Vasta ripercussione all'estero

Vasta ripercussione all'estero Vasta ripercussione all'estero Berlino, 2 febbraio. I maggiori giornali del Reich dedicano stamane le loro prime pagine al discorso pronunciato dal Duce in occasione del ventennale della Milizia pubblicandolo sotto vistosi titoli preceduto dalla cronaca della manifestazione. « Il discorso di Mussolini, scrive il Voìkischer Beobachter, appartiene alla serie di quelli in cui 10 spirito romano del movimento fascista trova la sua alta espressione. Due frasi meritano soprattutto un rilievo particolare, precisa il giornale: quella in cui il Duce dell'Italia fascista afferma che « vincerà chi saprà resistere un quarto d'ora di più del nemico » e che « l'ultima battaglia è sempre quella che dà la vittoria ». Il giornale sottolinea poi il ferreo concetto mussoliniano della resistenza: « Non molleremo mai sino a quando saremo capaci di tenere nel nostra pugno un'arma di combattimento >. Rilevando che specie quest'ultima frase non rappresenta soltanto una risposta di carattere politico alle smargiassate rooseveltiane bensì anche un pieno cordiale e solenne riconoscimento a tutti i valorosi combattenti dell'Asse che in questo titanico conflitto fra due mondi opposti hanno saputo tenere e tengono alto con gesta leggendarie il vessillo della grande idea rivoluzionaria di cui il nostro secolo è permeato e per la quale 1 popoli di buona volontà stanno forgiando 11 loro immancabile grande avvenire. Le parole del Duce hanno subito trovato una vasta vivissima eco non solo nell'opinione pubblica italiana ma anche in quella delle nazioni amiche ed alleate ed in altro senso quella dei paesi antagonisti. La camarilla plutobolscevica, conclude il giornale, non poteva avere una risposta più tempestiva e più appropriata x>. La Boersen Zeitung, organo delle forze armate germaniche, dopo avere sottolineato a sua volta l'inflessibile volontà di resistenza e la grande forza d'animò che si sprigionano dai grandi concetti espressi dal Duce, interprete fedele del popolo italiano, fissa la sua attenzione sul fatto che il capo del Fascismo rivendica all'Italia il' sacro diritto al suo spazio vitale in Africa, diritto, sottolinea il giornale, che non può essere ne- fato ai 50 milioni di uomini di cui costituito il popolo italiano. La Deutsche Allgemeine Zeitung prende lo spunto dalle frasi in cui il Duce esalta il sacrificio supremo di migliaia e migliaia di militi sui vari campi dell'onore per ricordare il decisivo contributo dato dalle armi italiane e fra esse dalla gloriosa milizia alla grande causa comune dell'Asse e del Tripartito. II Lokal Anzeiger, lo Zweolf Uhr Blatte e la Morgen Post, che al pari di altri quotidiani tedeschi prospettano il quadro dell'attività bellica svolta nel corso delle numerose campagne dalla Milizia fascista, rilevano nei loro commenti come da ogni discorso del Duce, il cui carattere è la sintesi ed il senso lapidario, emani una forza di persuasione che va molto più in là di una semplice forma oratoria. In Spagna Madrid, 2 febbraio. Ai « ritorneremo in Libia » lalaiblarentpscml«rntsrgs« vincerà chi sappia resistere un quarto d'ora di più » intitolano i giornali, a grossi caratteri, il di-scorso del Duce in occasione del ventesimo annuale della M.V.S.N. Il discorso è considerato una prova della serena, virile calma della nazione italiana, una riaffermazione dell'assoluta certezza di vittoria e della incrollabile decisione di conquistare ad ogni costo, nonché una nuova manifestazione della inscindibile solidarietà delle nazioni dell'Asse e del Tripartito contro le inutili vociferazioni della propaganda nemica. In Slovacchia Bratislava, 2 febbraio. La stampa slovacca pubblica con rilievo il discorso del Duce alle Camicie nere nel ventennale di fondazione della Milizia. Si sottolineano in grossi titoli la volontà di resistenza ad oltranza fino alla vittoria e la certezza del ritorno nelle terre possedute in Africa. In Bulgaria Sofia, 2 febbraio. Le parole rivolte dal Duce ai legionari nel XX annuale di fondazione della Milizia sono riprodotte con molto rilievo da tutti ì giornali bulgari che pubblicano anche la fotografia del Duce in uniforme di comandante generale della Milizia. I giornali mettono in evidenza la certezza dell'Italia di ritornare in Libia e la sua decisione di battersi fino all'ultima cartuccia per la vittoria decisiva. L'ufficioso Vecer scrive in un editoriale che le parole del Duce hanno mostrato ancora una volta quale è lo spirito che anima l'Italia fascista. Il Duce ha riaffermato davanti al mondo l'incrollabile fermezza del popolo italiano nel perseguire le sue mete e nel resistere fino alla vittoria e si può essere certi, conclude il giornale, che il popolo italiano combatterà fino al momento in cui le gloriose insegne del Littorio torneranno sul suòlo africano. ze maschili con quelle femminili laddove non si debba svolgere un lavoro gravoso, induce la stampa italiana a ricordare che « si debbono mobilitare tutte le forze della nazione per la vittoria ». Fino-' ra non era stato necessario di estendere tale misura a tutta la nazione, ma poiché ora la guerra tende ogni giorno a prender proporzioni più vaste, si rende necessaria .l'applicazione di quei piani che erano stati già adottati al momento dell'entrata in guerra dell'Italia. H giornale conclude: « L'Italia, che è entrata in guerra da due anni e mezzo, getta nuove energie fresche nella battaglia. L'avversario non deve farsi delle illusioni, le risorse materiali dell'Italia sono molto più grandi di quanto esso creda e la sua forza morale è illimitata ».