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• DIZIONARIO • • DIZIONARIO • •snelope Penelope è la rappresentan- te consacrava della fedeltà coniugale, eppure molti autori si accordano a dire che Penelope durante l'assenza di Ulisse ebbe un figlio (Orazio, Epist. 1,2) e Luciano nel suo dialogo Panò e Mercurio spiega che Mercurio « quando si mescolò con Penelope prese per nascondersi la simiglianza di un capro », e per qu«sto Pane è cornuto e capripede. tibia 1 ZTecì c h i a - Ventre della m a v a n o il polpaccio gastrocnéme che letteralmente significa « ventre (gastro) della tibia (onerileJ ». Esempio di antonomasia divertente e di quanto spiritosa era la lingua greca. Celso La 9ua diatriba contro Alessandro « falso profeta », Luciano la dedica a Celso: « Tu forse, o carissimo Celso, credi che mi hai commessa una piccola impresa e lieve di scriverti la vita di quell'impostore di Alessandro d'Abonotechia, « mandarti raccolte in un libro le sue furfanterie, ribalderie e ciurmerle... ». Sl crede che questo Celso sia lo stesso battagliero nemico dei cristiani e autore di quel Logos Alethés o « Verbo di Verità » che noi conosciamo soltanto attraverso la confutazione che ne fece Origene nel 248 d. C. Interessante nel libello di Celso è una precocissima anticipazione di quel metodo comparativo nello studio delle religioni, che tanto successo ha avuto nel nostro tempo. Celso fa una comparazione tra la nascita partenogenetica dl Cristo e le faivole di Danae, dl Melanippo, dl Augea, di Antiope; tra la resurrezione di Cristo e la storia di Aristeo di Proconneso, che al dire di Pindaro e di Erodoto fu rapito da Thànatos alla vista degli uomini, dopo di che si mostrò a varie riprese e in diversi punti dell'universo come nuncio delle volontà divine; tra l'adorazione di un prigioniero e di un condannato a morte e il culto reso dai Geti a Xamolxl e dai Cilicii a Mopso, ecc. Celso attaccava il cristianesimo soprattutto in quanto il cristiane- !simo aveva di antistatale, di an- ticonservatore, di rivoluzionario. Del resto ogni momento <di passaggio » ha 1 suol Celsi. Caucaso Strabone, parlando del Geti, dice che questi popoli riconoscevano un sovrano pontefice al quale davano il titolo di Dio e la cui dignità esisteva ancora al suo tempo. Questo sovrano pontefice risiedeva su una montagna che il geografo Danville ha creduto ritrovare tra la Moldavia e la Transilvania. Anche 1 Traci avevano un sovrano pontefice istituito allo stesso modo di quello dei Geti e lui pure residente su una montaigna sacra. E' certamente dall'alto di queste, montagne che si spandevano originariamente gli oracoli divini, le leggi e gl'insegnamenti che i grandi pontefici componevano in versi; onde si poteva dire, sia letteralmente sia per figura, che la Poesia, venerata come linguaggio degli dei, verbo di un Essere supremo, scendeva dal soggiorno etereo e sl propagava sulla terra per Istruzione e delizia dei mortali. Questa montagna sl chiamava al • dire dl Damvllle KO-Kajòn, nel quale nome il citato geografo credè scoprire lo stesso nome del Caucaso, ohe sarebbe un nome generico dato a tutte le montagne sacre. Sl sa che il Caucaso era per i persiani ciò che il Monte Meru era per gli indiani e ciò che il monte Parnaso diventò più tardi per i greci: il luogo centrale del loro culto. Anche 1 tibetani avevano la loro montagna sacra, diversa da quella degl'Indiani, sulla quale risiedeva il Prete-Dio, ossia l'Uomo immortale, simile a quello del Geti. Teatro A»a *PJ.im.a» ^«!le Eumemdi di Eschilo, queste divinità infere apparvero sulla scena in un gruppo di cinquanta, vestite di abiti neri e lorde dl sangue, la testa irta di serpi, reg'gendo con una mano una teda e con l'altra una sferza; e all'ombra di Clitennestra che le evocava esse risposero con un coro cosi spaventoso, che gli spettatori furono presi dal pànico e alcune spettatrici che erano gravide partorirono prima del termine. Cose da ricordare al nostri registi... _ . ntrale del loro betani avevano sacra, diversa iani, sulla quarete-Dio, ossia ale, simile a *PJ.im.a» ^«!le mdi di Eschilo, nfere apparve un gruppo di e di abiti neri e, la testa irta o con una maon l'altra una ra di Clitenneava esse rispocosi spaventottatori furono e alcune spetgravide parto termine. Cose nostri registi... rto Savinio llllllllllllllllllllllllllllll CONCERTI Alberto Savinio IIIIIIIIMIIIIIIIIIIIIIIIIilllllllllllllllllllllllllllllllllllllll CINEMA e CONCERTI Sullo schermo: olQSÉTQ IHCAlC i« ma aa r« di liaOVO, di Hi. Mattoll. Mattoll rischia dl fare sul serio. Afuria rtl sfornare film su film, deiUiiali prima sforna soggetti e sceiieK-dature; a furia dl imbastire spettacoloni che ambiscono a 1111 brividodrammatico, e vorrebbero dosarlo conil sorrisctto e la lacrimuccia; a furiaUi battere e ribattere su questo mestiere UI regista, che UI solito è un mestioracclo: eccolo ora, con Stasera, niente Ui nuovo, Imbroccare tipi, sequeuze, ritmi, episodi. Affonda-iidoll poi In quel mestleracclo non appena se ne ricordi; ma lasciandoli Invè respirare iiuando di quella riesca dimenticarsi. Scorciando 11 cosidetto antefatto, rendendolo più sostanzioso 0 nervoso, c'era da poter spaziare ancori! dl più. attorno al vero nucleo del la vicenda: e cosi, anche rinunciando all'epilogo un po' stirucclilulo, il film avrebtie avolo un suo evidente cqtiilt brio. Ma tante, accontentiamoci dl toni e dl momenti. Offronu qua e la, più di una reminiscenza, una sicurezza di gusto non vi è certo costante; eppure, questo iij-j dl giornalista, quasi debosciato è Visio con occhio fermo, acuto-, questa Milano, anche se se ne sta sempre tra le quinte, è abbastan «a... milanese; questu tipo di dottore schizzalo dal Gaudusio ba istanti rei 1 ci, raramente 11 traboccante attore < stato cosi sobrio; l'ambiente dell'ospizio è un ambiente; e II piccolo coro delle ricoverate ba un suo rilievo (ottima Nini Gunliii: Cervi). Inutile rac contarvi la vicenda di questa ralen zione, che sarà tale In extremis; 1 migliori episodi del film sono nella sua parte centrale: 0 11 migliore fra gli Interpreti è Carlo Ninchi, sempllcenente impeccabile In ogni istante. Ac- Sullo schermo: canto a lui ò Alida Valli. m. g. Oggi alla Radio Programma - a» [Onde metri 263,2 2*1.3 - 368.6 - .'i20,8 - 569,2). - Ore 12,20 (circa): Musiche gradiu; - 13,16 (circa): * Il vostro nume « di Lucio Ridenti 13,40: Distili musica operistica - 15,05: Cronaca di mia partita di calcio • 17,45-18,35: Orchestra - 10,35: Riepilogo notizie sportive - 20,30 icirea): Colonne sonore - 21: Concerto sinfonico - 22 (circa): Trasmissione dedicata all'Albania - 22,10: Concerto - 23 (etrea)23.30: Musica varia. Programma > b - {Onde metri 021,1 • 230,2 - 245.5 - «1.8 - 559,7). - Ore 8,10 icirca)-8,Ì5: Concerto - lfi-18 (circa): Concerto sinfonico - ?ft,30 (rircal: Orchestra classica - 20.55: «Chirurgia estetica « tre atti di V. Tieni • 23 (circa) 23,30: Orchestra,

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