Là rapina della Martinica

Là rapina della Martinica Là rapina della Martinica nei progetti di Washington Le inquietudini per la gl'Atlantico ~ L'America affari europei in disac e e a a d . e i Berna, 17 marzo. (8.) I commenti, inglesi alla conferenza di Washington contro 1 sommergibili rivelano l'intenzlcne di nascondere le preoccupazioni generali per accentuare invece l'Importanza del provvedimenti che sarebbero -stati decisi. Ma è da un pezzo che si annunciano a ogni istante nuovi mezzi di lotta e gli affondamenti continuano senza tregua; Secondo' V United Piess a Washington si è deliberato di impiegare tutte le navi da guerra alleate per scortare 1 convogli, e specialmente controtorpediniere moderne e corvette oltre ai bombardieri a grande raggio d'azione. ; Insomma si è riscontrata là necessità di fare 11 massimo sforzo possibile perchè si è del parere ch£-1!6ff«aaiva dell'arma ' subacquea stia per raggiungere presto uh vertice mai finora raggiunto. Come già molte volte nel passato, si parie, di nuove armi che dovrebbero entrare in azione e soprattutto otturare una breccia rimasta aperta finora nell'Atlantico settentrionale. Intensificazione minacciosa Al centro di questo oceano, dicono le corrispondenze da Londra, si trova una zona di mille chilometri che finora non poteva essere raggiunta dagli aeroplani Èrivenienti dall'America e dalla luropa. I sommergibili dell'Asse hanno avuto cosi la possibilità di emergere dall'acqua impunemente In tutta codesta zona e percorrerla a una velocità due o tre volte superiore a quella che possono raggiungere nelle acque sorvegliate. D'ora in poi questa situazione dovrebbe cambiare. Di fronte a queste dichiarazioni gli osservatori ammaestrati dall'esperienza dicono: staremo a vedere. Connesso in parte al bisogno urgente di tonnellaggio, è il cosi detto problema delle Antllle francesi che è d'un tratto tornato alla ribalta. Il Sottosegretario di Stato, Sumner Wellea ha infatti dichiarato ai giornalisti ohe dal novembre scorso ad eccezione di una nave carboniera nessun'altra nave è partita dagli Stati Uniti per la Martinica. Sebbene dunque l'interruzione dei trasporti di viveri per quel territorio francese dati da circa cinque mesi è stata comunicata al pubblico soltanto ora. Nella Martinica si trovano la portaerei francese Béarn, due incrociatori e. parecchie navi petroliere e mercantili per un totale di centomila tonnellate; non soltanto, ma vi si trova anche il tesoro della Banca di Francia che, come è noto, è valutato circa a mezzo miliardo di dollari. L'isola è amministrata dall'alto commissario ammiraglio Robert al quale gli Stati Uniti rimproverano un atteggiamento 'ostile perchè non si è ancora macchiato di tradimento verso la patria. La storia che si fa a Washington è questa. >»»»0»»»»»O»»0»0»»»»»»l Nlmgnfmptt guerra sottomarina nela vuole la sua parte sugli ccordo con l'Inghilterra a e , a a e n n a . i i o . a a Nel maggio dello scorso anno fra l'ammiraglio Robert e il Dipartimento di Stato americano venne concluso un accordo per il quale gli Stati Uniti s'impegnavano a non occupare l'isola mentre la flotta doveva essere disarmata e messa in condizioni da non poter prendere il largo, ciò che fu fat to. Ma raccordo era considerato a Washington come prowlso rio. Il Dipartimento di Stato infatti cernimelo da allora le sue pressioni per ottenere la cessione delle navi con un altro pretesto minacciando di occupare militarmente l'isola. A questo punto il racconto americano s'ingarbuglia. Si dice che il 22 dello scorso novembre il Segretario di Stato Cordell Hull comunicò il ragglun- fimento di un nuovo accordo sodisfacente che rendeva superflua l'occupazione militare ma che all'ultimo momento l'amm. Robert rifiutò di firmarlo perchè « il tradimento di Darlan lo obbligava a mantenere la parola data al Maresciallo Pétaln». Allora Washington si valse del §en. Giraud. Questi inviò l'amm. atten dall'Africa alla Martinica per persuadere il collega Robert a cedere alle richieste americane. Ma Robert respìnse le proposte e invitò la popolazione a non macchiarsi dell'onta di passare allo straniero. Ciò mandò su tutte le furie il governo di Washington che per punizione tagliò i Viveri alle Antllle francesi. Sumner Welles ha dichiarato ora che cercherà una soluzione in armo ila con le necessità della guerra. Io cerca di pretesti Si mira dunque all'occupazione militare dell'isola, ciò che è comprendibile perchè soltanto l'occupazione metterebbe gli americani in possesso non solo delle isole ma anche dell'oro. Si osserva a questo proposito che c'è un altro ammiraglio francese che ha assunto lo stesso atteggiamento di Robert ed è l'ammiraglio Godefroy comandante delle navi da guerra internate ad Alessandria; ma. l'ira del governo di Washington fi scatena tutta contro l'alto commissario della Martinica. Ci si potrebbe chiedere perchè gli Stati Uniti non abbiano ancora proce duto all'occupazione. I motivi vanno ricercati anzitutto nel fatto che Washington ha bisogno di un pretesto per mascherare la rapina e in secondo luogo che c'è un osta colo formale nell'accordo concluso alla conferenza dell'Avana nei luglio 1940 fra gli Stati americani. Secondo questo accordo nessun territorio dell'emisfero americano appartenente a uno Stato europeo può passare sotto la sovranità di un altro Stato. I governi americani possono assumerne l'amministrazione In comune nel caso che esso sia minacciato. Gli Stati Uniti occupando la Martinica per conto proprio violerebbero questo accordo. I colloqui di Eden a Washington frattanto proseguono senza che la stampa anglo-americana osi fare molte previsioni sui loro risultati. Nel circoli bene informati delle due capitali si dichiara che non bisogna credere di potere apprendere presto cose sensazionali. < Secondo Londra, scrive 11 corrispondente della Gazette de Lausanne, il problema che bisogna risolvere prima di tutto è quello della chiarificazione dell'atmosfera fra gli Stati Uniti e la Russia >. Eden, dopo i colloqui avuti nei giorni scorsi cogli americani, oggi ha invitato a colazione all'ambasciata britannica l'ambasciatore sovietico Litvinof. sGsddSagvpnbDvqsdrtldtGlnidcicqcpde

Persone citate: Cordell Hull, Giraud, Sumner, Sumner Wellea, Welles