Tragico mezzogiorno a Londra

Tragico mezzogiorno a Londra Tragico mezzogiorno a Londra I londinesi sorpresi de - Immani roghi s Stoccolma, 21 gennaio. iI corrispondenti londinesi dei I principali giornali di Stoccolma e\di Goteborg si sono affrettati a telefonare e a telegrafare resoconti più o meno drammatici, ma tutti assoluamente simili nel fondo, della grossa battaglia aerea che si è svolta ieri nel cielo di Londra poco dopo mezzogiorno. Tutti i corrispondenti sono unanimi nel giudicare questa offensiva aerea come una delle più violente, forse la più violenta ai tutte, reazioni alla lunga serie di crudeli offese, di pirateschi bombardamenti notturni, di vili aggressioni contro le popolazioni civili perpetrata dalla R.A.F. Per la cronaca è stato questo U 602" allarme aereo di Londra dal principio della guerra e il primo bombardamento aereo diurno dal 17 luglio dell'anno scorso. Alle 12,30 circa una prima ondata di aeroplani germanici, composta di un'ottantina di bombardieri e di un centinaio di cacciatori, attraversava la Manica volando sopra le nubi basse, bucava fulmineamente il soffitto nuvoloso e varcava lo sbarramento del litorale in mezzo a un violentissimo fuoco delle artiglierie antiaeree. Lo sbarramento fu varcato esattamente fra Dover e Beach Head. Mentre 40 Focke Wullf-F.W.190, il più veloce apparecchio del mondo, con motore stellato doppio da 1600 cavalli, che ha superato U Messerschmitt che già deteneva il primato della velocità in quanto superava i 750 chilometri all'ora — impegnavano battaglia contro la caccia britannica, i bombardieri scortati dal resto dei Focke Wullf proseguivano verso Londra. Il grosso delia caccia inglese, che era stata rapidamente spostata sulla estrema periferia della "fa sulla estrema p [metropoli per impedire ai bombar d'ieri di arrivare sul centro della capitale, ha cozzato contro i picchiatori germanici che l'impegnavano violentemente in combattimento. Frattanto i bombardieri, suddivisi in cinque aruppi, invadevano il cielo di Londra e nonostante la reazione antiaerea che dall'allarme nelle straulle sponde del Tamigi irradiava in alto milioni di colpii I bombardavano a fondo tutta la \zona meridionale. a i o o . . a U l o a o e . , a a , e Nell'aria fredda e, per il cielo londinese, insolitamente limpida gli apparecchi germanici volavano così bassi che si potevano distinguere benissimo la purezza delle linee, la perfetta profilatura — più che semplicemente profilato U F.W. 190 sembra sfilato — e perfino i volti dei piloti. Quasi 300 mila chilogrammi di bombe sono stati lanciati. I due perni dell'investimento aereo che sono stati martellati con maggiore insistenza erano l'imboccatura del Tamigi, che ha un valore soprattutto militare per le importanti opere na vali e aeree dislocate sulle due sponde del fiume, e la cosiddetta ansa del Tamigi compresa fra il tunnel sub-fluviale di Roterhite e l'arsenale militare di Woolvich. cuore del porto di Londra, che ha valore soprattutto logistico per la quantità di merci e di prodotti di ogni genere che contiene, per i grandiosi impianti portuali dei suoi moli, per l'importanza degli stabilimenti industriali e bellici che incorniciano i depositi e i bacini. Esso costituisce forse il più grande bersaglio logistico politicomilitare di tutta l'Inghilterra. La grande curva -Jhe il Tamigi fa in questo punto rende quella zona facilissimamente individuabile di gio.no da grandi altezze. TI settore più flagellato è stato la sponda- settentrionale del Tamigi tra il porto propriamente detto e l'imboccatura dell'estuario. In quel punto, per oltre venti chilometri si stendono grandi docks, bacini, darsene, moli, porti privati di compagnie e di corporazioni privilegiate, banchine, tutte irte di gru elettriche e di modernissimi impianti scorrevoli per lo sbarco e l'imbarco delle merci. Negli specchi d'acqua intermedi hanno le loro stazioni di approdo migliaia e migliaia di vaporetti, chiatte e barconi; la successione dei moli è listata da file parallele di sili pei1 i cereali, di distese di carbone, di parchi di automezzi, parchi di lo \comotive, pontoni galleggianti, R

Persone citate: Beach Head

Luoghi citati: Dover, Inghilterra, Londra, Stoccolma