L'omicìdio dell'ex-pugile

L'omicìdio dell'ex-pugile L'omicìdio dell'ex-pugile La confessione dopo un drammatico interrogatorio - Le ragicni che lo avrebbero condotto al delitto Venezia, 21 gennaio. H grave fatto di sangue in cui ha trovato la morte il mobiliere comm. Giuseppe Scarpa, è culminato oggi con una completa confessione dell'ex pugile, Giulio Gilberti, autore dell'omicidio. Dopo una crisi di pianto, il Gilberti ha chiesto un colloquio con il capitano dei reali carabinieri Piccione, al quale ha confessato la propria colpevolezza. Secondo le dichiarazioni dell'assassino, il Gilberti avrebbe chiesto allo Scarpa un favore già altre volte concessogli. Dopo aver parlottato brevemente ali esterno del negozio sito sul Ponte Goldoni, sarebbero entrati nel negozio stesso che era già stato chiuso, data l'ora tarda. Qui lo Scarpa si sarebbe dimostrato disposto ad accondiscendere alla richiesta del giovane, esigendo però un compenso che il Gilberti avrebbe energicamente rifiutato. Ne segui pertanto una vivace discussione e ad un tratto l'ex pugile, dopo aver cercato invano di divincolarsi dalla stretta dello Scarpa, impugnato un appuntito tagliacarte che stava sopra un tavolino a portata di mano, vibrò un colpo mortale alle reni dell'antagonista, dandosi poi alla fuga. L'ipotesi già formulata di un'aggressione a scopo di rapina, verrebbe cosi a cadere secondo la versione dell'omicida. In un ulteriore sopraluogo è stata rinvenuta l'arma ancora intrisa di sangue, raccolta sul pavimento da un servente del negozio all'indomani della tragedia.

Persone citate: Gilberti, Giulio Gilberti, Giuseppe Scarpa, Goldoni, Piccione, Scarpa

Luoghi citati: Venezia