Soldati de

Soldati de Soldati de AI martire Savo La medaglia d'argento al valor militare « sul campo » per il suo alto esempio Spalato, 25 marzo. Al martire di Spalato Giovanni Savo, squadrista, volontario di fjerra, legionario d'Africa, Vice ederale e comandante la prima squadra d'azione di Spalato, è stata concessa la medaglia d'argento al V. M. sul campo con la seguente motivazione: «Assertore tenace dell'italianità della Dalmazia, costante elemento d'avanguardia nella lotta anticomunista, gravemente ferito in un bieco agguato partigiano, sopportando stoicamente il dolore del suo corpo martoriato, inneggiava alla Patria ed al Fascismo. Pur conscio della gravità del suo stato, incitava con serene parole 1 camerati a non compiangerlo ma a continuare sino alla vittòria la lotta per cui egli cadeva colpito nel modo più grave. Alto esemplo di coraggio, dì forza d'animo, di sicura fede. Dalmazia 15 aprile 1941 - 11 Febbraio 1943 ». Giovanni Savo era nato a Spalato il 15 maggio-1900 dà fami- flia di antica tradizione italica. I avo, patrioti ardentissimi, sempre hanno dato e combattuto per l'avvenire e lo sviluppo di Spalato e per la sua redenzione. Cresciuto in questo clima, Giovanni Savo parti giovanetto per Venezia dove frequentò le scuole medie presso l'Accademia di Cà Foscan. Sorto il Fascismo, Giovanni Savo fu a Venezia squadrista ardimentoso e sempre presente nella squadra « La serenissima ». Dopo Rapallo, Giovanni Savo rientrò a Spalato a prendere 11 suo posto di battaglia per mantenere viva la fiamma dell italianità spalatina. Retto, generoso, era da tutti amato e, ancor giovane, ebbe incarichi vari. Scoppiata la guerra etiopica si arruolò volontario come Camicia Aera- nella 321.a Legione italiani all'estero. Combattè in Somalia. Nell'aprile 1941 Savo con la sua famiglia fu profugo in Italia. Con la redenzione dalmata egli rientrò a Spalato per riprendere la buona e più dura battaglia. Ebbe incarichi di natura economica, fu primo Commissario della Camera Industriale di Commercio e poi Presidente della sezione commerciale del Consiglio Provinciale delle Corporazioni. Ma ove la sua anima grande di patriota e di combattente profuse il suo ardore e la sua fede fu nel Partito. Vice Federale dal l.o giugno 1941, data della fondazio ne della Federazione dei Fasci di Combattimento di Spalato, fu Comandante della prima squadra di azione, del fascismo spalatino, quella stessa squadra che aveva avuto come comandante Antonio Hofmann, primo martire fra i fascisti di Spalato, prima squadra di azione, squadra di gloria. Era iscritto al Partito dal giorno l.o giugno 1919. Il giorno 11 febbraio 1943 alle ore 11.45 in piazza del Peristilio a Spalato, un comuni sta colpiva Giovanni Savo con un colpo di rivoltella. Giovanni Savo è caduto gridando « Viva l'Italia ». Nel sacrificio di Savo è doveroso ricordare il gesto eroico del fanti Rotondi Francesco e Chiotti Alessandro, che si slanciavano contro il comunista rimanendo anche essi colpiti gravemente. Il fante Rotondi Francesco decedeva tre giorni dopo. Ricoverato nell'ospedale da campo di Spalato, Giovanni Savo è stato curato dai medici militari con fraterno cameratismo. 35 giorni è durato il martirio sopportato con romana e serenissima fermezza. Il 18 marzo il martire si è spento con sulle labbra 11 nome del Duce e dell'Italia.