Un Bifllo Bill e un rabbino mancalo

Un Bifllo Bill e un rabbino mancalo Un Bifllo Bill e un rabbino mancalo e tutta una pleiade di personaggi decorativi o equivoci o ridicoli, fuorusciti d'ogni paese, ideologi pazzi Quando Roosevelt, succube del veri padroni nascosti del popolo nord-americano, decise la guerra d'aggressione all'Europa e all'Asia, si trovò vari compiti duri sulle spalle. Ma due sugli altri primeggiavano: vincere la riluttanza dell'Ammiragliato, ben consa pevole dell'impossibilità In cui si trovava li paese di condurre la guerra dei due Oceani, e schiacclare la resistenza delle masse operaie lavorate dalla propagatidà isclazionista, le quali con gli scioperi a serie neutralizzavano il programma di riarmo. Gli occorrevano pertanto due uomini che facessero al caso suo. Il barometro del colonnello * e Il ministro della Marina, Ciau- ti ide Swanson, si opponeva alla po- ilitica dei regali di navi alrlngnil- «ì terra. Roosevelt lo « dimise » nel- i-1 l'estate del 1940. E pescò a Chi- . I cago un editore di giornali, il si- a i gnor Knox, che fu bombardato mis- *Jatro de,la Marina. Egli aveva n!ii grado di colonnello di cavalle irla. Gli americani, è noto, hanno -'un debole per questo grado della j militare. I loro coionnela i« sono come le domestiche di pof-:CO prezzo, sono-, cioè, buoni a tutr-to. Fanno i diplomatici peripate tici, i consiglieri intimi del Pre isidénte, t giornalisti, 1 registi ci nematograBci. Nulla osta.che face- ciano anche i ministri della Manli ina. (Quando lo o n'"» un0 che ero ragazzo, ce venne a Roma e galoppando nei circhi su un ca- ^iWIroc^o Ì^và"nj0je£Ì™ e-|ma lanciate in aria coni p.o.ett.li n- della sua carabina. Aveva un noime terribile: si chiamava Buffalo Bill). Knox, dunque, passò senza j . . . : a■ riderei al comando degli ammira igU dei due. Oceani che. bagnano fe coste amercane. Subito si fece ! conoscere per la sua chiaroveg- a, gen?a: nell'autunno del 1940, doa ;po .la conclusione del.. Tripartito, n se zi a [dichiarò infatti che gli Stati Uni'ti erano pronti ad opporsi alla « millanteria » giapponese. Ma quando fu ben seduto nella sua poltrona, il suo ottimismo cominciò a far acqua. I rapporti degli aimmiragU e i numerosi Impianti «umilili ned c i nui.ivivot uiiuiaun n- !ra(ilo trasmittenti e riceventi inr-Istallati sul tetto piatto del Mini- e- Istero della Marina di Washington Inon gli facevano dormire somil tranquilli. Cominciò a dubitare a Ideile, sue facili previsioni e il suo r- [pensiero oscillava come la colon- a ;na <" mercurio^dl un barometro ultrasensibile. Harojd Stark, coe, ;mandante supremo della flotta e e- predecessore dell'ammiraglio King a-'gU versava nel petto amari dub- ibi. Si poteva giurare che il Già ri- 'gone sarebbe, rimasto tranquillo a,di fronte alle provocazioni ame- le!ricane? Va bene che Knox era m- Pcr pelano un buon anglofilo e un i.'convinto nemico del! Asse, ma Dio ìe niialche vota finteli erenzn an. la nd-'l'KT«SiSi» aTli he!cacciatorpedinlei rito do no e a, ti dà qualche volta l'intelligenza an. che a chi occupa in America un ufficio di responsabilità. Fatto sta che quando Wilkie tornò . dalla missione di Londra per chiedere inglesi di nuovi (liniere (dopo i cinquanta tfirrivecchi della riserva della guerra mondiale messi fuori servizio e già ceduti) Knox non ne voleva affatto sapere. L'America, infatti, nella primavera del 1941 non disponeva che di 73 caccia moderni, costruiti cioè dopo il 1930, a mentre la visita di Matsuoka alle capitali dell'Asse non faceva presagire nulla d buono, Bywater nel Daily Telvyraph di Londra aveva scritto che la fiotta americana non bastava neppure per un Oceano. Al povero Knox pareiva di essersi seduto non sulla iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiitii venti giovani irlandesi, i quali dovevano berlo nel cimitelo, armati di bastoni e coltelli. Quest'ultima clausola era spiegata dal donatore eosl: «I selvaggi abitanti doli'Irlanda, ogni volta ohe si adunano non mancano che di armi per distruggersi a vioenda, Ho ideato il mezzo migliore per' adunarne quanti più possibile, nella speranza ohe, con il tempo, il paose resti spopolalo... ». e. o pi n ai * * Si narra di pareoohi generali ohe dormirono tranquillamente la notte prima della battaglia, ma generalmente si oita il principe di Condè, per merito del Manzoni. Più classici diritti di antecedenza avrebbe tuttavia Alessandro, il quale con identica tranquillità la notte che procedette la battaglia di Caugamele. Malgrado la stragrande superiorità del nemico, agli era oosi oerto della vittoria che, consigliato da Parmonione di attaccare di notte, perche il l&rrore di un'oltensiva precipitosa, aumentato dall'oscurità, avrebbe gettato lo scompiglio nel campo nemico, rispose: « Non voglio impadronirsli della vittoria coma un ladro ». Ant. poltrona ministeriale, ma ouMa .droni del paese, quello che ha vosedla elettrica: che gli dovesse luto la guerra e l'ha imposta C'è i it l t t di goi capitare la stessa sorte di Swanson? Cercò di ottenere da Roosevelt che il suo « consigliere intimo a> Harry Hopkins, che si trovava a Londra, chiedesse a Churchill di trasferire in Atlantico la flotta del Mediterraneo (tanto la flotta Italiana era stata « liquidata» a Taranto!) e permettere cosi all'America dl concentrare una forte squadra nel Pacifico. Churchill che sapeva come stavano veramente le cose in Mediterraneo, a parte le chiacchiere della sua propaganda, usci a dire: « I calcoli americani hanno la stessa solida base dei discorsi che ci facevano Daladler e Gamelln nel 1939 ». E naturalmente lasciò nel Mediterraneo la squadra di Cunningham, visto che WaveM (come chiari Hopkins, di ritorno a Washington' era giunto sfiatato soltanto a Bengasi, ma non a Tripoli e molto meno a Tunisi. Quando scoppiò il conflitto con il Giappone, il barometro di Knox tornò al sereno: in quindici minuti, egli disse, la flotta americana avrà sbarazzato 11 Pacifico dei giapponesi. Ma il barometro, dopo Pearl Harbour, le Filippine, Singapore, Giava e le Sa'omone, tornò a segnare tempesta. Anche In questi -giorni, mentre si accumulano altri guai nel Pacifico, Knox ha gettato molta acqua fredda sulle follie carnevalesche degli americanl per la gloriosa Intrapresa nordafricana. Egli sa benissimo, ora più che mai, che il mito della strapotenza navale americana ha una strana somiglianza col mito della linea Maginot. Hubert Lehman, l'ebreo governatore di New York, che ha Investito 11 suo denaro nelle fabbriche d'armi, capo della famosa banca Lehman Brothers il cui patrimonio personale si valuta a 130 milioni di dollari e che è Imparentato con i capi della famosa banca francese Lazard Frères. la quale già prima del 1939 finanziava in Francia la propaganda di guerra. C'è Frederick Coudert, consigliere segreto del governo dl Londra ai cui ordini ha guadagnato milioni, Henry Brekinrldge, interessato largamente nell'industria aeronautica, Pierpont Morgan, l'esponente della famosa banca, che vuole guadagnare altri milioni di dollari in un'altra guerra. E c'è, soprattutto, Thomas La-1 Kobel mont, il consocio di Morgan e il cervello della banca omonima, anch'egli ebreo e che è considerato il primo console dell'alta finanza folitica americana, consigliere inimo di presidenti, di ministri, di governatori di banche, creatore del piano Dawes e del piano Young di felice memoria. Intorno a costoro, che subodoravano il grande affare ne'ila politica del Presidente, esiste una pleiade di personaggi decorativi, o equivoci o ridicoli, agenti britannici, fuorusciti di ogni paese, ideologi pazzi, ninfe egerie del giornalismo presidenziale: Charles Mendl, ebreo originario della Galizia e console generale britannico a New York, notissimo quando era a Parigi anale addetto stampa di quella Ambasciata d'Inghilterra perchè metteva a disposizione di alti visitatori britannici per scopi discretissimi il suo appartamento deU'Avohue Montaigne, il signor Géraud, alias Pertinax, giornalista fonografo e agente francese dell'ex-.Tugoslavia, Thomas Mann. Charlie Chaplin, il pulcinella del cinema, Dorothy Thompson, moglie di Sinclair Lewis, la quale insieme a Clara Boothe, che, attraverso il marito, controlla il più grande consorzio di riviste e «magazines* nordamericani, si era messa à patrocinare l'unione in un solo stato dell'Inghilterra e degli Stati Uniti allo scopo, forse, di incamerare con minore spesa l'eredità Imperlale britannica. Interessi, rancori, farneticazioni, ideologie balzane, ottimi espedienti, insomma, per mascherare i piani occulti del Lehman, dei Morgan, dei Lamont e dei pochi altri che con le loro banche e le loro società control lano i due terzi del patrimonio nazionale americano, senza contare gli investimenti nell'America latina e nell'Asia orientale. Sono costoro i burattinai silen zlosi che tirano-1 fili di quelle marionette che rispondono ai nomi di Hull, Knox, Kennedy, Bullitt, Hilman, Sumner We'.les, Bankhead e che ballonzolano sul palcoscenico americano con le loro gambe di cotone a fior della ribalta dinanzi al pupazzo maggiore, Delano Roosevelt, il tiranno del melodramma che' fa la faccia feroce. staprosa, vità dl)e Cini. Isono csopimrte — iIn scedel Ctilt due ; [ranovitàcompama, (ìlaucne dl succesmettercommfi unI/'Inilev'osÀvivo ratterpiti fiteres.«denti una ctive cRinascentoper lopereche dti e sdi unmediamutarl'infludee. teratunquapolo li Mte letliijlloliosslb1 erTeatrnientemaessere lugrasuccet« ririchierantiraggivanti Rollinforietimanmentbile F. I» Qmondse chpltlmfoni che colo vero Ma buonnl. Osuonsuonconvidire # * I/'Intwesse per la cultura teatrale ilev'osÀ^ere — eri è infatti — voramento vivo in Italia se le iniziative di carattere informativo si fanno sempre piti fitte e interessanti. Tra le più Interes.«inll va posta quella ui Lucio Ridenti che si propone 'J' raccogliere In una collana teatrale le più significative commedie italiane e straniere', dal Rinascimento a. Pirandello; dal Se. cento por la Spagna; dal Romantici per la Germania. Verranno scelte le opere mature « compiute, quelle opere che definiscono epoche gusti movimenti e sono la testimonianza sempre vìvi di un'arte tra le più smaliziate e Ini mediate, la prova del divenire e del mutare della sensibilità umana sotto l'influsso del movimento generale delle dee. I tp stri migliori studiosi ili letteratura drammatica illustreranno < nquadrenuinu nel loro clima le sinpolo Oliere. * * li Messaggero scrive! Le più accani te lettrici di * l'in col renio » e « Figlio liijllo mio », sfoggiami fin dove era liosslbtle copricapi uso « .iddio, Kira 1 erano date convegno ieri sera al Teatro Valle pei- festeggiare sfrenata niente 11 binomio Seiupi'iiii-FUinino. Il maestro Seniprlnl — che potrebbe essere definito 11 IX» Stillata delle datti lugrafe — ha eseguito con crescente successo alcune sue variazioni cosidett« ritmosinfoniche e dl bravura cou richieste di bis e manifestazioni deliranti. .Manifestazioni elio, jiol hanno raggiunto il loro vertice quando davanti ai microfono 6 apparso Ernesto Rollino, tutto vibrante d'innocente euforie, il quale tra i pili assordanti battimani si 6 esibito nel suo Inspiegabilmente popolare reiiertorlo. Insopportabile il presentatore Roblno ». F. Il lecere: » Questo tifo pseudoimislcnle, questo mondo disgustosamente plccolo-borgbese che Innalza a divinità i troppi rompltlmpanl che tlranueggiauo t microfoni d'Italia, questi amatori di canzoni che non sono canzoni, questo spettacolo nello spettacolo meriterebbe davvero una trattazione particolareggiata. Ma sorvoliamo. C'era una volta un buon pianista, e si chiamava Semprlnl. Ora c'è un « divo », Il quale non suona II pianoforte, ma si degna dl suonarlo, e ha tutta l'aria ili essere convinto di averlo Inventato lui. E che dire dl Ernesto Menino, del ■ gratulo F.rneslo », come lo chiamava II loggione? Aneli egli aveva l'aria dt aver inventato il canto, e 11 sorriso, e " la mossa»... Lasciamogli le sue illusioni. Ina sola cesa non vogliamo lasciar credere a nessuno, e cioè che la musica americana, cacciata dalla porta, i rientrata dalla finestra». E qui l'autore della nota cita le canzoni atuvii carne camuffate... » Questa che potrebbe definirsi approssimativamente la rivelazione del l'istinto ritmico primitivo — scrive Colaclcclil su « Musica » — non poteva non suscitare un'eco In tutto 11 mon do; e ciò giustifica l'immediato ed enorme dilagare della danza sincopata In ogni paese. Ma 1 guai, particolarmente presso dl noi, cominciano quando alla danza sincopata si volle unire il canto. Il canto, si pensi, Il bei canto plano e fluente della" nostra lingua tutt'altro che monosillabica, tutt'altro che irta dl suoni tronchi e consonanti La nostra lingua, dolce dl suoni vocali lunghi e riposanti è la meno adatta a contorcersi e a disintegrarsi, ubblden do al l'estro capriccioso del ritmo frammentarlo (ratj-ttme significa proprio ritmo frammentario, frantumalo, lacerato). Nessun «paroliere», e tan to meuo un autentico poeta, iiotreblie forzare l limiti naturali della lingua Italiana, per « dar voce» ad una mu sica che e ail'autltesl dl questa lingua. Ogni lingua, del resto, ha la sua musica: ebliene. la nostra non ha e non può assolsilamente avere la musica sincopata del rag-Urne negro anglosassone >. Queste cose, sacrosante, le abbiamo dette anche noi altre volte. Slamo tutti d'accordo, dunque, che la canzone sincopata ln voga — e. quel che è peggio. In voga forzata — tradisce il senso la natura e la forni» della lingua italiana. Ma... place, e rende fior di quattrini. Poca fatica, molto guadagno. E tanto peggio per la lingua Italiana. Ma 6 solo un problema di lingua o è — cosa molto più Importante — un problema dl costume? Questo è il punto, s Effetti della scuola talmudica Chi potrà Irreggimentare i lavoratori americani? si domandava Roosevelt. Quel Lewis è un guastafeste pericoloso. La sua potente organizzazione delle masse lavoratrici sindacate non vuol saperne affatto di continuare a prestare aiuti all'Inghilterra con un lavoro da forzati e far cosi scivolare il paese verso la guerra. — Qui ci vuole un ometto disinvolto — pensò Delano — che mi cambi casacca! — Lo trovò in Sidney Htlman, che merita in verità una specialissima presentazione. Da ragazzo, costui si chiamava semplicemente Samuel, nome che il padre, il 'quale era un mercante ebreo di lana In Lituania, gli aveva imposto all'atto della circoncisione. Era stato mandato nel suo paese alla scuola talmudica e doveva diventare rabbino, ma a quindici anni scappò dalla scuola, si arruolò tra i socialisti russi e fece parte del comitato che organizzò a Pietroburgo la rivolta nel 1905. Si trasferi poi a Chicago, fu operaio in un negozio di mode e si mise ad organizzare scioperi. Questa attività lo portò alla presidenza dei sindacati dell'Industria dell'abbigliamento. Divenne cosi un personaggio importante che non sfuggi all'attenzione del Presidente demagogo. Quando questi creò 11 Comitato di difesa per g'i aiuti all'Inghilterra, HUman vi fu aggiunto come^Labor Coordinator e sinstallò nel Federai Reservc Building di Washington dove risiedono gli uomini di fiducia di Roosevelt, come Corcoran e Coen che possono considerarsi i fabbricatori del New Deal. In buona sostanza come «coordinatore» del partito operaio l'ottimo ex-Samuele doveva impedire gli scioperi che prima organizzava. Non fu un compito facile: Lewis e i suoi aderenti che si contano a milioni resistevano strenuamente contro il transfuga israelita. Costui chiamò invano in America sir Walter Citrine, capo dei sindacati inglesi, perchè influenzasse soprattutto i sindacati dei marinai che rifiutavano di lasciar la pelle in alto mare per amore dei britanni, nonché quelli dei lavoratori portuali. Nel 1941, infatti, vi fu in America un diluvio di scioperi a fondo politico e isolazionista, e Hilinan dovette fare un appello disperato all'arte di ingannare il prossimo, appresa da ragazzo alla scuola talmudica di Kaunas, per dirigere venticinque milioni dl operai che dovevano riarmare l'America e venire in soccorso dell'Inghilterra. Ma egli era predestinato a soffocare gli scioperi, dopo averli organizzati, e la sua mancanza di principi e di j scrupoli fini per servire brillantemente la causa del bellicismo rooseve'.tiano, che nel livore contro le Potenze del Tripartito dell'ebreo lituano d'America aveva alla fine trovato il complice necessario. MPavprcCmcntdtrpczpLeblzgnzrdHhcgbrdf Gubello Mèmmoli Il nuovo ambasciatore dl Spagna giungerà domani a Roma , Roma, 5 febbraio. H nuovo ambasciatore di Spagna presso il Quirinale, Eccellenza Pernandez Cucsta, giungerà a Roma domani sera alle ore 19. j Nelle quinte del teatro dei burattini Ma tutto questo in America non era e non è che scenografia. Dietro il moderatore del destini marinari del paese e dietro l'exrivoluzionario di Pietroburgo che si è messo alla bolscevica a far rigar dritti 1 lavoratori americani, c'è il clan segreto dei veri pa- Distintivo della caccia notturna dei « Macchi 202», (Sen. fotografico Ufficio Stampa P.S.F.).. «. i.