Cambia di posizioni alle spalle del Livorno

Cambia di posizioni alle spalle del Livorno Cambia di posizioni alle spalle del Livorno L'Ambrosiana balza al secondo posto - La Juventus raggiunge il Torino Il Torino contiene l'impeto del Livorno chiude l'ardente incontro alla pari: 0-0 lit'VORNO: Slllngaipcttj Del Blianco, Lovagnityi ; Tori, GapacoioH, Ziderlch, Piana, Stua, Bacete, Miniati, Degano. TOBiUNO: Cavalli; Cassano, Ferrini; Baldi. Etlcna, Grecar; Menti, Loiok, Gabello. Mazzola, Ferraris, Scorzoni. Spett. 2O.0O0. lino. 1 "90.OOO. (Dal nostro inviato) Livorno, 25 gennaio. E' stata la gran giornata del tifo livornese: Ventimila persone sugli spalti, il primato degli incassi battutq da lontano, un'atmosfera accesa, da' « partitissima ». Bole caldo che accende l'entusiasmo, campo in perfette condizioni. E, quello che conta, il Livorno che scende sul terreno ben deciso a vincere per mostrare a chi non lo crede ancora che è una squadra irresi stibile, che il primo posto in classifica è sua di buon diritto, che non c'è avversario — anche se si chiama Torino — che gli metta soggezione; il Livorno che è e si sente forte, che ha polmoni doppi e garretti d'acciaio. Un Livorno che, raffigurato come una giovane triglia guizzante, è, invece, un mastino dai denti aguzzi, pronto a mordere e a lasciare il segno. Quando Scorzoni dà il «via ì, all'incitamento altìssimo della sua folla, la squadra amaranto rispon de con una partenza travolgente. Il Torino stenta a fermare quelle furie scatenate, cerca di inserirsi nel loro gioco, di fermarne la foga, ma non vi riesce. Non è passato un minuto che la palla è nella rete di Cavalli e ventimila persone urlano al gol. Che è, che non èT le grida si arrestano in gola- a tutti quanti. Bcorzoni è lì 'a due passi dalla porta dei granata e dice di no, e fa battere il fuorigioco anziché accordare il punto. Che cosa era dunque successo t Degano era filato via sulla sinistra, e sul suo centro era intervenuto Raccis per deviare di testa a Piana. A questo punto l'arbitro aveva fischiato, ma non si era udito nulla in tanto trambusto, e l'ala amaranto aveva prontamen te tirato. Respinta di Milena a pie. ne mani proprio sulla linea del gol, ripresa di Piana e rete. Il fuori-gioco era stato evidente, e l'azione interrotta da Scorzoni con il suo trillo, ma i più non avevano , i quante o a visto che il punto e parve quindi loro che una prima ingiustizia fosse stata perpetrata ai danni del Livorno. Gli amaranto, ad ogni modo, non si smontarono per questo. Continuarono ad attaccare con una andatura che pareva insostenibile. La palla votava da un giocatore all'altro; ogni uomo rendeva il doppio dell'oppositore, e il Torino appariva veramente in balia degli scatenati avversari. Passarono dieci minuti prima che i granata potessero riprendersi un po' e dare qualche istante di respiro alla difesa che era tutta presa da un affannoso lavoro di tamponamento. Reazioni di poco conto, che la danza fu ancora condotta dal Livorno, e al termine di una avanzata travolgente Miniati tirò alto un pallone che avrebbe potuto benissimo trovare la via della porta. Ed ecco 'al S6' nuove -grida e nuove proteste perchè Piana dal li mite dell'area fa partire un tiro che manda la palla a sbattere su di una mano e poi sul viso di Ferrini accorrente e in quel momento sul punto di scivolare. Bisogna dire chiaro e tondo che un « mani » più. involontario non si sarebbe potuto avere, sì che l'arbitro, anche questa volta a due passi, è pienamente nel giusto nel non accordare il rigore; ma si sa come i tifosi prendano siffatte decisio ni e strepitino tutti in coro a viso acceso che... Scorzoni non vuole Permetterò al Livorno di vincere, chiocchezze, d'accordo, ma intanto l'ambiente si arroventa. Si va avanti sempre con la minaccia e la... sensazione che gli amaranto debbano segnare da un momento all'altro. Per un solo tiro di Mazzola, che Silingardi para bene, ci sono dall'altra parte mischie, calci d'angolo, un colpo di testa di Raccis con palla appena a lai',, una rovesciata di Degano. Di tutto un po', meno che dei punti. Così il Livorno arriva alla fine del primo tempo senza aver concretato la sua netta superiorità. Si riconosce che meriterebbe di essere in vantaggio di un paio di reti, ma sul taccuino dell'arbitro non ve n'è segnata neppure una. . . Quando si riprende le cose sono un po' cambiate. Jl Livorno è ancora ben vìvo ma non ha più l'impeto di prima. Non si giocano 90 minuti a tutta velocità, e gli amaranto, seppure hanno fiato a volontà vanno ora meno forte, tanto che anche il Torino può giocare. Al 1S', su- centro di Ferrini, si ha un «mani» di Tori in area, ma questo nessuno lo rileva... Le azioni più ficcanti hanno di volta in volta gli «omini di punta in Miniati, in Raccis, in Piana, in Degano, ma non sono tali da sorprendere la difesa granata che rompe e respinge. Attacca anche il Torino, ma in viodo occasionale, senza svolgere quelle azioni che sono ormai un ricordo di tempi migliori. Gabelto è di una attività ammirevole e di una intraprendenza rabbiosa, ma non è sufficientemente aiutato dagli interni perchè Mazzola è impreciso, e Loick totalmente sfasato. E se Ferraris si impegna non così fa Men ti, dall'altro lato, insomma, l'azione del Torino è' frammentaria, e non c'è da stupire se i difensori livornesi la fronteggiano bene. Un tiro di Oabetto sfugge a un dato ■momento a Silingardi, ma non vi è chi ne approfitti; un tiro di Mazzola si perde a lato. Via via che il tempo passa si ha la sensazione, attenuandosi sempre più la pressione amaranto, che si debba arrivare alla fine senza reti. I calci d'angolo che il Livorno accumula non fruttano nulla. Il Torino resiste. Sa cosa vuol dire non perdere questo incontro e tiene duro. Finisce battuto... ai Smti, ma con un prezioso risulto di parità. Per la prima volta nell'annata (l'altra volta vedemmo la Juventus vincere con troppa facilità all'Ardenza) abbiamo ammirato il vero Livorno, rivelazione del torneo. Neppure adesso diremo che si tratta di una autentica grande squadra, ma piuttosto di una unita che può essere di esempio per tutte le compagini metropolitane ricche, almeno sulla carta, di assi patentati. Il Livorno ha tutto occorre per—fare, molta sqselaccacppdctCcpn«rGgtipnTnmsdudtpmg22a a buoni oto- velocità, intra- strada in campionato catari, volontà, velo prendenza, e un gioco di assieme notevole. Non è certo alla diciassettesima giornata una squadra spremuta, né ai può prevedere che quanto prima debba cedere. Con l'andatura di ieri potrà vincere ancora in casa e fuori, e difendere con successo il suo primato. Fino a che puntof Fino a diventare campione* Questo non lo sappiamo noi e non lo sa nessuno. E CvT,.inutile intanto lodare questo o quel tilo catare, perchè tutti fanno in\egual misura il loro dovere e non\Ci sono uomini che facciano stac-\ro mn uh rnmnleiio davvero ef.\co, ma un complesso aavvero ej i fidentissimo. {Jl Torino, invece, a parte il ri-| In area veneziana Luflhta accorrono EZIA: Un'azione r« • M«*uza • saltato conseguito, non è ancora quello che per qualche tempo è stato e che dovrebbe tornare ad essere. L'impressione prima è che la difesa sia debole e che giochi con orgasmo, ma probabilmente ciò è la conseguenza dello scarso apporto che dà l'attacco al giuoco della squadra tutta. Preoccupata di non prendere gol che la prima linea non sarebbe in grado di restituire, la difesa mostra incertezze. Cavalli è troppo avventuroso nelle uscite di fra i pali e Cassano si lascia superare con una certa qual frequenza. Oli uomini più positivi della retroguardia^ao no ancora il capitano Ferrini e,il « guastatore » Èllena. Abbiamo accennato ai difetti del reparto avanzato.. Al prodigarsi di Gabetto non si'accompagna un giusto ritmo di giuoco degli interni, soprattutto di Loick, e alla intraprendenza di Ferraris si oppone l'apatia di Menti, per altro non ben lanciato. Perchè questo Torino sia cosi inceppato, perchè non riesca a ingranare, perchè sia meno pronto, meno veloce, meno scattante degli avversari che di domenica in domenica incontra, è un mistero. Jl punto preso all'Ardenza gli permette di essere tuttora in Uzza per il primato, ma per arrivare al titolo dovrà fare molto di più. Luigi Cavallaro Il campionato di rugby A Milano: Onf Milano-Amatori 6-3 a Torino: Guf Torino-Battisti 8-5; a Parma: Guf Parma-Guf Roma. 60; a Pavia: Gur Pavia-Gut Napoli non disputato. ...e quello di pallacanestro Maschile, Bruno MuBsolInl-'Guf Livorno 32-29; O.R.D.A.-^Ilva Trieste 3929; Virtus-'Guf Napoli 49-6; Borlotti•Guf Pavia 36-23; Trieetlna-'Giordana 27-5. Ha riposato Reyer. Femminile; Dop. Magnani-*Guf Napoli 16-7; *R. Nantes-Guf Roma 16-10; •Palmaria-Guf Milano 12-11: 'Gii Ber. gamo-Can. Milano 36-31; 'Reyer-Frigt 24-5; Guf Udine*Bruno Mussolini 26-22.