La minaccia su Akyab

La minaccia su Akyab La minaccia su Akyab sventata dai giapponesi Aspre alternative della battaglia - I britannici annunciano di aver raccorciato il fronte Bangkok, 16 marzo. Il comunicato diramato a Nuova Delhi dal Quartier gsnerale delle forze britanniche annuncia il raccorclamento del fronte in-1 glese in Birmania e che accaniti i combattimenti sono in corso aj nord-ovest di Rathedong. n co-;munlcato annuncia inoltre che i giapponesi hanno attaccato con inaudita violenza e ohe contrattacchi britannici sono stati sferrati principalmente nel settore fra Traungoklna e Thaungdara nonché a Yukatau a nord-est di Rathedong e nelle vicinanze di Akyab. Altri successi dei nipponici vengono segnalati nel fronte della Birmania settentrionale, in vicinanza della frontiera con la provincia cinese di Yunnan, dove le forze nemiche che cercavano di riprendere il controllo della « strada di Burina » sono state dapprima respinte, poscia accerchiate. Migliala di cinesi, e fra essi numerosi ufficiali bianchi, sono stati annientati. Enormi quantità di rifornimenti e di armi sono stati catturate. inseguendo il nemico battuto, le forze giapponesi hanno occupato Kangai, importante punto strategico nello Yunnan. L'agenzia ufficiosa di informazioni britannica annuncia da Nuova Delhi che il Maresciallo Wa- vel ha calcolato le perdite indiane |sui teatri di guerra in Estremo Oriente, a circa 100 mila uomini, dei quali da 60 a 70 mila da'ti come dispersi I morti, ha dichiarato il Maresciallo Wavell, sono circa 3000. Altre notizie qui giunte da Nuova Delhi informano che durante 1 dibattiti avvenuti nell'Assemblea legislativa indiana sulla sito azione politica, l il i deputato Lalchand ha domandato che il governo metta subito' In- libertà i capi del Congresso indiano tuttora in carcere per motivi politici e riprenda con essi le trattative interrotte tempo addietro. Inoltre 10 stesso deputato ha chiesto che 11 governo autorizzi Gandhi a ricevere la visita dei membri del Comitato esecutivo del Congresso, Si ha da Ipoh, in Malesia, che quasi tutte le miniere di stagno e le piantagioni di gomma danneggiate dagli inglesi In fuga, sona state rimesse in efficienza, grazie all'intenso lavoro effettuato sotto la direzione dello speciale servizio Istituito per le proprietà nemiche. americano, ad. .esèmpio rivela la perdita di 2 portaerei, 4 incrociatori pesanti, 3 incrociatori, legge ri, 13 cacciatorpediniere, nel pjs- 1 riodo che va dall'8 agosto 1942 al i 7 febbraio 1943. j in questi ambienti si sottolinea ;cne H Dipartimento della marina *^ nord americana aveva però annunciato U 26 ottobre dello scorso armo che tre incrociatori pesanti, Quincy, Vincennes e Astoria erano stati affondati, che vii gennaio del corrente*anno era stato affondato, il Northampton e che il 18 febbraio la stessa sorte, era toccata ai Chicago, 'il che porta ad un totale di 5 incrociatori pesanti affondati, mentre il comunicato nordamericano del 14 marzo parla soltanto di quattro. In questi ambienti si sottolinea come, secóndo l'Ammiragliato giapponese, le gravissime perdite degli Stati Uniti consistano nell'affondamento di un totale di 98 navi da guerra, di 33 navi mercantili, oltre a 41 navi da. guerra e 8 navi mercantili danneggiate. GII americani hanno perduto, inoltre, 1311 apparecchi, fra abbattuti o danneggiati, tra 11 7 agosto dello scorso anno e il 7 febbraio dell'anno corrente, nelle battaglie | delle Salomone e dell'isola di Rennel. In questi ambienti navali si conclude che gli americani continuano nel loro sistema abituale di annunziare sempre con grande ritardo le foro perdite, come avvenne per quelle di Pearl Harbour, che furono annunciate dopo un anno di silenzio. Da fonte autorizzata si appren de che due giorni fa l'aviaztone nipponica ha compiuto un violento bombardamento di Porto Darwin, nel quale sono stati impiegati 49 apparecchi. Da ambo le parti vi sono state perdite.. Dal fronte birmano si è lnfor mati che ieri gli apparecchi da caccia giapponesi hanno abbattu to in combattimenti aerei quattro Hurricanes e un Blenheim

Persone citate: Gandhi