"Prua sul bersaglio!..

"Prua sul bersaglio!.. "Prua sul bersaglio!.. era impossibile valutaresette minuti più tardi i E nella notte, in emers (Da uno dei nostri inviati) Gruppo sommergibili X..., 1 febbraio. Ma la vittoria di Capodanno del'cmandante Giacomo Seano dove-va portare fortuna ai sommergila-, h. Difatti da pochi giorni era rien- ' >a to da quella veloce missione a. cavallo Ira il f.9/,2 e il 1!)1,S, e gliì «omini lion avevano ancora ripve- .™ il gusto delle cose, di terra, ecco] che fili tacca npartne. |Un'altra missione offensiva; ra-i pidamente il sommergibile rag-l giunse la sua zona di agguato ali largo delle coste algerine, dove si dovevano svolgere i suoi vittoriosi attacchi, che portavano, come è stato citato dai Bollettini 913 e 97~>, all'aifondamento di due unità mercantili nemiche. Tutto il sistema di irretimento subacqueo del traffico nemico in Mediterraneo funzionò alla perfezione in quei giorni. Dal Comando della squadra sommergibili, le nostre unità venivano mosse nella zona come pezzi di una scacchiera. E il cuore di\ chi, da tanto lontano, comandava le manovre strategiche, era negli scafi delle sue navi e trepidava e ■pativa e gioiva con i suoi equii prismi. O sommergibile fortunato, questo! Iasióne di siluramento. < Fu la sera del 21 di gennaio, il battesimo di fuoco di questa missione. // comandante Seano era in plancia ed erano con lui l'ufficiate idi rotta e il «.lenente», Un sommergibile fortunato Ad un tratto si vide lontano il \ciclo pulito insanguinarsi. Scoppi dì granate e di proiettili traccianti I in aria, vampate sul mare, E' la reazione di un convoglio nemico ad un attacco di nostri aerei. Sca no mise la prora su quel fuoco; voleva avvicinarsi a quel convo ìaliO dove saveva che avrebbe tro- ! va to i suoi bersagli, e già gli uo'mini del suo equipaggio vivevano i nn'infensa attesa, ed erano presi | dal desiderio che l'attacco fosse ;portato velocemente, che finisse . presto e bene. Tutti intenti ai loro 'congegni, alle loro armi, ai loro I posti di guardia, come chi stia per igiocare ìin gioco che ha una posta 'mortale. Ma l'orizzonte era ritornato di 1 un bel blu caldo, indorato dalle 1 stelle. Non si vedeva più quel fuo co di contraerea, non si vedevano più quegli scoppi di bombe. Forse il convoglio nemico aveva invertito la rotta a tutto vapore... Mezzora; mezzora, e niente. Poi, ad un tratto, orinai era già notte, le prime ore del 2?, un rumore lacerante e un aeroplano saettò proprio sulla verticale del - ,, , , , seconda a [I''a'e (w seconaa E l , a e sommergibile a bassissima quota 'e dopo qualche istante la balta; 07j« /untami tra aerei e navi si ( riaccese violentissima e rivelò an ; che il convoglio. Per primo lo viè de l'ufficiale' in seconda, scorgen\do io scoppio in aria di una gra inala, poche miglia lontano. o Ritornò quieta la notte dopo poe chi minuti. Eppure le ore erano n 'l'avide di destino: sulla plancia o,del n0lìtm sommergibile c'erano con le vedette il comandante, l'ufl'ufficiale di Alle lt,2X l'ufficiale in seconda disse al comandante: * Ci siamo. Vedo una sagoma all'orizzoìite ». La. luna era alta, ottima la visibilità: eppure quell'ombra era a aVpena percepibile. Doveva la * /on'a^a integrare linee e chiaro t>er non credere alla fata l «faraona e identificare una nave . 11 'tenente» aveva ormai impn ?" 'f, ^podel o1 binocolo: non lavrebbe lasciata o I m,ii „„,„ „„„„_j^ j,„ e' „<?" '.u'° a\ comandante disse^ -• f '"Vomente: « Pnia addosso al 1 \oM„°ìi „«,„ ,„.,„.„ .< Rotta d' attacco decisamente. d;«? invece di una. fossero state - ! dieci, venti, quaranta, le. navi nel. »'"''"'? MpJ,'110'•»'<>»' nemici mol- '" °»«r?- H« vecchio motto di - condottieri Italiani; e questo som \merg,bile, dal giorno della sua o I ";"!w rfl 'Juerra, pare che a!' abbia fatto suo. à' Quella sagoma ingrandiva, man mano che il sommergibile, si avvi- -.f"uml aH" f,ua rotta- p°.Ka m,co o\a poco, altre se ne-avvicinarono . ! che navigavano iti direzione della l l «!dn di Bougie. Un cacciatorpea; dimere di testa, poi un gruppo - ! centrale di quattro grosse navi o i dalla caratteristica pancia delle o ì petroliere; e a dritta e a sinistra, a :altr> due gruppi di umtu dalle sao i -00J'le molto lunghe. e,', 11 comandante Seano. stabilita , fa situazione tattica, inchiodò la -,Pror,a del suo sommergibile su -!9"^ convoglio. Regolo la velocita i,1" modo che lo scafo non sulle-! o i a a n i a. \ - j -! ò -i l o' ò \ j ! i ' , IlI |I{ Protetto dallo scudo di un medio calibro il comandante di una batterla osserva I movimenti del nemico pronto ad Intervenire con I suoi colpi. iFolo Kolzenburg - Atilantic)t e le forze - Un T51" dopo quattro siluri erano a segno, , caccia braccavano inutilmente il sommergibile vittorioso sione, lo scafo si avventò contro un nemico del quale ■ > ri l d | sone quanto quello della loro nave e della loro bandiera di combattimento. Tutti i piccoli guai di bordo ormai, il direttore dì macchina li aveva smarcati dalla nota mentale che aveva fatto e a ivano a ma. no andava dicendo al comandante che ogni piccola avaria, era riparala dalla alacrità dei suoi uomini. Ma rimaneva quella vìa d'ac- vanne * baffi » di schiuma e appesantì il battello per mantenerlo appena affiorato, di guisa che si vedesse sul mare il meno possibile. Il nostromo governava il timone con mano férma e sapiente, a meno di duemila metri, con quella sua calma quieta e profon da. rosi comunicativa. Seano sillabò: «Fuori uno. fuori due, fuo ri tre, fuori quattro». , f q. Aveva distanziato i quattro si-'><" proprio nel locale dei motori mjMPj avventandoli contro il centro ' fermici, una via d'acqua che. rio- n. Ma rmaneva qua a acsiaInscpecigui'idel convoglio perchè la morte ar- landò una valvola nello scafo, ririvasse a ventaglio sul nemico. schiava di appesantire pericolosaPerfetta salva. Si videro le scie mente il sommergibile immerso segnare, come nastri che volesse- fluì a tanto alta quota. E allora ro legare sul mare il nostro som-,m trovarono tre volontari — un meriiibile a quelle navi nemiche.'""'''-ufficiale e due marinai — che Dopo un minuto e cinquantun se-'diedero quanto era in loro, fino si condì, lo scoppio netto dei primi all'estremo delle forze dell'inietti- i due siluri: fragori vampate sul (lenza, fino all'estremo della «o- somare. Terrore a bordo delle navi tonta, col cuore stretto fra i denti, nicolpite. Affannarsi della scorta nel P^1" tamponare la falla. Dopo due lusalvataggio. ore di cotti tremendo lavoro, dal- quIl nostro sommergibile, con una l'esito del quale dipendeva la. sor- Mmanovra prodigiosa si era disim-\te di numerose creature e di una.ppeqnato immediatamente. Pro- wta'e della Patria, il direttore di laprio in tempo, perchè sette minuti macchina e quei tre un-mini, con la- dopo l'affondamento delle due uni- collaborazione di ogni altro del- dita nemiche, ecco il rumore dei l'equipaggio, riuscirono a vincei-e cocaccia sulla verticale. Una scarica l'acqua che cercava di entrare or- sodi bombe Un'altra. A bordo del-imai a valanga. Cl'unità subacquea, i marinai non Tamponata la falla, cessato quel liavevano fatto certo a tempo a go- sinistro gorgoglìo che riempiva gli fidersi l'euforia della vittoria, ecco orecchi di ognuno di minaccia, ce- nche la caccia li martellava Pare- co che il battello aveva, riacqui- quva che l'abisso fosse squassato "'alo in pieno la sua manovrabi- toconie da un maremoto spavento- 0 W comandante, con manovra boso: e ad un tratto, lo scroscio di abilissima, potè riportarlo in su- una via d'acqua apertasi nello Perfide per naivigare verso la C- base. chAlzò allora, il sommergibile del Mcomandante Seano, nel sole che gormai era alto sul cielo, la ban- radieretta nera di affondamento che lequeste nostre unità subacquee pre. hoIl direttore di macchina, i suoi parano come un portafortuna di dsottordini, i sottufficiali e i mari- bordo. E poi, quando il sommergi, qnai del suo reparto si prodigava- bile toccò la sua base, prima di Nnò strenuamente alle pompe, agli venire qui a questo nostro Gmp- . assetti, a tutte le manovre, rèse po a raccogliere il premio festoso difficilissime dall'appoppamento e grato dei compagni per hi sua del sommergibile, che aveva fatto bella terza vittoria, ecco che al co. il camminarci dentro scabroso co- mandante Seano fu per prima co. me un'arrampicata in roccia. Ri- sa consegnato un telegramma. Un scafo si aggiunse al dramma del l'ora. Due ore di tremendo lavoro hchsegsiparazione immediata delle piccole telegramma di sua moglie che nor Pavarie. fava anche il nome di Guido, del "Intanto altre bombe: altre scor- suo bambino di diciotto mesi (eqli r"di destroyers sulla verticale dice che si tratta del più bel barn se in tutta la 'zona, e tanto forte bino del mondo); diesila 'moglie era il rumore agli idrofoni che i' che voleva essere la prima a dirqli, Tmarinai ogni volta si levavano la,bravo e bentornato, come era sta- "cuffia, e non avevano bisogno di.ta quella, certamente, che aveva dir niente per indicarlo. trepidato di più nel suo dolce quo. Quel rwmore si sentiva a orec- re, ma che aveva alimentato l'afichio nudo, e pareva il rumore del. tesa detta più verde e detta più l t he i ii t bell sp ,p ildelpla morte che si avvicinasse ta- bella speranza gliando l'aria col filo della sua fai. ! ce. Un concerto tremendo fra quel J fragore, lo scroscio dell'acqua che entrava nel sommergibile, il sibilo l ì u pdll Attilio Crepas rgibile, il sibilo scoppio deiieì u papa riceve delle pompe bombe. lo E il comandante, sereno, al suo la Duchessa d'Aosta madre ,posto, dava pacati ordini per ogni manovra. Tutto lo stato maggiore l'ii dl Roma, 1 febbraio. ggo l'equiiHiggio del sommergìbile II Pontefice ha ricevuto stamacondivideva quella sua calma fi- ne in udienza privatissima l'A. R. dente. Forse ciascuno, nel suo cito, la Duchessa d Aosta madre, tratre, avex-n già elevato una muta tenendola in lungo e affabile colpreghiera al Signore, una preghie, loquio nella sua biblioteca privata, ra di poche parole, quella che rac. ' La Duchessa era accompagnata comandava al Signore di vegliare ; dal suo gentiluomo di corte, sii loro in quell'ora tremenda e fa- '■ Quindi il Papa ha ricevuto la tidica, in cui si stava per decidere ! superiora generale delle suore Donon tanto il destino delle loro per. \ menicane di Mondovl. Sullo schermo: Malombra, di M. Soldati. Ballo di vedtra • Interessante da leggere Giustamente atteso giunge anche al nostri schermi uiicslo film che. i«r oculatezza di preparazione, difficolta d'assunto e ricchezza ili nioxzl si pone a priori in primissimo plano. lx>i™ l'Irrotti inondo antico lo stesso regista Ila affrontalo Maìumljrn: clo|s> Il pia riuscito e luminoso di lutti i romanzi fuita2zarlani, uno ilei meno riusciti « il più fosco, l.à tutto un mondo, umano e concreto; qui tutte un mondo, ma sovente Intessuto di derivazioni, più o meno libresche, da un momento che non per nulla vedeva, tra l'altro, anche le cosi dette affermazioni del cosi detto spiritismo. Là. il più vero nu elèo drammatico c psicologico ,il prò Tondo Intimo dissenso fra Piero e Luisa), abilmente quasi dimenticalo dal regista, forse come troppo dluicile da esprimere per il suo temperamento e le sue possibilità; qui, il nucleo dram malico preminente la progressiva lollla di Manna), affrontato di petto, come non sarebbe sialo diversamente possibile. Perclié di « materiale » plistlco, aneddotiico e sentimentale, per un ottimo soggetto cinematografico, Piccolo mondo mitico abbonda, ancheI a prescindere dal più intimo dissidio tra l'ranco e Luisa; mentre u »sox-| getto» che da Malombra si potevi irarre era quasi tutto, se non tutto. nella follia di .Marina, e nelle rata-I strofi da quella follia determinate. (VI me l'ha affrontato, questo nucleo, Sol I daii sceneggiatore e regista? Anzitutto esattamente Individua adone la cornice e l'atmosfera: elminti sempre Importanti per qualsiasi film elio si ri-! spetti o voglia essere rispettato, linl'oHnnlissimi per un suggello cornei questo la composizione che egli ha ■apulo ouenere dagli ambienti più svariati della l'Umana « della Valsolua laggiunge toni sempre coerenti e difficili, come attraverso un volo un po' fantastico e un po funebre, con qua e la accenti, o soprassalti, addirittura alla Boeklyn; a ciò ha collaborato mollo Intelligentemente la fotografia del Terzano, anche se talvolti! (ita buia del necessario, non so se ciò sia imputabile alla copia o meno; e ha inoltre contribuito a quell'atmosfera la scelta degli arredi, degli scerei e del coslumi, rara di gusto e di accortezza. 11 Soldati ha Inoltre Intuito e voluto un ritmo lento Ili film dura due ore e venti), certo il più consono: ma questo ritmo e costante, nionocorite, tiul-l sce, imr non avere respiro, rinunciai! do a quel crepitare più o meno fosforescente che adagio" adagio sarebbe dovuto insinuarsi, per poi farsi sempre più esigente, fino alla catastrofe. E perchè; Perchè quel ritmo e, o doveva essere, tuu'uuo con la figura, con 11 dramma, con la follia di Marina; e questa non delinea la curva ascendente della sua parabola, dal sen sibilisslino al fantasioso, dal fantasioso al nevropatlco, dal nevropatlco alla follia. Forse per un eccesso ili misura, di ritegno; ma un eccesso comunque dannoso all'evidenza del personaggio; e quella [«tri* di pubblico che ieri protesto, ebbe torto di fronte al mol Iissimi ed eccezionali ineriti del film, ma non di fronte alla sua scarsa comprensione della prepotente protagont Ista, Marina è Isa Miranda. Difficilissima prova, per lei; sia perché 11 personaggo è tale da ini|ienslerire qualsiasi attrice, sia perche si sentiva che lira intesta la sua Interpretazione decisiva, dopo le non troppo felici die aveI vano fatto seguito al suo ritorno da Hollywood. La prova è stata ben superata: s'intende entro 1 limiti di qur. |sta sceneggiatura. Quasi del tulio Iscomparse, nella Miranda, leziose esitanze o dielrtcnegglaiitl Indugi; ma {ijuasl sempre nervosa, o protesa, o vibrante. E se questa .Marina non vi con vincerà compiutamente, uun datene la colpa nè all'attrice uè alla regia che l ha sorretta, ma alla sceneggiatura che le ha imposto di faro e di dire quelle determinato cose, e quelle soltanto. Efficaci tutti gli altri attori, dal Turatati al Crlsman, dal Molteni al Racca, dal Biliotti al Pavese, dalla Iblian alla Dondinl; ma fra di essi primeggia Andrea Checchi, sobrio e intelligente quanto occorreva. Appropriate le musiche di Giuseppe Resati ! e II » .le aie in» .l tiU° ,1)0 I1 a grande tiratura

Persone citate: Andrea Checchi, Attilio Crepas, Biliotti, Giacomo Seano, Giuseppe Resati, Isa Miranda, Racca, Terzano

Luoghi citati: Aosta, Hollywood, Roma