Due metodi

Due metodi Due metodi Roosevelt ha una volta enunciato la perfetta teorica della menzogna come arte di governo. Sgli disse, in quella memorabile occasione, che la verità è cibo da forti palati e da stomachi di ferro, mentre l'apparato digerente del popolo nordamericano è piuttosto gracile. Già prima di allora la stampa nordamericana e britannica si ispirava del resto a queste concezioni, mirabilmente assistita da una censura occhiuta. Il popolo inglese e nordamericano sono all'oscuro di quello che noi pensiamo, scriviamo, diciamo di loro; ignorano il nostro modo di considerare le vicende detta guerra e i problemi della pace; nulla sanno di esatto e di preciso sulle ragioni pratiche e ideali della nostra guerra, che la propaganda ufficiale riduce al minimo comun denominatore della rapina -brigantescaignobile e bieca quanto è per contrapposto nobile e disinteressala e luminosa la causa dei nostri avversari. Ed ecco il metodo nostro. Churchill insulta platealmente Mussolini e l'Italia. D'Italia apprende gli insulti nella loro letterale versione: è Mussolini stesso che ne dà pubblica lettura. Ogni giorno la stampa nemica urla, strepita, minaccia contro l'Italia: la nostra stampa fa d'ogni erba un fascio, e l'offre ai lettori, a loro edificazione e spasso. Una rivisto inglese denigra per tre colonne i nostri soldati-conigli e i.nostri ufficialirubacuori; e le tre colonne vengono testualmente riprodotte, in una fedele traduzione, nella prima pagina di tutti i giornali italiani. Poi c'è «lo stwpidario nemico»: originale antologia quotidiana delle gustose e divertenti sciocchezze che la propaganda avversaria diffonde a -getto continuo, con inesauribile fantasia, sul nostro conto. Conclusioni? Le conclusioni sono ovvie; e il lettore potrà tirarle da sé.

Persone citate: Churchill, Mussolini, Roosevelt

Luoghi citati: Italia