MOSCA SI FA SPREZZANTE in confronto degli alleati

MOSCA SI FA SPREZZANTE in confronto degli alleati MOSCA SI FA SPREZZANTE in confronto degli alleati Berna, 5 febbraio. Giunge da Lcndra un nuovo sprazzo di luce sui rapporti anglo qnWtrussi a comprovare che essi peggiorano col miglioramento della'csituazione militare sovietica. Il News Ohronicle riceve un'informazione da Mosca nella quale si descrive il giubilo della popolazione perchè l'esercito è riuscito a respingere il nemico senza l'aiuto siollccdegli alleati e si afferma che nei; mcircoli militari non si desidera più ™la loro collaborazione masi deli-:nea sempre maggiormente la ten- ì Ndenza a volere che la Russia restii ^indipendente. A Mosca non si cre¬ de del resto che gli alleati inten ciano intervenire in occidente mal- frado che l'esercito germanico si rovi in difficoltà, e per fare risaltare ancora più la viltà degli anglosassoni si assicura che la Germania ha ritirato molte truppe *<illa Francia, dal Belgio e dalla -Norvegia per lanciarle contro la Rtisia. Il corrispondente del News Chronicìe, che porta tutto ciò a conoscenza di Londra per far comprendere al suo governo la Perdita di prestigio di cui soffre, ermina con un caldo invito ad aiutare la Russia. Lord Beaverbrook, che sebbene russofilo si sente anche inglese, comprendendo la difficile situazione che si delinea ha parlato alla Camera alta — perchè Mosca intendesse — in favore di una maggiore collaborazione con l'esercito sovietico e ha preannunciato una nuova interpellanza sul secondo fronte militare. Egli ha formulato vivaci critiche contro le insufficienti forniture militari degli alleati. A propcsito di queste critiche, s'ia detto fra parentesi, i corrispondenti da Londra fanno notare che non sono troppo giustificate perchè le forniture urtano contro la difficoltà di fare arrivare i convogli in Russia attraverso l'Artico. Lord Beaverbrook ha continuato il suo discorso inteso ad arginare il peggioramento dei rapporti anglo-russi assicurando che il numero degli inglesi che temono la futura posizione della Russia in Europa è minimo. Ha dichiarato che occorre bramare il pieno trionfo delle armi sovietiche pur soggiungendo di lottare contro i mulini a vento perchè il numero di colóro che sono presi dal panico dinanzi al comunismo diviene sempre più esiguo. Che cosa significa, ha chiesto l'oratore, l'opinione di un singolo giornale religioso di fronte a quella dell'arcivescovo di Canterbury condivisa dalla grande massa del popolo ? Che cosa significa un fabbricante che si è sentito a disagio perchè Cripps si è rivolto agli operai chiamandoli col nome di compagni di fronte alla soddisfazione della massa lavoratrice? Che cosa significa l'ammissione di un libro antibolscevico nelle biblioteche per i soldati, ammissione dovuta a un ministro della guerra di passato burocratico, di fronte alla grande massa della letteratura filobolscevica e a tutte le manifestazioni che hanno luogo in favore della Russia ? Il secondo fronte, ha concluso lord Beaverbrook, sarà creato e militarmente la relativa decisione è già intervenuta. Commentando brevemente queste dichiarazioni la Corrisponden~n politico diplomatica osserva come le Potenze anglo-sassoni facciano letteralmente a gara in questi ultimi tempi nel far corte all'alleato sovietico, al quale dimostrano la loro particolare fiducia e attenzione anche per quanto riflette i problemi più delicati. Gli sperticati elogi che Londra e Washington vanno tessendo di Stalin e del suo esercito, soggiunge la nota ufficiosa, hanno evidentemente l'unico scopo di ricompensare la Russia sovietica, almeno moralmente delle gravissime perdite subite. Siccome però gli elogi, per quanto sperticati, non bastano a soddisfare i dirigenti del Cremlino, niente di più pratico e di comodo per gli angloamericani che di regalare ai russi, addirittura, il continente europeo. Certi paesi neutrali, prosegue la nota, sembrano però finalmente svegliarsi dal loro comodo letargo ed aprire gli occhi davanti al pericolo che ora vedono prospettarsi in tutta la sua gravità. La stampa di questi paesi muove già qualche timido appunto ai rispettivi governi e fa degli interrogativi che denotano una certa inquietudine. Si incomincia a capire che dai britannici e dagli americani non è da attendersi nessun aiuto pratico, nessuna pitsa di posizione energica contro l'invadenza del bolscevismo in Europa e, sottolinea la nota, privati di questa nuova e forse più radicata illusione, i paesi summenzionati cercano ora di correre ai ripari. Ma come ? Stiamo certi, conclude la Corrispondenza politico diplomatica, che non saranno nè l'Inghilterra nè l'America le Potenze disposte a farsi in quattro per salvare la civiltà e la cultura europea. Queste saranno salvate, se mai, ad opera di quel gruppo di nazioni coscienti del grande compito che ha loro assegnato il destino e che hanno dato e stanno dando prova di saper sCLfepPmcbpsopportare i più dUTse^fict per il benessere e la salvezza della A Londra invece ci e arrendevoli di fronte comunità europea. si fa sempre più piccoli all'imperialismo sovietico questi "ultimi giorni fatto pervenire ai governi di Londra e di '. Washington le sue definitive e ultime condizioni. Come contrac- cambio per lo sforzo sovrumano sette o ottomila soldati russi muoiono giornalmente nelle steppe gelate del Caucaso — compiuto dall'esercito sovietico, Stalin esige complessivamente dai suoi reticenti alleati garanzie concrete in merito al programma della futu ™ espansione russa in Europa, " corrispondente del Dagena, Nyheter, che telegrafa queste in ^rm^^.^ggiur^eche l'amba e o o y l o i sciatore britannico a Mosca Sin Clark Kerr si trova attualmente a Londra chiamato d'urgenza a conferire. Nei suoi colloquii con Eden egli avrebbe confermato che i rapporti fra la Russia sovietica e le Potenze plutocratiche sono veramente arrivati al punto critico, e col non essere intervenuto a Casablanca malgrado gli aiuti ricevuti Stalin ha voluto dare un ultimo severo avvertimento a Roosevelt e a Churchill. Il Ministro degli esteri, Eden, davanti a 'una Camera inquieta e preoccupata, ha dovuto ammettere in termini melliflui che il governo sovietico aveva fatto conoscere le sue esigenze e che i conversari si trovavano nella loro fase più delicata. Sul contenuto però delle richieste sta- finùine~U~Min^ pronunziarsi • Da indiscrezioni trapelate risul-ita che sir Clark Kerr irebbe det-^to a qiTalche suo intimo che l'In- ; ghilterra si trova con le man le- late di fronte al Sovieti e cheU ■Cd%.^«1»si deve essere pagato dai britanni 1con prestazioni di straordinaria importanza. A questo propcsito è interessante osservare il tono sommesso, quasi umile, di tutta la Nazione inglese e del governo nei riguardi della Russia. Anche quelle persone, e sonoimolte, che cominciano a temere le1 conseguenze che avrebbe per l'Eu¬ ropa una vittoria russa, sì preoccupano per il successo che i me- todi sovietici hanno presso agita-! tori e intellettuali in Inghilterra.iLa stampa poi è melliflua e stri- sciantc. IA Stoccolma, gli ambienti uffi-lciali mantengono come di consueto un riserbo assoluto, ma già molti giorni or sono un giornale del pomeriggio pubblicò la sensazionale notizia, le cui ripercussioni alla borsa furono immediate, che Stalin aveva di nuovo richiesto ai governi inglese e americano mano libera nella questione della cosiddetta calotta scandinava col conseguente accesso all'oceano Atlantico. LE INCURSIONI NEMICH

Persone citate: Churchill, Clark Kerr, Cripps, Roosevelt, Stalin