Sedici navi-trasporto e petroliere affondate dai sommergibili tedeschi

Sedici navi-trasporto e petroliere affondate dai sommergibili tedeschi Sedici navi-trasporto e petroliere affondate dai sommergibili tedeschi 102 mila tonn. di navi a pieno carico a picco ■ Anche un incrociatore della classe Dido affondato al largo di Sollum Berlino, 8 febbraio. Dal Quartier Generale del FUhrer il Comando Supremo delie Forze Armate ha comunicato il seguente bollettino straordinario: Sommergibili tedeschi hanno affondato in duri accaniti combattimenti sedici tra navi-trasporto e petroliere, a completo carico, stazzanti complessivamente 102 mila 500 tonnellate, e quattro velieri da trasporto. Queste unità facevano parte di convogli naviganti verso l'Inghilterra e destinati al front* africano e a quello sovietico. Altre tre navi furono colpite da siluri e danneggiate. Un altro sommergibile tedesco ha affondato, nelle acque del Mediterraneo, un Incrociatore della classe « Dldo ». Gli incrociatori della classe « Dido », uno dei quali è stato affondato nelle acque della baia di Sollum, sono moderni e di recente costruzione, con un dislocamento di 5450 tonnellate ed una velocità di nodi 32,3 per ora. Il loro armamento consiste di dieci cannoni da 132 min., di otto cannoni controaerel da 40 mm. e di sei tubi lanciasiluri. Sono inoltre provvisti di un idroplano e di una catapulta di lancio. In tempo di pace l'equipaggio è composto da 450 a 500 uomini. Degli incrociatori di questo tipo, oltre a quello affondato adesso, due altri sono già stati affondati. Da fonte competente si apprende che l'affondamento dell'incrociatore britannico ha avuto luogo a nord-ovest della baia di Sollum, malgrado la presenza di parecchi cacciatorpediniere. L'incrociatore è stato colpito da due siluri; in pochi minuti si è capovolto ed è colato a picco. Avvenuto il lancio dei siluri e durante le operazioni di immersione, dal sommergibile si è potuto osservare che l'equipaggio dell'Incrociatore colpito tentava di mettere a mare le lande di salvataggio; poco dopo, il caratteristico rumore che accompagna l'affondamento di una nave è stato nettamente avvertito dal sommergibile che frattanto si allontanava. che possa essere la situazione che le forze tedesche e alleate sono attualmente chiamate a' fronteggiare nelle steppe dell'Est, essa non raggiunge comunque'il grado di tensione che caratterizza la situazione a cui il gruppo alleato deve far fronte sui mari. I commentatori tedeschi rilevano causticamente, a questo proposito, come dalle molteplici discussioni provocate in campo nemico dal problema della guerra marittima siano emerse in definitiva due tesi: una raggruppante gli ottimisti, i quali pretendono che gli alleati costruiscano oggi altrettante navi quante ne affondano gli U. boot? l'altra dei pessimisti, secondo i quali le nuove costruzioni restano senz'altro al di sotto degli affondamenti. A parte il fatto che la differenza fra queste due tesi è puramente artificiosa, in quanto trae origine dal trucco di conteggio degli americani, i anali calcolano, come si sa, gli affondamenti in tonnellate di stazza lorda e le nuove costruzioni in tollellate a carico netto, è risaputo che gli ottimisti cosi come i pessimisti sono perfettamente d accordo che la lotta antisottomarina svolta dalle due ma rine alleate sia assolutamente insufficiente, dato ohe la Germania costruisce mensilmente più sommergibili di quanti la repressione nemica ne riesca a distruggere nello stesso periodo di tempo. Preoccupazioni davanti al colosso sovietico pdavanti al colosso sovietico Se poi si va a fondo nel raffronto delle due tesi, si arriva a una conclusione cui nò gli ottimi- sti nè i pessimisti si possono as-\salutamene sottrarre: gli alleati non posseggono, in alcun caso,una] riserva di tonnellaggio. Ciò *igniflr\ca che qualunque sia il piano cfteJgli anglosassoni abbiano a sceglie- re fra quelli discussi a CasablanAca, per la sua applicazione, essi I sono costretti a rinunciare a ogni\altra azione militare, comprese quelle già in corso. Il tonnellaggio necessario per la creazione di un nuovo fronte deve infatti essere tolto a un altro fronte. In cltre parole si può concludere che la strategia alleata ha troppo presunto dette forze a propria disposizione. Gli anglo-americani hanno dimenticato, in/atti, che il postulato fondamentale della guerra terrestre — la sezione ferroviaria dello Stato Maggiore è la più importante — i>ale anche per quella sui. mari. Fino a tanto che questa premessa non viene realizzata, tutti i progetti operativi sono destinati a restare sulla carta. Grazie al vittorioso sviluppo dell'azione del controblocco, la strategia globale in cui Roosevelt e Churchill hanno presuntuosamente riposto tutte le loro speranze è divenuta oggi un problema altrettanto insolubile quanto quello della quadratura del circolo. ' ^ E' senza dubbio merito degli » U-boot », afferma la Deutsche Allgemelne Zeltung, se gli anglosassoni si sono visti nell'incapacità di intraprendere, durante la battaglia ai Stalingrado, delle operazioni in grande stile contro le coste del continente. Invece di reagire, essi si sono dovuti limitare a tenere semplicemente una conferenza strategica, il che equivale a dire che il momento propizio è stato da essi sciupato ». E' alla luce di questa stessa constatazione che si comprende il tono spregiudicato con cui l'analisi degli eventuali progetti' angloamericani di attacco al ciintin ente è affrontata oggi da alt-uni fra i più autorevoli articolisti tedeseni. Il redattore capo della Frank- fUrter Zeltung, Rudolf Kirch'er,< accenna, ad esempio, alla possibilità che il nemico abbia a riprendere il piano- di una invasione dell'Europa attraverso U sud-est; il che, per ciò che riguarda oli'ino/Jesi, potrebbe significare l'intenzione di unire nella stessa impresa l'idea di intraprendere una azione strategica contro l'Asse e di provvedere a uno sbarramento preventivo contro un eccessivo espansionismo sovietico. Kircher non manca di sottolineare come a quest'ultima supposizione facciano stridente contrasto le note affermazioni di lord Beaverbrook, circa l'opportunità di lasciare mano libera al bolscevismo in Europa. Nelle sue affermazioni, Eeaverbraok si è però ispirato, a quanto è lecito arguire, ad una concezione più americana che britannica, essendo risaputo che l'Inghilterra non è mai stata indifferente, come potrebbe invece esserlo l'America di Roosevelt, di fronte all'eventualità di una avanzata russa fino agli stretti e al Mediterraneo secondo.i vecchi piani dell'imperialismo earista. Si sa d'altronde, aggiunge Kircher, ohe, nel caso specifico, molti inglesi non soltanto sono alieni dal condividere le idee di Beaverbrook ma non esitane a manifestare più o meno spesso le loro preoccupazioni per il fatto che il colosso bolscevico si è rivelato assai più potentemente agguerrito di quanto immaginassero i suoi stessi alleati. Tra le molte altre ripercussioni politiche degli avvenimenti sul fronte orientale, vi è pertanto da segnalare anche questa, di un acuirsi dell'insopprimibile contra\ft<>fra bolscevismo e imperialismo "•S'ese. ] Non è neppure necessario do\mandarst quale sia la posizione JdeHa Germania di fronte al fatto che i suoi nemici occidentali apAv^no in questo momento preac I cupati dal fatto di aver forse trop \V° pericolosamente giocato col fuoco bolscevico: « La Germania che è la sola potenza capace di proteggere l'Europa contro il bolscevismo; la Germania che coi suoi alleati sta facendo sforzi so vrumani per liquidare quoto ne ricolo, intende rimanere fedb. alla sua missione, che è, nello s sso tempo, per essa una quest ne primordiale di esistenza. Noi i. bbiamo assolvere il nostro comi e lo assolveremo con tutte le stre energie per impedire che ritannici e americani ci attacchino alle spaiZe ». - Guido Tonfila Ir implacabile attacco al trafficò nemico Berlino, 8 febbraio. In merito all'affondamento di navi mercantili nemiche per 102 mila 500 tonnellate complessive, si apprendono stasera i particolari relativi ad alcune delle navi affondate. Da part : competente tedesca si precisa Infatti, che durante gli attacchi contro convogli destinati all'Unione Sovietica, una nave petroliera di settemila tonnellate è stata colata a picco nelle acque circostanti la punta più meridionale della Groenlandia; una nave da carico di ottomila tonnellate è stata silurata ed affondata al largo dell'isola Jan Mayen; e una seconda petroliera di ottomila tonnellate è stata affondata nelle vicinanze dell'Isola Bear. Durante l'attacco contro un convoglio fortemente protetto da corvette ed aeroplani, un altro sommergibile tedesco' ha colato a picco'una nave mercantile nemi- ca di 7 mila 500 tonnellate a carico completo. Nell'Atlantico è statò silurato" ed affondato un piroscafo di cinquemila tonnellate che presumibilmente faceva parte di un convoglio disperso. Pure nell'Atlantico è stata affondata una petroliera di 12 mila tonnellate; questa petroliera, dopo essere stata, col pita dal siluro, è saltata in aria con una tremenda esplosione e s'è Inabissata nel giro di pochi minuti. A nord-est delle Antille, la nave britannica « Rexerior » è stata centrata da un siluro ed è rapidamente affondata. Essa aveva un carico di- 9 mila tonnellate di semi di cacao.

Persone citate: Churchill, Kircher, Roosevelt, Rudolf Kirch'er