Il dominio russo sull'Europa

Il dominio russo sull'Europa Il dominio russo sull'Europa preconizzato con favore in America Roma, 2 febbraio. Nel numero del primo febbraio della Washington Tribune il collaboratore di questo giornale Costantin Brown, che già spesso ha attaccato i sovieti, constata che molti americani, tra cui si trovano anche dei conservatori, sono ora del parere che l'Europa sotto il dominio sovietico sia forse la migliore soluzione dei problemi del dopo-guerra. Brown scrive: « Non desta alcuna sorpresa che il governo sovietico abbia l'intenzione di rettificare i suoi confini nel centro e nel mezzogiorno dell'Europa. Esso ha infatti intenzione di annettersi parte della Polonia, la Bessarabia, la Moravia e la Dobrugia. La stessa Bulgaria considera i vantaggi di una annessione all'Unione sovietica se ai russi, dovesse riuscire dopo il crollo dei nazi di avere una frontiera comune con i bulgari dopo l'annessione della Dobrugia. Nessuno sarebbe sorpreso a Washington se Mesca dovesse estendere la sua influenza fino al golfo Persico. Anche il popolo jugoslavo sarà probabilmente indotto a chiedere l'unione alla grande potenza slava e in tal modo la Russia otterrebbe uno sbocco nel Mediterraneo. Dopo la guerra la 'Russia potrà a ragione affermare che la sua influenza sul continente europeo è necessaria per la salvaguardia della pace sinché l'Europa continua ad essere divisa in piccoli e deboli Stati indipendenti. Sino a poco tempo fa la maggior parte degli americani, tra cui anche importanti personalità, temevano la ipotesi di una Europa dominata dai sovieti. Questa eventualità preoccupa ancora oggi una quantità di uomini politici a Washington. Oggi invece altri, tra cui anche dei conservatori, sono convinti che questa sarebbe alla fine dei conti la migliore soluzione. Se i russi credano di poter portare la pace al continente straziato da secoli di guerra è meglio cosi per tutti. Gli ultimi avvenimenti ci hanno dimostrato che possiamo trattare coi russi amichevolmente e persino con successo e meglio ancora che con i nostri più stretti amici ed alleati. Una cosa è sicura: con Mosca non avremo dei grandi contrasti a causa di problemi economici e per i traffici aerei ». Churchill in Turchia atbncanmpnabAidstcpluGk9 rnllnnnin rnn Inorimi i a COUOqUIO COn ineonu Roma, 2 febbraio. La Reuter annuncia che, a sua domanda, il Primo Ministro inglese Wiston Churchill si è' recato in Turchia. Ad Adana egli ha avuto con il Presidente della repubblica Ismet Ineonu e con gli uomini di Stato turchi colloqui! nei quali è stata esaminata la situazione attuale in Europa e particolarmente nelle regioni nelle quali la Turchia è direttamente interessata, nonché gli aiuti atti a consolidare la posizione difensiva della Turchia. Nella seconda seduta del 29 gennaio un deputato, parlando a sostegno di Malan, ha controbattuto l'asserzione di Smuts che il Sud Africa sarebbe entrato in guerra perchè l'hitlerismo minacciava di impossessarsi di tutto il mondo. Egli ha ironizzato poi ! sulla politica di Smuts, che nutre | ambiziosi sogni imperialistici ed ina aggiunto che egli non sa an- cora perchè combatte, benché sia pronto a sacrificare il Sud Africa agli ordini di Londra. Riferendosi alla frase di Smuts che Stalin combatte per la libertà dei popoli, l'oratore ha detto: « Se Stalin riuscisse nei suoi intenti, gli alleati dovrebbero unirsi all'Asse per fermarlo; ma Stalin per fortuna non ci riuscirà ». Le fronde di quercia a un generale tedesco Berlino, 2 febbraio. Il PUhrer ha insignito delle fronde di quercia sul cavalierato della Croce di ferro il generale di brigata Karl Rodemburg, comandante di una divisione di fanteria. amichevoli che sono sempre esistite tra i due paesi. Sebbene gli ambienti ufficiali o autorevoli britannici non abbiano ancora fatto alcun commento su questa notizia, appena divulgata, e sebbene i giornali britannici non potranno commentarla che domani mattina, si può già dire che questa riunione non cambierà la posizione della Turchia, la quale rimane neutrale ».

Persone citate: Brown, Churchill, Costantin Brown, Karl Rodemburg, Malan, Moravia, Stalin, Wiston Churchill