Il degollismo anglofilo

Il degollismo anglofilo Il degollismo anglofilo liquidato da Giraud e Peyrouton Profonda irritazione a Londra > l'ammissione degli ebrei nell'esercito francese d'Africa - Eisenhower confermato al comando delle truppe alleate del Nord Africa a e r a a Berna, 8 febbraio. (S.). La nomina del generale Giraud a capo civile e militare dell Africa del Nord, con l'incarico di rappresentate gli interessi delia Francia e di curare le relazioni con gli alleati, ha mandato su tutte le furie il generale De Gaulle che vede cosi definitivamente respinte le sue pretese di essere nominato a capo di un governo francese. L'agenzia .Reuter s) rende interprete dell'Ira del generale in una nota del suo redattore diplomatico che dice: « Circa i cambiamenti apportati dal generale Giraud airamrninistraziome dell'Africa del Nord, i circoli della Francia combattente di Londra osservano che queste decisioni sono state prese senza previo accordo o consultazione col generale De Gaulle. Esse sono state annunciate proprio nel momento in cui il generale Catroux stava per partire iper Algeri come rappresentante del generale De Gaulle per conferire col generale Giraud. Si teme — si aggiunge in questi circoli — che le nuove decisioni significhino un nuovo consolidamento nell'Africa del Nordi e nell'Africa occidentale francese del regime di Pétain pur senza Pétain ed il mantenimento al potere degli uomini di Vlohy. Il regime stabilito dal generale Giraud equivale alla formazione di un governo provvisorio e non sembra che possa facilitare l'istituzione di quel potere nazionale che 1 circoli gollisti hanno sempre considerato come necessario per favorire lo sforzo di guerra francese ». Giraud, oltre essersi fatto proclamare capo di tutti i servizi civili e militari, ha scelto come suo collaboratore principale, nella carica di segretario generale Peyrouton, autore della riforma. I degaulllsti ne sono irritatissimi in quanto non solo dagli altissimi posti direttivi vengono esclusi i loro principali esponenti, ma perchè, tutto sommato, il potere viene a cadere nelle mani di Peyrouton il quale, negli affari politici e amministrativi è certamente molto più navigato di Giraud. Peyrouton è, insommai, diventato la eminenza grigia di Giraud. Questo fatto fa addirittura gridare allo scandalo, sia perchè Peyrouton è stato prima un ministro e poi, sino a poco tempo fa, un ambasciatore di Vichy, sia perchè, benché ultimo arrivato al tavolo conviviale africano, egli è subito balzato ad un posto della maxime responsabilità, mentre molti altri i degaullìsti in vista sono stati, anche in questi giorni, relegati nelle ultime file. - Al consiglio imperiale abolito è stato come è noto, sostituito un consiglio militare. Tale consiglio, composto dei generali che comandavano nelle varie regioni della ex-Africa francese, non è altro che un organo esecutivo. E' importante rilevare che durante l'ultima seduta del consiglio imperiale è stato decìso di ammettere nell'esercito francese dell'Africa anche gli ebrei, ciò che viene a confermare che il reclutamento delle classi nazionali ha dato scarsi risultati, soprattutto per la formazione dei 'quadri di cui maggiormente si sente bisogno. Naturalmente questa concessione agli ebrei ha avuto una contrapartita in favore di tutta la loro comunità. Infatti è stato deciso, contemporaneamente, che gli ebrei possano ormai partecipare anche alla vita amministrativa e alle cariche direttive dell'Impero. Questa ultima disposizione, naturalmente, ha insospettito ed indiI gnato le classi mussulmane che si 'vedono ancora - una volta trascurate, mentre gli ebrei balzano ai | posti direttivi. Tuttavia, come è avvenuto per i degaulllsti, è stato deciso di rivedere la posizione di ! alcuni loro elementi ancora in carcere, mentre per qualche altro elemento è stata già concessa una libertà condizionata. Essi devono ; dichiarare di non ingerirsi più in (faccende politiche. Da tutto ciò è {facile capire quanta sincerità vi sia stata nella famosa stretta di mano fra Giraud e De Gaulle, di cui a Casablanca si sono dichiara^ soddisfatti i padrini Churchill e Roosevelt. Contemporaneamente alla nomina politico-militare di Giraud , l'America ha risolto a proprio favore anche la questione del colmando supremo nell'Africa set¬ ttndlqltQgrdNaccsnsedcadnatriI tentrionale. Infatti dal gran Quartiere generale, alleato è stata annunciata ufficialmente l'istituzione di un teatro delle operazioni nell'Africa del Nord, mentre finora questa regione era compresa nelle competenze del comando del teatro europeo delle operazioni. Questo comando era tenuto dal generale Eisenhower. Ora il generale Eisenhower rimane a comandante supremo nell'Africa del Nord, mentre un altro generale americano, Andrews, è nominato comandante del teatro europeo, che naturalmente finora non esiste se non nell'immaginazione dei nostri nemici. Comunque, la conferma di Eisenhower a comandante in Africa esclude la possibilità che il desidèrio di Londra di avere a tale carica un generale inglese venga accolto. Dal generale Eisenhower dipenderanno dunque le operazioni contro la Tunisia, delle fòrze americane e della l.a armata britannica. Il comando del Medio Oriente rimane invece al generale Inglese Alexander. i i Il Grande Ammiraglio Ddnitz in una recente fotografia. Autocorriera della Raf che slitta e si capovolge Sette morti e 29 feriti Amsterdam, 8 febbraio. L'agenzia di informazioni britannica annuncia da Leeds che, domenica sera a Knottingley, nelle vicinanze di Pontefracht, una autocorriera della Raf, in una curva, ha slittato capovolgendosi. In questo incidente hanno trovato la morte sette persone facenti parti dell'arma aerea britannica; altre 29 sono ttate gravemente ferite, Nulla c'è da sperare dalla generosità nemica Roma, 8 febbraio. Il Daily Telegiaph pubblica-una lettera del signor R. L. Ratcliff presentata col titolo: « Il dilemma dell'Italia». In essa si asserisce > che l'Inghilterra non ha nessun obbligo di promettere alcunché agli italiani in caso di resa e che tutta la sua generosità deve essere riservata alle nazioni vittime delle aggressioni dell'Asse.