Accovonarsi di polemiche Irò inglesi e oordomericoDi

Accovonarsi di polemiche Irò inglesi e oordomericoDi Accovonarsi di polemiche Irò inglesi e oordomericoDi La liquidazione statunitenslessere per la controversia la guerra subacquea - I f Stoccolma, 6 marzo. i ,La stampa inglese ed americana offre una larga documentazione sia del malessere interno dei paesi anglosassoni, dove i problemi sociali e i problemi politici ai accavallano in una confusione inquietante, sia della divergenza di opinioni e di finalità, tra paese e paese e specialmente tra America ed Inghilterra. Del malessere interno è un episodio tipico certa polemica insorta intorno al comportamento personale dei figli di Roosevelt. Qualche giorno fa il deputato repubblicano del Kansas, William P. Lambertson, aveva asserito che Franklin Roosevelt junior, e sua moglie se la spassano nei ritrovi notturni di Nuova York. Alla scandalosa affermazione fatta contro le benemerenze militari di suo fratello, ha risposto il tenente colonnello Eliot Roosevelt, invitando l'autore della critica « a finirla con sistemi che offendono i combattenti ». « Per amor di Dio, egli ha detto, lasciateci combattere senza essere pugnalati alla schiena per amore della politica». Ma il tenente colonnello non si è contentato di 'lanciare il suo « quousque tandem » contro Lambertson: .egli ha indirizzato anche una lettera al deputato democratico Fittz G. Lanham, in cui cosi si esprime: « Non importa se uno è democratico o repubbblicano. Dobbiamo andare in accordo per vincere questa dannata guerra. Sono stufo e vorrei andarmene a vivere in pace. Quanto prima, tanto meglio ». Elliot è stufo La faccenda ha avuto un seguito alla Camera dei rappresentanti dinanzi alla quale Lambertson ha letto la lettera per giustificare pubblicamente e ufficialmente la condotta del figlio di Roosevelt, ma sembra che l'eco non Bla stata troppo favorevole nè per Franklin junior, che scambia allegramente il fronte bellico col tabarino, nè per il tenente colonnello Elliot che già. si sente « stufo » di questa « dannata guerra >, voluta e preparata e inscenata dal Presidente suo padre. Quanto alle divergenze tra paese e paese, può essere rilevato anzitutto la crisi 'che sta passando 10 stesso concetto di impero britannico a seconda questo venga esaminato dal punto di vista americano o da quello inglese. Nel discorso pronunciato ad Oxford sull'avvenire dell'impero coloniale britannico il segretario delle colonie Oliver Stanley ha detto che, per rispondere esaurientemente alla domanda: « quale genere d'impero vogliamo creare?», bisogna dividere la risposta in tre parti: politica, economica e sociale. Per quanto riguarda l'avvenire politico dell'impero, Stanley ha dichiarato nettamente di essere convinto che il primo e fondamentale principio della amministrazione delle colonie britanniche dovrà continuare ad essere quello della responsabilità unica dell'Inghilterra. « Noi possiamo appoggiare le teorie, egli ha soggiunto, secondo le quali sarebbe benefico per le singole colonie e per il mondo nel suo complesso che le colonie fossero amministrate da qualche ente internazionale ». Per quanto si riferisce alla parte economica, Stanley ha dichiarato: « Desideriamo vedere e promuovere il massimo sviluppo delle colonie nel loro interesse e in quello del mondo intero ». Infine il ministro ha parlato dello sviluppo sociale delle colonie specificando che l'Inghilterra vuol vedere i vari popoli coloniali svilupparsi secondo le proprie attitudini nazionali la propria cultura e le proprie tradizioni. Venendo a parlare poi dell'interessamento degli Stati Uniti per l'impero coloniale britannico, egli ha detto: « Io mi interesso più di quanto pensa la Gran Bretagna sul suo impero coloniale che di quello che ne pensano gli Stati Uniti». Il discorso di Stanley voleva essere, si osserva, una risposta alle critiche ed ai consigli « disinteressati » pronunciati dall'altra riva dell'oceano che manifesta la decisione dell'Inghilterra di opporsi alle mire imperialistiche Nord Americane. Divergenza sostanziale Si tratta quindi d'una divergenza sostanziale che riguarda la stessa esistenze dell' Inghilterra, sicché non è da far meraviglia se nel suo editoriale odierno il Manchester Guardian osservi che nel corso di poche settimane agli americani è stato spesso ricordato che se le « Nazioni unite » non potranno accordarsi subito per una politica comune, più in là sarà peggio per loro. * Le lezioni dell'Africa del nord — aggiunge 11 giornale — sono state lente ad essere comprese ma il colpo inferto al sentimento democratico americano dell' episodio Darlan Peyrouton non è per nulla svanito. Il Dipartimento di Stato avrà bisogno di un certo tempo per riprendere il suo prestigio. Negli ultimi giorni ha nuovamente sofferto nel suo credito con la politica adottata nei confronti della Spagna di Franco. I sentimenti normali degli americani per Franco sono molto simili ai nostri, sol tanto sono un po' troppo liberi nell'esprimersi. Si è anche data una pubblicità esagerata negli Stati uniti alle dispute politiche fra i diversi governi alleati. Sono stati discussi a lungo e forse più spesso con maggiore calore che senso pratico le controversie cir ca la resistenza jugoslava, l'awe- Manchester; « Diventa fusione afferma il Guardian e conclude e dell'Impero inglese - Ma russo polacca - Sfiducia per igli di Roosevelt si divertono sempre più acuta la necessità che le nazioni unite debbano unirsi e che gli Stati Uniti non possano agire per conto proprio ». L'aspirazione del grande giornale liberale inglese non sembra però destinata a realizzarsi facilmente. Basti seguire la questione nata tra russi e polacchi. A proposito di questa controversia la rivista inglese Economiat scrive, tra l'altro, che l'Asse non combatte solo sui campi di battaglia, ma anche su quello politico. Continuare In queste puerili dispute si- fnifica offrire politicamente il ianco al nemico e rischiare di vedere compromessa la coesione tra le nazioni unite. UEconomiat ritiene, Inoltre, che il governo britannico abbia compiuto un errore nel mantenersi passivo di fronte ai problemi politici sorti, durante la guerra, tra le nazioni alleate. Oggi esso porta la responsabilità della questione polacco-russa e deve ammonire severamente i due contendenti a smetterla una buona volta perchè non è questo 11 momento di spartire una torta che ancora non esiste. Il giornale lamenta, in, seguito, che la coesione alleata contro l'Asse è eterogenea e si manifesta in tutta una gamma di colori politici che vanno da una estrema destra a una estrema sinistra. Una coesione intatta e perfetta è presupposto imprescindibile per la vittoria e per la pace. Di questo fatto, purtroppo, essa si è resa conto assai prima di noi, conclude 11 giornale. Oltre le divergenze politiche, sono acute le inquietudini per i problemi militari: in prima linea, quello della guerra subacquea. L'effetto che ai riprometteva il Primo Lord dell'ammiragliato nel suo recente discorso alla Camera del Comuni non è stato raggiunto; la pubblica opinione britannica si è resa conto che le sue speranze non corrispondono alla realtà della situazione e i giornali non si peritano di esprimere il loro scetticismo. Il Manchester Guardian nel suo articolo di fondo di- L'efPrimosuo redel Coto; laca si ranze tà delsi pescetticdian nLe(/.)Informsotto Statoliche ro prdei gsi trobrica Anccupa spondMail bellicmoltosti a guerralla dpera, dei trda ildifficB caccusottancordaostilestera sindafermazionisbile. La ficiendo Mavoro manoohe pciottosarandi guI funeperitSi funerdelle inqualiariesono loro ferro aereadel RAllFiihr Aerei fiemici dell'Asse sul Le industrie Ford producono poco Lisbona, 6 marzo. (/.). H Governo di Washington Informa che probabilmente porrà sotto il diretto controllo dello Stato alcune grandi industrie belliche data l'insufficienza della loro produzione. Secondo le notizie dei giornali tra queste industrie si trovano la Ford.e la nota fabbrica di aeroplani Boeing. Anche la stampa inglese si occupa delle imprese Ford. Il corrispondente da New York del Daily Mail informa che la produzione bellica di queste famose officine è molto inferiore ai preventivi esposti a suo tempo al Ministero della guerra. Le cause sono attribuite alla difficoltà di trovare mano d'opera, al problema degli alloggi e dei trasporti. Ma com^, si domanda il corrispondente, che queste difficoltà non sono state previste? B corrispondente del Dalli/ Mail accusa Henry Ford, che ha ormai ottant'anni, di cattiva volontà. Ricorda come egli sia sempre stato ostile al neiv deal, alla politica estera di Roosevelt ed all'attività sindacale. Ford è rimasto — afferma il giornalista — un isolazionista ed un pacifista implacabile. La ragione principale dell'insufficiente produzione bellica, secondo Mac Nutt, organizzatore del lavoro degli S. U., è la mancanza di mano d'opera. Egli ha affermato ohe prima della fine del 1943 diciotto milioni di donne americane saranno impiegate nell'industria di guerra. I funerali di 6 giovani della Flak periti nell'incursione tu Berlino Berlino, 6 marzo. Si sono svolti oggi a Dahlem 1 funerali di sei giovani studenti delle scuole medie berlinesi, che, inquadrati nelle formazioni ausiliarie della Luftwaffe e della Flak. sono periti nell'adempimento del loro dovere durante l'aggressione aerea nemica contro la capitale del Reich nella notte sul 2 marzo.Alla memoria dei sei giovani " Fiihrer ha oonferlto la Croce '.rappresentanza della G.LL.E. ber'linese.