LA SITUAZIONE

LA SITUAZIONE LA SITUAZIONE • Siamo nella fase culminante del programma offensivo invernale della coalizione avversaria. I nemici premono per ottenere dei successi decisivi; ma questa guerra ha dimostrato che non esistono successi risolutivi ove un popolo conservi intatta la sua volontà di lottare e di resistere. Avremo altri giorni, altre settimane in cui gli orizzonti già cupi si addenseranno di fosche nubi; l'essenziale è che i popoli mantengano integra, come i fratelli combattenti, la fede e modellino su di essi il loro spirito di sacrificio. I nemici si sono dimostrati forti ed aggressivi forse più di quello che si potesse prevedere, ma una simile constatazione non annulla nè le posizioni di vantaggio nè le importanti carte che appartengono sempre alle possibilità e all'iniziativa degli Stati del Tripartito. • Un'aspra battaglia di mezzi corazzati si è avuta nella linea dal Garian al mare non lontano da Tripoli. Dato il carattere della guerra africana lo spostamento del fronte di battaglia non può sorprendere tanto più che è evidente la sempre maggiore importanza dello scacchiere tunisino. Quivi le formazioni dell'Asse hanno allargato e sviluppato i successi locali. I prigionieri hanno raggiunto rilevanti cifre. Sembra che il peso maggiore dei com< battimenti sia caduto sulle spalle degli ausiliari francesi, ma è evidente che la I* Armata britannica dovrà intervenire per parare le falle con un intralcio ai suoi piani organizzativi rivolti ad attaccare le basi di Biserta e di Tunisi. • La serietà della situazione sul fronte orientale appare nelle frasi del Bollettino germanico che parla di un ripiegamento nel Caucaso orientale, di una infiltrazione nel sistema difensivo di Stalingrado, di duri combattimenti con alterne vicende nel bacino del Don. E' su quest'ultimo settore sia a sud di Voronez che in direzione di Rostov che si decidono principalmente le sorti della battaglia. a. s. Un piano britannico

Luoghi citati: Rostov, Stalingrado, Tripoli, Tunisi, Voronez