Como Ò si Aia scontato il ffon. OoiiJkov

Como Ò si Aia scontato il ffon. OoiiJkov Como Ò si Aia scontato il ffon. OoiiJkov In 24 ore è crollato l'apprestamento destinato alla dtlesa di Karhov Rinunciando al sogno della riconquista dell'Ucraina, i russi si ritirano in disordine su tutto l'arco di fronte, tra la città perduta e Kursk (DA UNO DEI NOSTRI INVIATI) Pronte dell'Est, 17 marzo. . La battaglia di Karhov non si è esaurita con la riconquista della capitale dell'Ucraina, ma continua oltre la grande ansa del Donez. Al completo annientamento della terza armata corazzata rossa e delle forze che Golikov aveva lasciato nell'interno di Karhov col compito di difendere la città, casa per casa, onde permettere al grosso delle sue truppe di potersi ritirare, segue ora il sistematico inseguimento delle forze russe scampate all'accerchiamento, e t reparti tedeschi, avanzando oltre la città riconquistata, tengono aggan ciato l'avversario e lo martellano sistematicamente, inesorabìlmente, lungo le direttrici stilile quali si svolge il suo convulso disordi nato ripiegamento. La rapidità con la quale le armate tedesche hanno agito in questo settore ha sorpreso il nemico ed ha sconvolto i suoi piani. Otto giorni di lotte accanite Allorché il 18 febbraio, dopo che i tedeschi ebbero evacuato Karhov in perfetto ordine, e avendo avuto cura di distruggere ogni apprestamento militare, i russi, penetrati nella città, credettero di avere la porta aperta alla riconquista di tutta l'Ucraina; allorché essi tentarono di sfondare le nuove linee di resistenza che il comando tedesco aveva approntate tra Poltava e Karhov, nell'intento di aprirsi la strada verso U Nipro, le loro speranze ebbero il primo duro colpo, e il sogno di riconquista della regione cosi vasta e così ricca di cereali e di minerali incominciò a •vanire. La propaganda nemica, con quella malafede che le è propria, aveva diramato le notizie più catastrofiche sulla ritirata tedesca . in questo settore e aveva anticipato gli eventi, sicura che le armate bolsceviche avrebbero continuato la loro avanzata fino al Nipro e oltre il grande fiume. La verità è che i tedeschi si ritirarono in perfetto ordine, senza perdite di uomini e di materiale; il che permise loro di attestarsi e rafforzarsi rapidamente sulle nuove posizioni predisposte a difesa e ivi attendere l'urto inevitabile con le /or«e russe avanzanti. Tale urto ebbe conseguenze disastrose per il nemico, che vi perdette in gran numero uomini e materiali, e permise al comando tedesco di passare subito al contrattacco con le forze ritirate dalla zona di Karhov e con le altre che nel frattempo aveva fatto affluire. La controffensiva tedesca ha dato i risultati che da essa si attendevano, il primo dei quali è appunto la riconquista ai Karhov dopo neppure quattro settimane dall'averla evacuata. Tale riconquista ha enorme importanza dal punto di vista strategico, poiché a Karhov fanno capo innumeri strade e linee ferroviàrie irradiantisi in ogni direzione. Negli ultimi otto giorni è stato un susseguirsi di lotte accanite culminate sovente in combattimenti a distanze ravvicinate su tutte le direttrici che il comando tedesco aveva stabilito per la marcia dei suoi reparti verso la città. Lun- 00 la rotabile da Poltava a KarIcov, i russi opponevano una disperata resistenza alle forze corazzate tedesche avanzanti e combattimenti di inaudita violenza si accendevano a Liutbotjn, a Kalki e a Bud), che via via venivano occupate, e si giungeva alla periferia di Karhov. A sud-ovest della città, proprio nel punto dove sei linee ferroviarie si incontrano, 1 russi avevano stabilito una linea di resistenza di eccezionale potenza, ma le forze attaccanti dopo una serie di violenti combattimenti nei quali i russi avevano perdite enormi, riuscivano a sfondare la linea e ad aprirsi la via verso la città. Cosi pure nel settore sud-est, la resistenza del nemico era accanitissima. 1 suoi reparti tentavano invano di smorzare l'impeto aggressivo dei tedeschi passando varie volte al contrattacco. Vista l'inanità di questi loro contrattacchi, i russi tentavano un contrattacco in massa, ma la artiglieria germanica li prendeva sotto il fuoco di sbarramento dei suoi pezzi di ogni calibro, facendo vuoti paurosi nelle loro linee. M mentre ancora durava l'azione di fuoco delle artiglierie, muovevano all'attacco dette forze russe superstiti, masse compatte di carri armati medii e leggeri che ne completavano la distruzione. il sincronismo perfetto con il quale il Comando germanico ha attuato il piano d'attacco, ha permesso di chiudere Karhov in una morsa che la stringeva da ogni lato e impediva l'evacuazione delle forze e degli ingenti materiali che si trovavano nella città e nella vasta zona circostante apprestati per la sua difesa. Dallo cantine o dallo fogno Non è ancora possibile precisare il numero delle perdite avute dal nemico in morti e prigionieri, e quello anche intentissimo delle anni e di materiali di ogni genere che ha abbandonato sul terreno, perchè continua tuttora il rastrellaménto degli uomini e la classificazione dei mezzi caduti nelle mani tedesche; ma la loro entità, quando sarà conosciuta, varrà a dimostrare quanto il nemico tenesse a difendere questa città e di quale importanza dal punto di vista tattico e strategico sia la sua riconquista. La ultima difesa di Karhov, il nemico l'ha compiuta nell'intorno della città, strada per strada, casa per casa. Dietro ad ogni muro, dietro ogni finestra, sui tetti e sulle terrazze, perfino nei chiusini delle fogne e nelle aperture dmcf L'entrata del tedeschi a Kcase della olita, la colonnal'ordine di avanzar». delle cantine erano apprestate mitragliatrici/ fucili mitragliatori e cannoncini anticarro che facevano fuoco aWapprossima rsi dei mezzi corazzati e dei reparti d'assalto delle B. 8. Ma anche questa disperata difesa che Golikov aveva apprestato nell'intento di guadagnar tempo per cercare di mettere in salvo le superstiti forze è stata rapidamente ed energicamente stroncata. I reparti tedeschi, avanzando nell'interno della città da tutti i lati e convergendo simultaneamente verso il centro, sostenevano centinaia di piccoli combattimenti a colpi di bombe a mano e riducevano al silenzio tutti i nidi di resistenza. In sole 24 ore hanno completamente ripulito la città da ogni residuo delle forze rosse lasciate per la difesa interna. Giunti i reparti sulla piazza Bassa, tre militi dei reparti d'assalto delle B. 8. hanno inalberato sul più alto palazzo una grande bandiera rosso-uncinata, mentre ancora colpi isolati di cannone e di mitragliatrici e di bombe a mano echeggiavano verso la stazione ferroviaria. L'occupazione rossa non era durata neppure un mese. La poca popolazione, in maggioranza vecchi e qualche donna, che non aveva potuto seguire i tedeschi ai momento dell'evacuazione, ha accolto con grande simpatia il ritorno delle truppe liberatrici. La città non ha molto sofferto dai combattimenti. I russi, data la rapidità con la quale è avvenuta la riconquista, non avevano avuto il tempo di compiere le distruzioni che ormai siamo usi a trovare nelle città abbandonate. Oltre l'ansa del Donez Come abbiamo detto, questa grande battaglia non si è esaurita con la riconquista di Karhov ma prosegue con inaudita violenza e con immutata fortuna oltre la capitale dell'Ucraina, oltre la grande ansa del Donez. A nord e a sud della città le truppe vittoriose marciano ancora verso est, senza dare un attimo di tregua al nemico in ritirata. Colonne motocorazzate e reparti ino torizzatì marciano decisamente sulle nuove direttrici verso i nuovi obiettivi da raggiungere. Superata Karhov, i reparti ove vanti nel largo settore a nord della città hanno puntato decisamente verso Belgorod; a ovest di questa località si è accesa l'altro ieri una grande battaglia di forze corazzate.^ Un poderoso scontro è seguito atta fulminea marcia détte divisioni tedesche che, procedendo vittoriosamente da Graivorodn verso Borisowha e Tomorowha, hanno dapprima tagliato ogni comunicazione al nemico sulla rotabile e sulla strada ferrata che corrono a nord di Oanorobovca, e quindi hanno portato alla conquista di importanti posizioni a nord e a nord-ovest di Karhov. Questa battaglia di forze corazzate s'è svolta a una trentina di chilometri da Belgorod e ad essa hanno partecipato, oltre a forti masse di mezzi corazzati dei due campi, forti aliquote di aviazione tedesca e rossa. È' questa, in fondo, una battaglia di incontro, perchè, mentre i carri pesanti sovietici avanzavano su largo fronte per . infrangere la spinta offensiva delle divisioni tedesche, essi venivano prima attaccati da importanti aliquote .di velivoli in picchiata germanici e quindi erano affrontati decisamente dalle forze corazzate tedesche, inutilmente attaccate dall'aviazione rossa. Al cozzo tremendo che sulla terra avveniva tra le forze corazzate facevano riscontro, nel cielo, dtdgaavvslrsaddgcsUKncLgccfldsumèdSii(pmmpillmalctcasmdzslnncish Karkov: davanti alle prime na motorizzate aspettano (Telefoto Hoffnìaimì. duelli tra le opposte aviazioni. In terra e nel cielo, il successo arrideva ancora una volta alle forze germaniche, e dei sessanta carri armati con i quali j russi avevano attaccato, ben quarantaquattro venivano distrutti e gli altri, gravemente danneggiati, cercavano scampo nella fuga, inseguiti dall'aviazione tedesca. E guai sorte toccava agli aerei russi/ e l'avanzata procedeva indisturbata verso i nuovi obiettivi, attraverso campagne disseminate di mezzi meccanizzati sventrati e di aerei abbattuti dalla caccia germanica. Là rapidità e la decisione con cui il comando tedesco ha agito su tutto il vasto fronte di attacco hanno fatto sì che molti reparti nemici si siano trovati tagliati fuori dal grosso delle loro forze e privi quindi di qualsiasi collegamento. Reparti celeri tedeschi, appoggiati da aliquote di ««rei d'aésalfp, hanno ricercato e annientato quésti reparti. Un numeroso contingente di tali forze, rimasto completamente isolato per due giorni nella zona di Graivorodn, allorché si è visto perduto,, ha reiteratamente tentato di aprirsi un varco per sfuggire al suo inevitabile annientamento; ma i reparti tedeschi di terra e quelli dell'aria l'hanno martellato senza tregua, tanto che, quando si è dovuto rastrellare ti terreno sul quale si era svolto il combattimento, pochi erano i superstiti terrorizzati che sono stati presi prigionieri. Il vasto attacco tedesco samitifdg71 nemico ha tentato di astaco-1lare l'avanzata tedesca su Belga-trod con un forte sbarramento di artiglieria nei pressi di Borisowha. Le truppe avanzanti sono giunte nei pressi del paese- attraverso la strada che proprio qui tàglia la ferrovia che da Karhov porta ver- \ so nord-est. Oltrepassato il fiume Losowha, le truppe germàniche1 hanno preso d'assalto il paese e lo hanno conquistato di slancio infrangendo ogni resistenza, è hanno proseguito la loro marcia veloce mettendo così in serio imbarazzo un forte contingente di forze nemiche che ora si trovano minacciate da tergo. Nella zona di Belgorod la marcia continua verso est e nei nuovi combattimenti che ieri e oggi le colonne celeri tedesche, appoggiate nella loro azione da forze corazzate, hanno sostenuto con le truppe sovietiche in ritirata, sono stazi distrutti molti altri carri armati, circa una sessantina* o i , e e a n o a questa sera la seguente: tutta la zona di Karhov è stata completamente rastrellata ed epurata degli elementi che avrebbero potuto in qualche modo ostacolare l'immenso traffico di retrovia delle armate tedesche impegnate nell'azione offensiva; a sud-est della città le numerose forze nemiche accerchiate sono state compresse in uno spazio sempre più ristretto e il loro annientamento è questione di ore. Nel settore di Belgorod l'avanzata continua verso est e il nemico ripiega di fronte all'incalzante marcia dei reparti celeri e delle divisioni corazzate. In complesso i russi si ritirano in disordine su tutto l'arco del fronte dal sud dj Karkov fino a Kursk, abbandonando nella loro fuga ingenti quantità di armi, munizioni e materiali. ili, t,»/ Ut* Il 'H* CWCH71H./IU. La situazione in tutto il t^settore dell'attacco tedesco ^ Piero Buiatti

Persone citate: Piero Buiatti

Luoghi citati: Como, Poltava, Ucraina