Opportune provvidenze

Opportune provvidenze Opportune provvidenze per gli addetti alle aziende Orari t sospensione di lavoro buzioni durante gli allarmi - Il aziende trasferite, di quelli sfollLe due confederazioni dei commercianti a del lavoratori del commercio, con l'approvazione del Ministero delle Corporazioni, hanno raggiunto un accordo concernente la protezione delle aziende commerciali dalle incursioni aeree ed il trattamento dei lavoratori. Quanto alla protezione delle aziende commerciali, l'accordo prevede la costituzione di squadre di primo Intervento, la costruzione di ricoveri, l'assistenza, in accordo con la Gii, a favore dei figli di lavoratori-inferiori ai 14 anni, allorché non sia stato possibile lo sfollamento, la determinazione degli orari di lavoro e la sospensione del lavoro. Gli orari di lavoro dovranno essere determinati in limiti tali, specie nei centri colpiti, da consentire ai lavoratori di essere liberi dal servizio prima del tramonto, compatibilmente con lei esigenze tecniche dell'azienda, salva ogni necessità di turni notturni, nonché con le discipline previste in materia dalle autorità competenti (per esempio esercizi pubblici ed aziende di panificazione). Agli stessi prlncipii si uniformeranno le Unioni in occasione della formulazione di Sareri concernenti la disciplina egli orari di apertura e di chiusura dei negozi. A propòsito della sospensione del lavoro dovrà essere conservato il'posto con intera retribuzione per la durata di 15 giorni: nel qua] caso le aziende dovranno, superati i 15 giorni, rendere disponibili i lavoratori per il reimpiego in altra attività 'ove alla scadenza di tale periodo non abbiano potuto riprendere le normali operazioni, e salvo 11 caso naturalmente che i) datore di lavoro non intenda Invece, retribuendo 11 personale, di tenerselo a disposizione. Quanto al trattamento dei lavoratori, per quelli componenti le squadre aziendali antincendl e di protezione antiaerea ove costituite, raccordo prevede il seguente trattamento: un compenso speciale non inferiore al 30 per cento delle retrlbuzioni^tndlviauall, per le ore di attesa passate in servizio di vigilanza oltre l'orario nor male; un compenso pari alla retribuzione normale maggiorata in misura non inferiore al 50 per cen to per le ore di servizio, prestate durante gli allarmi sia che tali ore si effettuino durante l'orarlo normale, sia dopo l'orarlo stesso. Al. lavoratori che rimangono obbligatoriamente al loro posto di lavoro dopo il segnale di allarme, per garantire l'efficienza degli impianti e la continuità della lavorazione, saia corrisposta, sino al segnale di ' cessato allarme, una maggiorazione del 50 per cento della retribuzione orarla loro spettante. In caso di trasferimento di azlende commerciali da centri bombardati ad altre località, quando queste siano situate fuori dell'ambito del comune ove l'azienda stes tratormiristrafamserlavgiobilmadere.vol'impetrari, gin"aInddi steplei lricspopersidstidosa vitvraunnativ■ le daatzziodi i dallamranConooblatdanisla doràdeprodadi vedise le dedi Meciaratnebrvome14GiTlcusa aveva sede* sarà corrisposto ai ite iavoratori dipendenti il seguente [ge I ni ni 11 ■ il li; Itti Hi j l il ili 1111111 li 111! i II 11 tu ■ ut l > 11 La signóra distratta e il borsaiuolo attento In scg-tuto alla, riuscita operazione dell'arresto .dei Bette individui incolpati di furto in cantine sinistrata, il Commissariato di P. S. di S. Salvano scopriva ohe fra gli arrestati vi era uno specialista in borseggi. SI tratta del meccanico Longato Cassano di Gottardo, abitante in via Feletto 53. Costui, era cliente del caffè Porta Nuova, e aveva frequentato gli altri incriminati ma non partecipava alle loro imprese ladresche, in quanto, egli, « lavorava » da solo. Anzi una sera, durante un convegno, invitato dagli amici a prendere parte ad un furto, aveva recisamente rifiutato. Quando gli altri componenti la combriccola furono arrestati il Commissario capo dott. Chiocca aveva sentito a- più riprese fare il nome del Longato e si era chiesto: che parte può avere avuto costui nei furti? Questa l'origine del fermo del Longato e del suo laborioso interrogatorio. Il Ixmgato si trincerava dietro il suo passato, ancora incensurato, spergiurando che mai aveva compite illecite azioni. Ma quando nel suo portafogli furono rinvenute 12>50 lire, allibi. «Come mai siete in possesso di tale somma? > gli fu chiesto, c Sono i guadagni che ho fatto in uno stabilimento cittadino». l>mmediataanente veniva controllata la veridicità della ilioltiiirazioiie e risultava che egli aveva bensì lavorato... una settimana in quell'officina, ma da un mese si era licenziato per incompatibilità, con il faticoso lavoro. Visti vanii tutti gli altri tentativi il Lon. gate- finiva per confessare. Egli aveva preferito «lavorare» da solo. In piazza Madama Cristina, ad una signora che nemmeno aveva denunciato il furto, egli aveva, rubato 11 portamonete contenente 2200 lire. Essa aveva sostato presso il bancherottolo di un venditore ambulante di portafogli e, avvinta dalle mirabolanti frasi dell'imbonitore, si èra dimenticata d-i avere la borsa... spalancata. Di confessione in confessione il Longato ammetteva altri più modesti «colpi», per cui il dottor Chiocca lo ha spedito in carcere denunciandolo quale autore di numerosi borierei. ; . Un incendio a Settimo in una fabbrica di penne stilografiche In conseguenza di faville sprigionatesi da una mola a smerìglio «i appiccava il fuoco ad un deposito di celluloide posto in una fabbrica di penne Btilografiche in via Cristoforo Colombo 8 a sV^timo, di proprietà del signor Felice l'avetta. Due squadre dei nostri vigili del fuoco in un'ora di lavoro avevano ragione dell'incendio. Sono andati distrutti penne stilografiche e materiale grezzo per un importo di 200 mila lire. Colto da malore muore per la via Ieri verso mezzogiorno «oloro che transitavano per via Giosia all'altezza dell'incrocio coi» via, C. Alberto, scorgevano un vecchio accasciarsi improvvisamente al suolo. Il poveretto, identiFicato ipoi per l'operaio Pietro Bottino fu Bernardo di 65 anni, residente a Volpiano, era soccorso da numerosi passanti, ma non dava ormai più segni di vita. I medici del S. Giovanni, dove l'operaio era trasportato d'urgenza, non potevano che riscontrargli il decesso per sincope cardiaca, Materassi combusti In una cantina di via Maria Vittoria 31 tale Giovanni Ghisetti aveva portato alcune masserizie e due materassi di crine. Ora un passante sbadatamente aveva gettato un mozzicone di sigaretta che aveva incendiato i materafl?i. Una squadra di vigili del fuoco prontamente ori-or*, spegnevano le naninrv I danni si valutamfcin tremila lire. - Maggiorazione delle retri trattamento degli operai di ati e delle lavoratrici incinte trattamento: a) quando 1 lavoratori trasferiscano anche le loro fa miglie o parte di esse,, sarà corrisposto il costo della spesa di trasferimento dei membri della famiglia e del trasporto delle masserizie. Sarà inoltre corrisposta ai lavoratori per un periodo di sette giorni l'Indennità di trasferta stabilita dai contratti collettivi, e, In mancanza di essi, una indennità dell'ammontare di L. 35 giornaliere. Sarà infine corrisposto ai lavoratori stessi, una volta tanto, l'impoito di una mensilità di stipendio o di salario; b) quando si trasferiscano soltanto i lavoratori, i quali lascino al domicilio originario la famiglia a loro carico, "azienda dovrà corrispondere la Indennità di trasferta per i giorni di viaggio e fornire ai lavoratori stessi Falloggio ed il vitto completo; c) quando si trasferiscano i lavoratori che non abbiano carico di famiglia, l'azienda corrisponderà l'Indennità di trasferta per i giorni di viaggio ed un sussidio pari a mezza mensilità di stipendio o di salario. L'azienda dovrà predisporre anche la mensa per la somministrazione del vitto completo. I lavoratori do vranno corrispondere alla azienda un contributo che sarà determinato mediante contratto collettivo. ■ sarà anticipato di due mesi, per le lavoratrici in stato di gravidanza, che siano al lavoro presso atziende commerciali oggetto di azioni belliche nemiche, il.periodo di riposo precedente al parto. Per i detti due mesi, sarà corrisposto alle lavoratrici un assegno il cui ammontare e le cui modalità saranno ulteriormente fissati. Le Confederazioni del commercio sono d'accordo nel trasferire tale obbligo alla Cassa Nazionale Malattie addetti al commercio. Quando lo sfollamento, disposto dagli organi competenti del Ministero dell'Interno, sia esteso alla famiglia del lavoratore, essendosi resa inabitabile la casa, sarà corrisposta ai lavoratori che debbono continuare a prestare la propria opera nel centri bombardati, una mensilità di stipendio o di salario, una volta tanto. Tra le Federazioni competenti verranno concordate opportune disposizioni per la corresponsione e la misura delle indennità per le categorie dei lavoratori dipendenti da alberghi, pensioni e case di cura. Messa pei lavoratori del commercio vittime di incursioni nemiche Avrà luopto og-g-i .— come è annuncialo ■—■ il ru-p-poito annuale dei la-voratori del commercio torinese. Alle 10, nella chiesa di S. Secondo, Bara celebrata unu- Messa in sul'fratrio dei lavoratori del commercio torinesi, vittime dei bombardamenti nemic*.. Alle 14,30, pi-osso la sede dell'Unione, via Gioberti 5, il cons. naz. Gerardo Ijo- cureio, in raip-presentanza del .presiden te confederale, terrà-rapporto ai diri-' genti sindacali. 111111 ■ i< I r li 111 il 111 il 1111111 ni t 111 it 11 ■ ■ 1111 tt 11 II m

Persone citate: Chiocca, Gerardo Ijo, Giovanni Ghisetti, Longato, Pietro Bottino