La mostruosa macchina bellica

La mostruosa macchina bellica La mostruosa macchina bellica costruita dai bolscevichi contro l'Europa La guerra totale dichiarata dai popoli giovani d'Europa avrà ragione della capacità di resistenza sovietica Berlino, 22 febbraio. La stampa germanica ai occupa prevalentemente in tutte le sue odierne edizioni del venticinquesimo anniversario di fondazione dell'armata sovietica. Nel febbraio 1933, pochi giorni dopo l'ascesa al potere, Adolfo Hitler riuniva attorno a sè nella casa di Hermann Goering i supremi gerarchi e i Gauleiter del partito nazionalsocialista e, parlando della debolezza militare in cui si trovava allora la Germania, ricordava loro come i centomila uomini dell'esercito, di cui poteva allora disporre secondo il disposto di Versaglia, non avessero per ogni loro fucile più di cento cartucce. Il FUhrer, che sin dall'inizio del suo movimento si era decisamente schierato contro il bolscevismo e che sin dai primi giorni del regime aveva nuovamente messo in guardia il suo popolo del mortale pericolo che dalla Russia minacciava di popolo germanico, poneva come una delle prime essenziali condizioni della sicurezza del Reich la costituzione di un grande e potente esercito. Da terroristi a soldati Mentre egli cosi parlava — ricorda Das Reich — l'Unione sovietica era già la prima potenza militare dell'Europa e una delle primissime del mondo. Il 20 gennaio 1918 infatti, come è noto, a Pietrogrado il consiglio dei commissari del popolo decideva di trasformare in esercito regolare le bande di briganti, di terroristi e assassini che erano state create nel 1917 per affermare la rivoluzione bolscevica e il 23 febbraio dello stesso anno un decreto firmato da Lenin dava ufficialmente vita alle forze armate sovietiche. Oggi l'Inghilterra churchilliana — scrive il Montag — che ancora nel 1940 per bocca dell'attuale suo Primo Ministro definiva l'armata rossa come il più pericoloso strumento della rivoluzione mondiale bolscevica, dopo che egli stesso sin dall'll aprile 1919 aveva messo in guardia i popoli contro la sorgente potenza sovietica, ha festeggiato solennemente il venticinquennio di creazione della mostruosa macchina bellica russa. Stalin, battezzato dagli inglesi come un ignorato campione della democrazia, pur stringendo alleanza con le democrazie occidentali, non ha mai fatto mistero dei veri scopi cui doveva servire la formidabile macchina di guerra che con una sistematica brutalità esercitata su 200 milioni di uomini per interi decenni andava preparando e oggi Londra, che vede le sorti della guerra plutocratica dipendere da un trionfo o meno delle armate bolsceviche, fa buon viso a cattivo giuoco e leva inni di gloria alle truppe di Stalin definendole « salvatrici dell'Europa >. Anche la stampa germanica, ma con ben altra obiettiva intonazione dedica, come si è detto, largo spazio a questa ricorrenza, sottolineando come l'armata sovietica non sia altro che il formidabile strumento di cui si avvale la mostruosa macchina bellica bolscevica per realizzare la politica di aggressione mondiale sostenuta da Stalin. Secondo i dati più attendibili che si posseggono, l'Unione sovietica all'epoca della nascita del terzo Reich era in grado di mettere in campo un esercito non Inferiore di 10-12 milioni di uomini perfettamente armati. Mentre la Germania era disarmata e in genere l'Europa non si trovava in migliori condizioni, già nel 1930 vicino a Mosca entravano in funzione grandiosi campi di aviazione dove si allenavano i piloti di quella gigantesca organizzazione denominata Ossoaviachim, che possedeva ben presto decine di migliaia di apparecchi, contava 13 milioni di iscritti e aveva poi nel 1938-39 più di 20 mila piloti perfettamente allenati. In tutti i grandi centri dell'Unione sovietica erano già da anni in pieno funzionamento fabbriche di cannoni e di carri armati che erano tra le più perfette del mondo, mentre • tutto l'apparato industriale in genere veniva predisposto in manieea da poter essere trasformato in uno spazio brevissimo di tempo, qualora ce ne fosse stato bisogno, in industria bellica. Colossale apparato Industriale Parallelamente alla costituzione dell'esercito, Stalin infatti provve deva alla costituzione e alla orga nizzazione, sfruttando tutte le più recenti esperienza e acquistando quanti più brevetti gli era possibile in ogni parte del mondo, di un fantastico apparato industriale. Col 1928 entrava in vigore l'obbligo del servizio della difesa di tutti i cittadini dell'Unione dai 20 ài 40 anni. Ogni anno un milione e duecentomila reclute (secondo i dati raccolti nell'eccellente volume di Svedin von Muller iDie Soiciet Union, Amburgo, 1942) venivano inquadrate parte nell'armata rego lare in servizio effettivo e parte nell'armata territoriale. Nel 1939 veniva sciolta l'armata territoriale e tutte le reclute entravano effettivamente al ventiduesimo anno di età, dopo una istruzione premilitare, nell'armata regolare per restarvi quattro anni, mentre la leva veniva compiuta non più a venti anni ma a diciassette anni e otto mesi. Si comprende quindi quale potesse essere il grado di istruzione di questi soldati fanaticamente allevati all'idea della conquista rivoluzionaria del mondo, come ebbero ripetutamente a scrivere la Frauda e la Stella Rossa. Circa l'armamento, Voroscilof itel 1939 affermava che i carri armati erano 43 volte superiori in numero a quelli posseduti nei primi anni di esistenza dell'esercito rosso e le armi anti-carro erano 70 volte superiori. Tali cifre probabilmente'allora erano più pro¬ pagandistiche che reali e poi non si poteva conoscerne la loro esattezza dato che non veniva comunicata la cifra base. Ma col rafforzato ritmo produttivo che da quel l'anno Stalin impresse alle indù lUi iti f f tti i iRadio Mosca nel dicembre '36 aveva per la prima volta rivelato il testo dell'inno ufficiale cantato dai soldati sovietici. In esso si diceva fra l'altro: « Operai, contadini, in pugno i fucili! — mette pstrie belliche dell'Unione sovieti-'fc a fuoco tutti i paesi! — pianca e di fronte a quanto stiamo' tate la bandiera, rossa su ogni faboggi assistendo, si deve convenire j brica! — affinchè sulle' ceneri che, unitamente agli aiuti dell'A- detta gueriw — sbocci là repubmerica, l'armamento sovietico di- blica sovietica! ». venne quale nessun esercito al! nP . ■! • mondo si era mai sognato di pos-1 lì) 311(11 01 0^0573210116 sedere. A cominciare dal 1940 venne formidabilmente rafforzata La grande offensiva sovietica la disciplina nei quadri dell'eser- che da tre mesi e mezzo si è sca cito, poi furono nuovamente isti- tenata su quasi tutto il fronte o tuiti i gradi di generale e di am- rientale dimostra ancor più dello miraglio, il saluto obbligatorio tra; spiegamento di forze fatto di fronun grado e l'altro, ecc. 1 te all'attacco sferrato dai tedeschi Allorché la Germania iniziava!11 22 giugno 1941 il valore della faticosamente la sua ascesa come lunga, venticinquennale preparapotenza militare sotto la ferrea ?lone ,russta per la grande guerra guida di Adolfo Hitler l'Unione imperialistica di Stalin. Anni adsovietica, che ormai da dieci ann; dietro un famoso libro scritto da si armava e addestrava quel for-iun u"";lale, njSi?°. libr0 che andò midabile esercito che si è detto, Ia, ™ba in Francia, aveva dato inapriva tutta la serie delle nuovis-1 dicazioni interessanti sulla prepasinie industrie belliche in Siberia ì razione sovietica alla guerra. Tra e dava mano a creare anche 11 1 altro in esso si parlava delle nuovo corpo di eserciti special*'"nque famose linee che il romanzati e a introdurre tra la gioven-|do sovietico avrebbe tenuto prontù del Konscmol una più intensa te in caso dj guerra. Una prima istruzione militare. Nel 1934 aie una seconda linea verso l'EuroMosca sulla Piazza Rossa una fa-j P8- una prima e una seconda linea mosa parata militare, durata lun-jverso 1 A?ia.. e una quinta linea al pgfcentro di riserva La prima linea parata hii d ffiilt j ?.. q centro, di riserva. La prima linea per quanto in particolare si rife risce all'Europa doveva essere es ! senzialmente costituita da enor- : pj! pghissime ore, dava ufficialmente al mondo per la prima volta una idea di quale potenza bellica disponesse la Russia di Stalin. Poi: ! sponesse la Russia di Stalin. Poi: erano le meraviglie delle Siuove!1™ masse di truppe formidabiltruppe aeree russe di cui tuiti i,mente armate, sorrette da formagiornali del mondo si davano azi°m. scelte nei punti strategici scrivere senza tuttavia mettere in|P'u importanti, ma che potevano risalto quali potevano essere i fi-ial caso anche essere sacrificate ni che spingevano Stalin a sacri-1 Per™S la seconda linea altrettanficare tutta l'economia nazionale,; to fortte ? composta in maggior a subordinare ogni atto della po- percentuale di formazioni scelte litica interna russa alle supreme : sarebbe giunta di rincalzo al monecessità belliche, mentre la Rus-!mento opportuno in cui l'avversia non si trovava in guerra con; spossato avesse creduto di nessuna grande potenza e dichia- avere vinto tuttala resistenza. La rava apertamente, attraverso una, terza, o meglio la quinta linea, insistente propaganda diretta al- doveva tenersi pronta con tutti l'estero di amare la pace e di S» elementi di riserva disponibili odiare la guerra, espressione vio- e con le ultime formazioni scelte lenta di lotta creata dal capitali- dl <3uel capolavoro militare che si smo per ingrassarsi a spese del »♦♦♦♦♦♦♦♦♦♦♦♦♦♦♦♦♦♦♦♦♦<, proletariato. Le prime prove Le prove, paragonate più che altro a sempiici esercitazioni di questa armata in formazione, venivano intanto sistematicamente compiute: 1918-19 guerra contro l'Estonia e la Lettonia; 1920 guerra contro la Polonia; 1921 contro la Mongolia esterna. Tali guerre erano contrassegnate da una serie di atroci violenze. Scrive il noto giornalista Reich sulla Deutsche Allgemeine Zeitung che in quegli anni oltre un milione e quattrocentomila persone furono barbaramente assassinate dai soldati rossi nei paesi ove essi ponevano piede. La tradizione poi si continuò — nota il Lokal Anzeiger — quando 35 mila soldati rossi regolari andarono a prendere parte alla guerra civile di Spagna. Nel 1938, guerra contro la Manciuria, frenata poi dal fermo atteggiamento nipponico, e infine, 1939, guerra contro la Finlandia che serviva all'abilissimo Stalin per gettare del fumo negli occhi al mondo sulla vera potenza della sua armata. Molti allora si illudevano infatti che la armata rossa fosse un bluff. Essa allora semplicemente non era ancora pronta per l'attacco all'Europa centrale, suo grande obiettivo che doveva poi aprire le vie della Scandinavia, dell'Europa sud occidentale e della Balcania con l'Italia (Boersen Zeitung). Soltanto in Italia e in Germania due Uomini vi erano che osservavano attentamente da anni il fenomeno russo e ne individuavano le recondite ragioni e soprattutto guardavano a quelli che potevano essere i fini più lontano di una tale preparazione. I soldati che da venti Imesi combattono in Russia hanno avuto una conferma di quali erano questi fini attraverso la lettura di un manualetto stampato a milioni e milioni di copie che si trovava fra le mani di tutti gli scolari russi, negli zaini di tutti i soldati, nelle tasche delle tute di tutti i lavoratori. In tale manualetto erano fotografie della Germania prehitleriana, dove si vedevano ad esempio i grandiosi impianti portuali di Amburgo e di Brema, i! l ti U Nel Mediterraneo: al segn« Aquila Navale » decolla della flotta nemica.