LuKe?sfge|La firma degli accordi

LuKe?sfge|La firma degli accordi LuKe?sfge|La firma degli accordi commerciali ilalo-svedesi Lisbona, 6 febbraio. (I.) - A New York è sorto un istituto parastatale che si chiama Afrika-Bureau. Secondo notizie dei giornali l'ufficio dovrà occuparsi' dell'intero continente, ma in modo particolare del Congo. Gli S. U. mirano al monopolio del rame e dal Congo, nel 1938, sono state esportate 170 mila tonn. di questo metallo. Nell'attesa, nel Congo belga sono sbarcate anche truppe degli S. U. Al Congresso di Washington è stata presentata una proposta per ssla nomina d'una commissione par-1lamentare che deve preparare la f"por* ISeieSviUPPe^hè mÌo. ffV^ì^ìlì SXJ a£Z nSÌ25„i£S?3^^_V??S!2EL *? porti aerei dominerà il mondo. Se condo la rivista Time dalla metà di gennaio vi sono misteriose conferenze alla Casa Bianca, alle quali partecipano alti funzionari sotto la direzione del Presidente del Pan-american Airway. Sono presenti anche rappresentanti dell'Inghilterra e la discussione è molto viva — dice Time — perchè si discute il problema del dominio dell'aria nel dopoguerra. | Bretagna sia i da questi piani... » j II direttore della ! wiew teme che l'Inghilterra perda i suoi diritti sulle colonie soprat ; tutto in India, i mercati d'esporta i zione nell'America del Sud ed il 'primato nei trasporti civili aerei. L'imperialismo degli S. U., mal-1grado si tenti di celarlo, suscita naturalmente preoccupazioni a.\Londra. L'editore della rivista World Reimew, Edward Hulton, esprime il iimore che la Gran ; Bretagna sia esclusa dai grandi Ipiani mondiali del dopoguerra, ; malgrado l'Inghilterra abbia fat-1 10 dei sacrifici non inferiori a quel 11 degli alleati. Il noto giornalista, che naturalmente si appoggia all'ipotesi d'una vittoria anglo-russa-americana, scrive testualmente : « noi inglesi abbiamo diritto ad un posto nel mondo dopo la guerra. Pare invece che noi corriamo il pericolo di essere lasciati fuori World Re- L'Italia riceverà ferro, losa contro prodotti tess Roma, 6 febbraio. Il Comitato misto per gli scambi commerciali italo-svedesi si è riunito in questi giorni a Ro- "1,? Pe/m^STireiQÌ,PÌfl?0aW^ f|ó^gm°ì eSo connessi 7f*« "°°eTS„ Gian ni»! «1 11 ministro di Svezia pres- nere, hanno firmato i relativi as¬ fi nere, corfi. (Stefani). Con gli accordi commei'ciali e di pagamento italo-svedesi, firmati ieri, viene regolato lo svolgimento dell'intercambio commerciale fra i due Paesi durante il 1943. Gli ac cordi prevedono un programma di scambi che ammonta 'pressapoco'allo stesso volume di quello pre- \visto nello scorso anno che già presentava un notevole aumento lrispetto agli anni precedenti. Da parte svedese, oltre ai ferri; agli acciai e ai macchinari parti colar mente interessanti nell'attua-, le momento, verranno forniti ai- l'Italia considerevoli qMantitativi;di cellulosa da raion e da carta, l nonché di prodotti cartari Per ragioni di ordine tecnico i contingenti di cellulosa sono statifissati in via definitiva per il ori- mo semestre, salvo a stabilire in seguito i quantitativi da importa-1re nella seconda metà dell'anno. |Da parte italiana verranno e/-ìfettuate forniture importanti in |tutto il settore dei prodotti tessili !e in particolare di fiocco di raion, qdifilati1 di tessuti, di prodotti del-\l'abbigliamento, nonché nel cam-,po dei prodotti ortofrutticoli. Inol- tre sono previste esportazioni di'talune materie prime di prodotti 'chimici e di altri prodotti italiani'che si sono particolarmente affer- acciaio, macchinari e celluili e chimici, ortaggi e frutta mati negli ultimi tempi sul mer oato svedese. In relazione agli accordi com merciali suddetti, sono state al tresì definite delle intese di prezzi tra le categorie interessate dei due Paesi per le forniture reciproche concernenti un vasto numero di prodotti previsti dagli accordi stessi. L'arrivo a Roma del nuovo Ambasciatore di Spagna Roma, 6 febbraio. E' giunto ieri sera il nuovo Am ^f,*1™**1 Spagna presso il \9^^%^U^Z& ,éoD T^}m°n H?„,F^a?def Pi69^ Ll"ustre ld.1PU?matl?°- è stato ricevuto alla stazione dal capo del cerimoniale del Ministero degli Affari Esteri e da un funzionario del Gabinetto nonché dal personale dell'Amba' , , - , . soiata. ?' completo e da numerosi ;mf,mb£,i ,della colonia spagnola e l?ei'a Falange, ì quali hanno salutat0 " nuov° Ambasciatore che vlene f Roma anche in qualità di £fP° *>lanSe e deI]e J- O. XNTi?'m ft&lla, u L Eccellenza Cuesta,. di cui è 1 ?,en nt>}° 11 passato di uomo poli |"c° di autorevole esponente del ìPartl'° falangista, ha ricoperto in |<lues« ultimi anni numerose im ! Portantissime , cariche fra cui quella di Ministro delI'Agricoltu\rB- e * Ambasciatore a Rio De ,Janeiro '. Don Raimund Fernandez Cuesiu 'pereto nacque a Madrid il 5 otto '0Te 1897. Nel 1920 entrò a far par lcnqtmdtvsbCate del Commissariato di marina nel quale attualmente ricopre il grado di colonnello. Nei primi giorni del 1934 Fernandez Cuestà accettava la carica di Segretario nazionale | del nuovo Partito falangista collaborando intimamente con José An tonio Primo De Rivera. Dopo il trionfo del fronte popolare .fu arrestato a Madrid il 11, marzo '36 insieme all'intera giunta politica della Falange; rimesso in libertà, di nuovo imprigionato dopo l'assassinio di Calvo Sotelo, rimase nel carcere modello fino alla notte terribile del S2 agosto nella quale le guardie rosse che assunsero il governo di Madrid assalirono il carcere col pretesto di un immaginario ammutinamento dei reclusi. In quella notte, nella quale Fernandez Cuesta si salvò miracolosamente, e nelle successive furono assassinati più di mille patrioti che si trovavano incarcerati. Dal carcere di Madrid fu trasportato a quello dì Alcalà e successivamente in un'altra prigione rossa di Madrid e quindi a Valencia nel cui carcere rimase fin quando il Caudillo che da molto tempo si in- .teressava del suo -riscatto ottenne jj SH0 scambio. Prestò ottimi ser i vìzi nena segreteria generale del : Partito. Più tardi fu nominato mi 1 e H ù , nistro dell'agricoltura e successivamente ambasciatore a Rio de la neiro. S'improvvisa poliziotto per fare strage di cuori Apuania, 6 febbraio. Non avendo forse molta fortuna con le donne, il ventiduenne Elio Bastiani pensò di spacciarsi per agente di questura, insistendo un po' troppo nell'ostentare la sua qualità di poliziotto, il Bastiani fini per attirare l'attenzione non solo di vaghe donzelle, ma anche di alcuni poliziotti autentici. Il che gli fruttò un risultato poco piacevole. Il Bastiani, infatti, è stato rinchiuso in carcere nell'attesa di raccontare ai giudici come mai gli venne in mente di qualificarsi agente per richiamare più insistentemente su di sè la particolare attenzione di avvenenti giovanetto. Ha le gambe amputate da un vagone ferroviario Roma, 6 febbraio. Una grave sciagura è avvenuta allo scalo ferroviario del Littorio: l'operaio Nello Mandosi, di anni 35, mentre stava eseguendo lavori presso un binarlo è stato travolto da un carro ferroviario in manovra. Lo sciagurato è andato a finire sotto le ruote del vagone riportando l'amputazione traumatica delle gambe.