La lotta nell'abitato di Karkov

La lotta nell'abitato di Karkov La lotta nell'abitato di Karkov / sovietici fanno di forze •• La Berlino, 17 febbraio. L'ultima giornata di combattimenti sul fronte orientale non ha portato sostanziali mutamenti nella situazione, come si presentava il giorno precedente. La maggiore violenza della lotta ai è ancora verificmta entro e intorno alla città di Karkov,-e nelle zone vicine, nonché a sud-est del Lago Ilmen e nel settore del Lago Ladoga. Nel settore nord i bolscevichi, facendo affluire nuove divisioni, cercano disperatamente di ottenere un successo decisivo; ma ancora da parte ufficiale germanica viene comunicato, ad esempio, che soltanto nel settore del Lago Ilmen altri liS carri armati bolscevichi sfino 3tati distrutti. Parecchi gruppi di forze avversarie sono stati nettamente battuti e dispersi. Strage di carri armati Questa zona del fronte, che da tempo ormai è saldamente in mani germaniche, ha fornito in questi nuovi combattimenti difensivi una efficace dimostrazione della sua formidabile forza di resistenza. Dal 12 gennaio — scrive la Nachtausgabe — a sud del Lago Ladoga sono stati distrutti ben 605 carri armati nemici. Dal 28 novembre 1942 è ormai la terza volta che i soviet» sferrano nel settore nord i loro violenti attacchi, e finora nella zona compresa fra il Volkow ed il Lago Ladoga e sul fronte di Leningrado essi hanno complessivamente perduto 1162 carri armati. Se a tale cifra si aggiungono le altre svariate ■ centinaia di carri armati ?erduti dai sovieti negli altri set ori del fronte, si ha un totale di parecchie migliaia, il che forni sce una prova evidente della magnifica forza della difesa germanica. I giornali della sera fanno no tare, sempre parlando del fronte nord, che negli ultimi combattimenti si sono particolarmente distinti i reparti dei volontari olan desi nel respingere violenti attacchi di preponderanti masse nemiche. Le sezioni anticarro di questi reparti hanno efficace mente respinto attacchi portati da formazioni di T. Si, che cercavano di insidiare la sicurezza posta sul fianco di un battaglione di granatieri della Prussia orientale, e hanno distrutto una dozzina di quei colossi d'acciaio. Anche le artiglierie dell'esercito germanico hanno inflitto durissimi colpi al nemico. In un punto del settore nord — rileva la Boersen Zeitung — » cannoni tedeschi hanno sparato senza interruzioni per oltre due ore e mezzo riuscendo a frantumare, e producendovi anche numerosissime perdite, un forte gruppo d'attacco nemico. La « Flak » della Luftwaffe è pure intervenuta nella battaglia terrestre portando un prezioso contributo, di cui hanno dovuto dolorosamente risentire i sovietici, che hanno visto i loro carri armati immobilizzati o incendiati o gravemente danneggiati anche dai colpi precisi degli artiglieri dell'Arma aerea. La battaglia di Karkov Per quanto si riferisce al settore sud, si sottolineano specialmente in questi circoli militari i combattimenti di cui è teatro la città e la zona di Karkov. A questo proposito da fonte autorizzata germanica viene questa sera smentita la notizia di fonte sovietica che la- formazione delle S.S. « Adolfo Hitler » e una formazione « Grande Germania » siano state completamente annientate a Karkov. Èsse si battono strenuamente, è vero, nelle strade e nei dintorni della città, contro un nemico enormemente preponderante di numero; ma sanno magnificamente anche tener testa alla irruenza nemica. Fino a questa momento — secondo quanto viene affermato da fonte militare germanica — non si è ancora fiutiti alia fase definitiva della battaglia per Karkov. L'Agenzia D. a. D. dice che in base alle informazioni diramate da fonte militare, si può semplicemente affermare che oggi la città è in parte occupata ancora da truppe tedesche- e in parte è occupata dai sovieti. Dopo che il nemico era riuscito a raggiungere la città da nord-ovest, ora anche da nord-est e da est ha potuto affluire nei sobborghi di Karkov, non risparmiando uomini e materiali. Tale città che, per le sue molte caratteristiche industriali può paragonarsi nell'aspetto ad Esseri, offre la possibilità di numerosi viotenf» combattimenti fra piccoli gruppi ui difensori soste nuli da carri armati, e le inpenti o irruzione nella città strenua resistenza forze ivi scaraventate dal nemico. La lotta si trova ora in una fase di estremo accanimento e riesce sanguinosissima per i bolscevichi. , All'estremo sud L'ala sud del fronte germanico si trova tuttora — secondo quanto viene riferito da fonte militare — in sistematici movimenti di sganciamento dal nemico. I tentativi ripetutamente fatti dal nemico nell'ansa del Donez di impedire il regolare svolgimento di tali movimenti, sono ancora tutti falliti grazie al pi onto intervento delle forze di sicurezza germaniche, che proteggono il ' ripiegamento. Una sola formazione sovietica, che era riuscita ad infiltrarsi tra le truppe in movimento, è stata immediatamente intercettata, circondata e annientata. Tranne che nel settore nord, dove tuttora le temperature sono rigidissime, nel restante del fronte orientale si notano sempre più frequenti segni del disgelo. 1 Carlo Crisma tà anche da nord-est dei difensori contro 43 carri armati. Il nemico ha perduto ieri complessivamente 101 carri d'assalto. Nel corso di un attacco diurno eondotto da una formazione di bombardieri nord-americani contro una città portuale situata sulla costa atlantica della Francia sono stati abbattuti in duelli aerei otto apparecchi quadrimotori. L'arma aerea germanica ha attaccato di giorno con buon successo una località portuale dell'Inghilterra meridionale, ■ ed ha sganciato la scorsa notte sul porto e sulla zona industriale di Swansea un gran numero di bombe incendiarie e dirompenti. e da èst con gran la valanga nemica sovietica, tenuto conto anche del rigore della temperatura e degli ostacoli frapposti dall'alto strato di neve, sottopone le truppe tedesche a sforzi veramente straordinari. Nel settore di Oskol fanterie russe vennero ammassate per assaltare le nuove linee a sud del tedeschi, ma prima ancora che si iniziasse l'attacco vero e proprio, una tempestiva azione dell'artiglieria germanica mediante una micidiale concentrazione di fuoco sconvolgeva e annientava le trup pe rosse. A sud-est del lago di Ilmen, do- ri un lungo periodo di inattività, combattimenti sono ripresi. Facendole precedere da parecchie ore di fuoco di artiglieria pesante, il comando sovietico lanciò in avanti numerose divisioni, il cui impeto però venne infranto dal tiro concentrico dei cannoni e delle mitragliatrici tedesche. Particolarmente efficace è stata la repressione di un tentativo compiuto dai sovietici nella notte di ieri nel settore di Pietroburgo. Forte di un reggimento di fucilieri di marina e con l'appoggio di poderose formazioni corazzate il nemico ha tentato di oltrepassare la' Neva. La vigilanza delle truppe germaniche e l'azione energica e tempestiva della Luftwaffe, che è subito intervenuta bombardando e mitra glie ndo 1 russi a volo radènte, ha Infranto in pieno l'attacco del nemico. Novantatrè carri blindati vennero distrutti e quarantacinque catturati. a n Anche Smuts fautore della trasformazione del Commonwealth in un condominio delle nazioni unite Lisbona, 17 febbraio. Negli Stati Uniti l'agitazione per l'acquisto di nuove basi fa sviluppare nei circoli politici vivaci polemiche che dimostrano la mancanza di una jinea politica e la gravità dei dissidi fra inglesi americani. Tali polemiche sono csostenute dalla stampa che vi de-dica grande rilievo e spazio, Una parte dèi giornali sostiene la tesi di Knox I Reynolds, mentre al- bisognerebbe tri affermano che . agire sollecitamente perchè se gli Stati Uniti non approfittano del momento attuale in cui gli alleati brigano per ottenere favori, non riusciranno a tarlo in seguito. Altri giornali ancora sostengono che troppa insistenza potrebbe accentuare i dissidi fra gli alleati per pregiudicare lo sforzo bellico. Il New York Times sceglie una via di mezzo dichiarando che la discussione del problema p'repara il programma del desiderata che gli Stati Uniti presenteranno alla conferenza della Dace. D'altra parte S vivo il problema che si pone nella domanda britannica: « Dobbiamo dividere l'impero? ». Questa domanda viene esaminata esaurientemente da un lungo articolo della rivista britannica News Review. Dall'ottobre 1940 ossia da quando la Gran Bretagna ha ceduto in affitto agli Stati Uniti alcune basi delle Indie occidentali quale contropartita dei 50 cacciatorpediniere consegnati dagli Stati Uniti i pessimisti Inglesi non hanno cessato di insinuare « l'America si sostituisce all'impero ». Anche il primo ministro dell'Africa ha preso posizione di fronte a tale questione in un articolo della rivista Life. Smuts avrebbe sostenuto la tesi che il vecchio impero ha esalato il suo ultimo respiro alla fine del secolo XIX. Le colonie situate all'Incrocio di importanti arterie strategiche acquisterebbero una particolare importanza nel dopoguerra. Esse dovrebbero essere amministrate in - condominio con altre nazioni ai fini della sicurezza generale. Cosi Smuts si immagina che anche gli Stati Uniti saranno rappresentati in un consiglio regionale di Stati interessati alla sorte delle Indie occidentali e dell'Africa. Agli Stati Uniti dovrebbe essere dato un posto adeguato nell'ambito della organizzazione coloniale internazionale. Smuts non è però 11 solo sostenitore dell'idea di una suddivisione dell'impero, nota più oltre la rivista. Tra gli altri si troverebbe anche l'ex governatore delle pro¬

Persone citate: Adolfo Hitler, Carlo Crisma, Knox I, Neva, Reynolds