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1 LA STA quali a' bisogni usano le cose quanto basta e non più: l'avanzo serbano; e insieme al risparmio della roba il risparmio del tempo: • Chi se non perdere tempo sa fare quasi ogni cosa, e chi sa adoprare il tempo, costui sarà signore di qualunque cosa e' voglia; sentenza che, precedendolo di quasi tre secoli, parafrasa quasi letteralmente il famoso detto del Franklin: il tempo è moneta; ed ecco la regola (vera regola demiurgica di universalità pratica) per riuscire a far tutto : Io pongo in me questa regola: mai mi lascio stare in otto, fugo il sonno, nè giacio, se non vinto dalla strachezza... Et perchè una faccenda non mi confonda l'altra... sapete voi, - figliuoli miei, quello che fo io. La mattina, quando mi lievo, cosi fra me stesso io penso: oggi, in che arò io a fare? tante cose: annoverole, pensovi, et a ciascuna assegno il tempo suo... a quello modo mi vien fatto con ordine ogni faccenda quasi con niuna fatica: la sera inanzi che io mi riposi racolgo in me quanto feci il di... Prima voglio perdere il sonno che il tempo. Sombart estrae dagli scritti albertiani tutto questo materiale, ne coordina il contenuto strettamente razionale, mostrandovi la compiuta ossatura di una dottrina, che sarà quella dell'economia borghese ; e lo fissa in taluni capisaldi e principi: così la razionalizzazione dell'amministrazione, lo spirito di risparmio, che implicano, com'egli dice, «il rigetto radicale di tutto il modo di Ivivero, fgnorile'> imperante fino la quel tempo; la lealtà commerciale («Nessuno, nella nostra famiglia ,— scrive Alberti — è mai venuto meno a' suoi impegni... ed è ciò che ci ha dato la fama di i f,ra'ldl nego^anti in Italia e al \l*^*)ìk donnone boyhe se, o rispettabilità che dir si voglia, che egli considera il coronamento di tutte le altre virtù, e chiama onestà: Sempre daremo luogo alla onestà, che con noi sia come un publico, quieto, pratico et prudentissimo sensale, el quale misuri, pesi, annoveri molto bene più volte, et stimi et pregi ogni nostro acto, facto, pensiero e veglia... quello che darà l'ultimo lustro a tutte le nostre operazioni, pulitissimo et splendidissimo in vita, et dopo noi fermissimo et perpetuissimo, dico la onestà... et cosi sempre satisfaciendo al giudicio della onestà ed troveremo ricchi, lodati, amati et onorati. . Filippo Bur zio TAMPA - Martedì 26 Gennaio 1943 - An no XXI 1 Un demiurgo del Rinascimento À
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