A Washington si è inquieti

A Washington si è inquieti A Washington si è inquieti pel disorientamento fra alleati Gli inglesi puntano sempre sulla pedina De Gaulle Berna, 1 marzo. (S.) - La necessità delle nazioni unite di accordarsi sugli scopi di guerra e di conciliare 1 differenti punti di vista sui problemi della pace viene attualmente discussa a Londra e a Washington ancora più del modo di vincere la guerra. A Londra si fa gran caso del discorso pronunciato a Toronto da Sumner Welles sul problemi economici post-bellici, discorso che viene considerato come una risposta a quello di Morrìson. Da questo discorso si trae la convinzione che gli Stati Uniti intendono riprendere l'iniziativa di conversazioni ala sui problemi economici che su quelli politici e che le trattative si debbano svolgere sotto la egida di Roosevelt. SI crede che il governo di Washington voglia cominciarle al più presto ritenendo che le divergenze fra gli alleati vadano già assumendo uno, piega pericolosa. Si assicura che prossimamente molta gente prenderà il volo per gli Stati Uniti. VI andranno certo 1 rappresentanti del governi europei fuggiaschi, ma quello che non si sa è come Roosevelt possa concludere qualche cosa se non riuscirà a incontrarsi con Stalin. E' vero che a Londra si parla della possibilità di un convegno fra i rappresentanti dell'America, della Gran Bretagna, della Russia e della Cina, ma non c'è ancora nessun indizio che la Russia sia disposta a parteciparvi. Il corrispondente da Londra della Neue Zuercher Zeìtung scrive che frattanto nessuno si nasconde le fondamentali divergenze che esistono fra le quattro grandi Potenze « che costituiscono un Insieme di problemi difficilissimi. Risorgono anche le discussioni sulla sistemazione politica dell'Africa settentrionale. Certe notizie parlano anche della probabilità di un prossimo accordo fra Giraud e De Gaulle; ma sembrano piuttosto premature se non tendenziose. Gli inglesi hanno ricominciato la cam pagna Intesa a dimostrare la ne' ceBsità di un slmile accordo che dia al De Gaulle la direzione degli affari politici. La serie di corrispondenze da Algeri pubblicata dal Times e dal Manchester Guardian nelle quali Giraud, .Bergeret e Peyrouton sono vivamente criticati ha prodotto molta impressione a Londra. Giraud e Bergeret vengono descritti come soldati che vogliono fare la politica senza avere la minima esperienza e la minima inclinazione. Il generale Giraud è presentato come un monarchico con un amore romantico per le sue divisioni. La sua potenza effettiva è molto minore di quella che si crede generalmente perchè intorno alle due «marziali figure» di Giraud e di Bergeret si muove un gruppo di' persone che sono quelle ohe realmente tengono le redini. Si tratta di autocrati di tendenze realiste, fasciste e nazionalsocialiste. Per esempio l'organizzazione della difesa civile sarebbe sotto la direzione e 11 controllo di membri del partito popolare francese di cui è capo Donot. Anche 11 Dipartimento degli interni e, quindi, la sicurezza pubblica sarebbero sotto l'Influenza di questi uomini. Naturalmente 11 rimedio sarebbe l'intervento di De Gaulle, l'uomo capace di mettere tutto a posto. In caso contrarlo le cose andranno male In tempo di guerra e peggio ancora dopò, allorquando potrebbe benissimo scoppiare la guerra civile tra i francesi. A riprova di questa previsione il corrispondente dei due giornali inglesi cita gli sforzi dell'amministrazione francese attuale per creare formazioni armate nell A frica Settentrionale. Peyrouton viene definito Infine come una figura politica più spie cata che ha creato un'organizzazione amministrativa autoritaria e che ha ammesso qualche gollista a cariche di semplice apparenza per dare una soddisfazione alla pubblica opinione dei paesi anglosassoni. Uno degli argomenti con cui a Londra si continua a sostenere la necessità di mettere un po' più di ordine nell'amministrazione dell'Africa settentrionale francese è l'influenza che lo stato attuale delle cose avrebbe sul decorso delle operazioni. Con questo argomento si fa al tempo stesso la propaganda per De Gaulle e si da al pubblico Insoddisfatto per la stasi militare una spiegazione che non mette in causa le autorità. I sintomi di affiosciamento dell'offensiva russa inducono tuttavia la stampa inglese a scrivere che occorre non lasciar passare troppo tempo prima di agire. Il News Chronicle chiede che si faccia ogni sforzo per liquidare la guerra in Tunisia e per dare l'assalto all'Europa prima che Hitler riesca a organizzare la mano d'opera straniera. Dopo l'offensiva russa incombe alle nazioni unite — dice il giornale — di far fallire l'adempì mento del « compito storico » di cui 11 FUhrer si sente investito. Per ottenere questo risultato bisogna eliminare il fronte tunisino con rapidità ed energia. Il sentimento di aver perso del tempo prezioso si fa sempre più strada nell'opinione pubblica inglese. uPsr una grazia di restaurazione della Polonia nelle sue frontiere antiche, ma In questa promessa la Polonia e molte altre nazioni europee hanno riposto le speranze per la loro rinascita. « L'insistenza russa sèi ripristino delle sue frontiere del 1940 che non dovrebbe essere oggetto di discussioni, complica la questione delle pressioni anglo-americane per una pace separata finnica ». v Il New York Times scrive In proposito: « Se la Russia desidera un sistema di sicurezza collettiva al quale darà la sua adesione, essa non deve nè può insistere nel richiedere delle frontiere strategiche a spese dell'esistenza delle piccole nazioni. Noi dal canto nostro dobbiamo dare ferme garanzie che appoggeremo il sistema di sicurezza collettiva con tutto il nostro potere ». In un aeroporto del Donex