria adorata. Ufficiali, sott'ufflciali, avieri! Saluto al Re! Saluto al Duce! FOUGIER. Uomini e macchine nei cieli della guerra Compiono oggi vent'anni che per iniziativa e volontà del Duce e tra i primi atti del Governo nazionale fascista, si' costituiva la Regia Aeronautica. H Ventennale si celebra mentre quest'arma del cieio, mentre tutte le forze armate del Paese, mentre tutto 11 po polo italiano, con il suo cuore e ogni suo valore e ogni energia, è impegnato a fondo nella più tremenda guerra che esso abbia mai affrontato, nella più vasta, e tremenda guerra in cui il mondo Intero sia mai stato travolto, smisurata e disperata guerra dei continenti e degli oceani, che coinvolge i destini futuri non di questo o di quel paese, non dl ques%> o dl quel popolo, ma totalmente dell'umanità. E mai come oggi l'arma aerea si è rivelata capitale fattore dì guerra e il suo impiego e la sua supremazia appaiono elemento tra 1 più efficacemente decisivi dell'umana' lotta. La superba rinascita E' da ricordare che proprio noi italiani fummo precursori dell'aviazione militare, fummo primi a impiegare l'arma aerea in guerra, in Libia, dal 1911 al 1912? Sono da ricordare i gloriosi nostri piloti della prima guerra mondiale, che primeggiarono su tutti per meraviglioso ardimento e perizia, e l'italiano Douhet, che primo presagi il massimo incremento e le formidabili possibilità dell'aviazione nelle guerre future, o quei nostri intrepidi volatori che, reagendo animosamente alla trista mentalità ufficiale e all'opera negativa dei governi, riuscirono a memorandi successi internazionali e a imprese avventurose, Ianello, Ferrarln, Mazlero, Locateli!, Brak Papa, Maddalena? Pagine eroiche, pagine stupende, pagine memorande: eppure, dopo la vittoria, nel!' immediato dopo guerra, i reparti della nostra giovane aviazione, già esperimentati e gloriosi, e la loro attrezzatura e l'armamento, furono dispersi e disfatti, purtroppo,, come è noto, per colpa dei governi rinunciatari e antinazionali. O supina inooscieniza o deliberato proposito di roviIna, l'aviazione fu smobilitata in 'pieno, abbandonata e avvilita, e lino quasi a sopprimerla. La rinascita dell'aviazione come organismo nazionale è cosi merito particolare ed eminente del j governo fascista. Soltanto cinque mesi dopo la Marcia su Roma e l'avvento del Fascismo al potere, il 28 marzo 1923-1, l'Aeronautica veniva costituita, con Regio Decreto, arma indipendente nel quadro delle forze armate della nazione. Quanto duro e intenso sia stato il lavoro dl preparazione e organizzazione, si può argomentare da un solo dato: che alla costituzione dell'Aeronautica gli apparecchi efficenti In Italia sommavano alla cifra' di 76, non uno dl più. E si dovette cominciare con il rinnovamento delle fabbriche costruttrici, con l'istituzione delle scuole di pilotaggio, con creare i quadri dell'arma e concretarne gli ordinamenti; si dovette ricominciare tutto da capo e pressoché dal nulla. Era opportuno, Intanto, presentarsi degnamente anche nelle competizioni internazionali, nella gara, mondiale del volo. Cosi la traversata dell'Atlantico settentrionale, da oriente a occidente, compiuta da Locatelli, nel luglio '24, poi nel '25 la trasvolata «Dei tre Continenti », De Pinedo col piccolo idrovolante Savoia 16 Ter, il famoso Gennarlello, 55 mila chilometri di volo da Sesto Calende a Melbourne a Tokio e ritorno a Roma. Nel '26, Debernardl vinceva a Norfolk (Stati Uniti) |a coppa Schneider, con apparecchio Macchi-Fiat, a chilometri 396,61 all'ora e subito dopo, con lo stesso apparecchio, conquistava il primato mondiale di velocità con 416 chilometri all'ora. Nel '27, De Pinedo e Del Prete, compiono una trasvolata dell'Atlantico e delle due Americhe, 48 mila chilometri di volo con un idrovolante Savoia S. 55. Nel '28 Ferrarin e lo stesso Del Prete, con apparecchio terrestre Savola 64, conquistano il primato mondiale di distanza in linea retta: chilometri 7188. A questo punto, ancora l'Italia precorre' le nuove concezioni aeronautiche militari dei volt di massa. Per iniziativa e impulso dl Italo Balbo, per là sua geniale concezione e formidabile volontà, si organizzarono le grandi crociere collettive, esperimento eccezionale per quei tempi, e il cui esito pareva peggio che problematico, secondo giudicavano i più, specialmente all'estero. E fu invece una serie ininterrotta di vittoriose affermazioni che erano dovute alla bontà degli apparecchi apprestati dalla nostra risorta industria, e più ancora all'alto grado dl addestramento del piloti e degli equipaggi, allo studio meticoloso dell'organizzazione, allo spirito di decisione e alla perfezione tecnica che animavano e regolavano quelle imprese. La crociera del Mediditerraneo occidentale, nel maggio '28, con 61 idrovolanti S. 55 e S. 59: tremila chilometri dl volo. Crociera del Mediterraneo orientale e Mar Nero nel giugno '29 con 35 Idrovolanti S. 55: cinquemila chilometri dl volo. Ora le ali d'Italia escono in massa dal Mediterraneo, sorvolano gli oceani. Crociera transatlantica dall'Italia al Brasile, nel dicembre '30: per la prima volta l'Atlantico è sorvolato da una formazione aerea: 11 idrovolanti S. 55 con 44 uomini dl equipaggio, spiccano il volo da Orbetello e In quattro tappe contrastate in parte dal maltempo e difficoltosissime, amarrano a Natal per fare poi capo a Rio Janeiro. La eroderà del Decennale Stupendamente indi si celebra il decennale dell'Aeronautica, 10 anni fa. H primo luglio del '33, 24 idrovolanti S. 55 con motore Isotta Fraschini Asso, prendono il volo da Orbetello, sorvolano l'Italia e le Alpi (era la prima volta che le Alpi venivano superate da una formazione di idrovolanti), sorvolano l'Europa centrale, amarrano ad Amsterdam : poi da Amsterdam a Londonderry e a Reykiavick, in Islanda; dall'Islanda al Labrador, a. Cartwrlght (era la prima volta che l'Atlantico settentrionale veniva superato con un volo dl massa), poi le successive tappe sul continente americano a Shediak, a Montreal, a Chicago, a New York e ancora a Shediak, a Sollharbour nell'Isola dl Terranova, e ancora la traversata dell'Atlantico dalla Terranova alle Azzorre e a Lisbona. E il 14 agosto la formazione amarrava davanti al lido di Roma. Il successo fu strepitoso. Alla conquista dell'Impero, dal 3 ottobre 1935 al 5 maggio 1936, la R. Aeronautica partecipò con circa 500 apparecchi, che effettuarono 36.500 ricognizioni ed esplorazioni e 2091 bombardamenti e mitragliamenti, con un totale complessivo'dl 50.634 ore di volo. Vennero lanciati 1.583.000 chilogrammi di esplosivo; vennero trasportati 1.074.0O0 chilogrammi di rifornimenti. Poi, dal 10 maggio 1936 al 31 marzo 1937 le operazioni di polizia nella stessa Africa Orientale, altre 33.946 ore di volo; e trasportate 12.089 persone e 2.207.000 chilogrammi di rifornimenti. Mentre ancora si combatteva nell'Africa Orientale, e mentre i primi nuclei di nostri piloti si trasferivano in Ispagna, per partecipare alla guerra antibolscevica, la nostra aviazione continuava vittoriosamente nelle competizioni internazionali e nelle Imprese civili. Nel 1937 tre nostri S. 79 con gli equipaggi Cupinl e Paradisi, Fiori e Lucchini, Blseo e Bruno Mussolini, si classificavano primi nella Istres-Damasco-Parigi, battendo i più celebrati competitori stranieri. Nello stesso anno, Stoppani, con apparecchio Cant. Z. 506 conquistava il primato di distanza per Idrovolanti attraversando l'Atlantico dalla Spagna al Brasile, con 1 un volo di 7 mila chilometri. Poi il volo dall'Italia al Brasile, 10 mila chilometri in 24 ore, compiuto dai « Sorci Verdi », tre apparecchi S. 79 pilotati rispettivamente da Blseo, Bruno Mussolini e Moscatelli. Era la prima volta che l'Atlantico veniva sorvolato da apparecchi terrestri in formazione; e il volo servì soprattutto di esperimento pratico per l'organizzazione del collegamento aereo tra l'Italia é l'America latina E il 22 ottobre '38, con apparecchio Caproni 161 bis, a cabina stagna, Mario Pezzi riconquistava all'Italia il primato dell'altezza, toccando la quota vertiginosa di 17.083 metri, non più raggiunta da nessuno, fino ad oggi. Di cimento in cimento Si combatteva intanto, dal luglio 1936, la guerra di Spagna. E la partecipazione della nostra Aeronautica si riassume in cifre cosi: 763 apparecchi; 86.420 voli di guerra con una media di circa 90 voli al giorno; 16.720.000 chilogrammi di esplosivo lanciati e 9.520.000 cartucce sparate in azioni dl guerra; 903 velivoli nemici abbattuti in combattimento e 40 distrutti al suolo; nostre perdite: 86 apparecchi. Indi la nostra Aeronautica partecipava all'occupazione dell'Albania, con un complesso di 384 apparecchi. E in questa circostanza, cpl trasporto in volo di un reggimento di granatieri da Brindisi a Tirana, e da Tirana in zona di frontiera, si iniziava questa forma di impiego dell'aviazione, trasporti in volo di interi reparti organici di truppa, con equipaggiamento e armamento, che troverà straordinario impiego nella guerra attuale. L'aviazione italiana entrava quindi in guerra, in questa guerra, avendo già sostenuto tre precedenti campagne, ininterrottamente durante quasi cinque anni. Se è vero che la guerra fornisce la più sicura e proficua esperienza militare e tecnica, e un impareggiabile addestramento per 11 personale; non è men vero che lo sforzo prolungato e le perdite di uomini e di materiali comportano un logoramento deleterio, un deterioramento generale dell'organismo bellico. L'aviazione entrava quindi in guerra con l'esperienza e gli allori delle precedenti vittoriose campagne; ma anche scari nita e debilitata da esse, in uomini e materiali. Pure, dall'alba dell'il giugno '40 ad oggi, per questi oltre 32 mesi di guerra combattuta, questa tremenda guerra, la nostra aeronautica ha sostenuto la prova durissima contro strapotenti avversari, su terra e su mare, con il più acceso ardimento, con slancio irresistibile, con incrollabile tenacia, con eroismo sublime. Su tutti i fronti di guerra la nostra aeronautica, piloti, specialisti, uomini addetti ai servizi, dovunque, la nostra aeronautica s'è prodigata con un entusiasmo e una fede, e una coscienza del dovere, che trovano riscontro soltanto alle pari qualità delle nostre truppe di terra e di quelle di mare; s'è prodigata senza limiti, spesso fino all'olocausto. Oggi la nostra aeronautica celebra il ventennale della fondazione. Celebrazione di guerra, i piloti in tuta di volo, frementi nello spirito le nuove imprese cui s'accingono. Sugli aeroporti di guerra sventola la bandiera. Sulla carlinga degli apparecchi armati i tre colori raggiano la loro luce In auspicio di vittoria. L'aeronautica si è prodigata e si prodigherà fino all'estremo per conquistare la vittoria. Dagli aeroporti di guerra, gli apparecchi si levano a volo, ricognitori, bombardieri in quota e in picchiata, aerosiluranti, cacciatori, si levano a nuclei e in stormi incontro al nemico, nel cielo di questo fatale Mediterraneo, a tempesta o a sereno. Protesa nella battaglia, impegnata nella battaglia, la nostra aeronautica celebra 11 suo ventennale gloriosamente nella battaglia. Mario Bassi