Le azioni dei nòstri aerei sulle coste algerine

Le azioni dei nòstri aerei sulle coste algerine Le azioni dei nòstri aerei sulle coste algerine Sei grossi piroscafi a picco e quattro gravemente danneggiati Zona di operazioni, 21 gennaio. Nella scorsa notte, aliquote di velivoli da bombardamento e aerosiluranti, appartenenti alla nostra Arma aerea, sono audacemente ed efficacemente intervenute in reiterate azioni su unità navali nemiche, facenti parte di un convoglio, articolato in più nuclei, che, entrato nel Mediterraneo da Gibilterra, procedeva verso Algeri. Contemporaneamente altri nostri aerei, operando a. grande distanza dalle loro basi, raggiungevano il convoglio nemico riparato nel lontano porto di Orano. Sulla baia di Algeri Il complesso delle importanti azioni effettuate da questi «ostri instancabili reparti è stato coordinato con alta perizia dal Comando aeronautico della Sardegna, e ad esse ha preso attiva parte in volo il comandante l'aviazione da bombardamento dell'isola-, generale dì brigata aerea Virgilio Pala, che ha personalmente partecipato a uno degli attacchi effettuati dai bombardieri terrestri a ponente di Algeri. Lo svolgimento cronologico delle azioni è stato aperto dall'incursione effettuata da una pattuglia di aerosiluranti partita in ricognizione offensiva sulla baia di Algeri. Alle ore 19,05 i velivoli attaccavano due piroscafi di circa diecimila tonnellate, uno dei quali, colpito dall'apparecchio del capo pattuglia, capitano pilota Giulio Ricciarmi, è stato affondato. Un velivolo gregario, avente per capo equipaggio il tenente pilota Alessandro Senni, già distintosi in precedenti azioni contro la flotta nemica, ha colpito la seconda unità: è stato notato lo scoppio del siluro sulla fiancata della nave. Peraltro la fortissima reazione contraerea non ha consen tito di rilevare se Z'unità sia o meno affondata. Nel corso della notte bombardieri in quota, appartenenti a due gruppi della Regia Aeronautica, si sono portati nuovamente sul convoglio, che è stato avvistato tra densa foschia a dieci miglia a nordovest di Algeri, ed attaccato con bombe di vario tipo alle ore 5,15 Dopo il lancio, al quale ha preso parte come abbiamo anzidetto ti I ■ 11 ■ 1111 M1111111111111111111 ■■ 1111111111111 ! ■ 11111 Illll i o hsnaldj fn Cannoni dell'Asse sulle coste Cannoni d il comandante l'aviazione da bombardamento della Sardegna, è stata notata una violenta esplosione su un piroscafo, che è affondato. Un secondo mercantile è stato visto sbandare fortemente. In questa azione si sono distinti i capi equipaggi capitano pilota Mario Morassuti e i tenenti piloti Stanislao Laurenza e Giovanni Badalini. Contemporaneamente ai bombardieri, si sono . diretti al largo delle coste dell'Algeria velivoli appartenenti a un gruppo aerosilurante. Un apparecchio, con capo equipaggio il sottotenente pilota Carlo Phister, ha avvistato all'altezza di Capo Tenesse alcuni piroscafi, che ha attaccato alle ore 5,20, centrando una unità di medio tonnellaggio, sulla cui fiancata è stata notata una grossa vampata. La forte reazione contraerea, e il repentino intervento della caccia nemica, Aapzavvenuta da quota più elevata, non ha permesso di controllare l'affondamento. Un triplice affondamento Altro nostro aerosilxu ante è stato impegnato all'altezza di Algeri da velivoli da caccia, dai quali si è efficacemente difeso, riuscendo infine a disimpegnarsi. Nel frattempo una formazione, appartenente a un altro gruppo aerosilurante, che ha al suo attivo una serie di numerose vittorie sul nemico, perlustrando una zona di mare compresa fra Algeri e Capo Cherebei, ha avvistato il convoglio, che procedeva ammassato su quattro file, con in testa una nave da bat taglia, e favorito da forte foschia, in parte presumibilmente provocata dall'emissione di nebbia artificiale. Nella fase di avvicinamento nostri velivoli dovevano subire fattissima reazione contraerea da parte delle navi. Dando prova del loro alto spirito aggressivo e della loro audacia e non coviune perizia, gli aerosiluranti riuscivano ad effettuare l'attacco alle ore 5,35 portandosi a distanza ravvicinata dagli obbiettivi, costituiti da tre piroscafi da settemila tonnellate, che erano colpiti in pieno dagli apparecchi al comando rispettivamente del capitano pilota Franco Melley, capo della formazione, e ll lllllllllllllMlllllllllllllINllllllllllllllllllllllllllllllllllll ell'Asse sulle coste dai capi equipaggio tenenti piloti Alessandro Setti e Francesco Cos su: le unità sono state viste prima violentemente sbandare, poi affondare. I nostri velivoli hanno incontrato reazione violentissima anche al momento dello sgancio dei siluri e lungo la rotta di allontanamento dalle navi. L'apparecchio del capo formazione è stato ripetutamente attaccato da un caccia notturno, mentre numerosi riflettori piazzati lungo le coste hanno appoggiato la reazione delle navi e degli aerei di scorta cercando di inquadrare nei loro fasci luminosi i nostri aerosiluranti. L'incursione su Orano Nella medesima notte bombardieri a grande raggio, che erano partiti nel corso del pomeriggio da una base avanzata, hanno raggiunto, dopo lunga navigazione sul mare, Orano e, sfidando la violentissiwKi reazione delle difese nemiche, hanno centrato l'interno del porto, gremito di navi,' e colpito alcuni piroscafi, uno dei quali è stato visto incendiarsi immediatamente: le fiammate intense e altissime sono state osservate dai nostri equipaggi fino a trenta minuti di volo durante la rotta di rientro. Anche un'altra nave è stata gravemente danneggiata. In questa azione si sono particolarmente distinti i capi equipaggio tenenti piloti Giano Rossi e Antonio D'Alò. II superbo bilancio delle azioni effettuate dai nostri bombardieri e aerosiluranti si chiudeva con l'affondamento di sei piroscafi, quattro dei quali stazzavano complessivamente 31 mila tonnellate, mentre per gli altri non è stato possibile accertare il tonnellaggio, e il danneggiamento di altri quattro mercantili Tutti i nostri apparecchi sono rientrati alle basi durante la notte e nelle prime ore del giorno. Le scorte di pneumatici esaurite in Egitto e e, li ao Ankara, 21 gennaio. Si apprende dal Cairo che il Capo del Governo egiziano ha reso noto che tutte le scorte di gomma per automobili sono esaurite e che è da escludere la possibilità di e'nuovi arrivi. lllllllllllllllllllllllllllllllllHllllinMl Il (Foto Wb.).