Nuove posizioni conquistale in Tunisia

Nuove posizioni conquistale in Tunisia Nuove posizioni conquistale in Tunisia Un piroscafo e un sommergibile affondati da nostri aviatori - Squadriglie da bombardamento infliggono gravi perdite al nemico e ne ritardano l'avanzata in Tripolitania Bollettino n. 970 Il comunicato tedesco LA SITUAZIONE : Il Quartier Generale delle Forze Annate ha comunicalo nel pomeriggio di ieri il seguente bollettino N. 970: L'attività combattiva è continuata ieri intensa in Tripolitania: squadriglie da bombardamento in picchiata hanno battuto con visibili risultati le colonne britanniche causando ad esse gravi perdite e rallentandone l'avanzata. Reparti dei nostri presidi del Sud attaccavano con riuscita azione un nucleo blindato avversario, distruggendo cinque camionétte e prendendo alouni prigionieri. Nella ragione tunisina proseguono, con l'appoggio di forti aliquote dell'arma aerea, le operazioni dei gruppi da combattimento italiani e germanici; sono state conquistate posizioni di importanza tattica tenacemente difese e fatte parecchie centinaia di prigionieri. Nei duelli aerei della giornata, quattro apparecchi venivano distrutti dalla caccia dell'Asse ohe ne abbatteva un altro nel cielo di Tripoli durante un'incursione, Presso le coste algerine, una formazione di aerosiluranti, al comando del tenente Giuseppe Ciniechi, attaccava, nonostante la violenta reazione contraerea, un convoglio anglo-americano, centrando un gròsso mercantile che sra visto rapidamente colare a picco. Un'azione di nostri cacciabombardieri contro due sommergibili aveva pure successo; una delle due unità ripetutamente, colpita è da ritenere attendata. Non ha fatto ritorno dalla sua missione di guerra un nostro velivolo. Una silurante in servizio di scorta nel Mediterraneo è andata perduta per attacco di som merglbifi; buona parte dell'equipàggio è salva; le famiglie del mancanti sono state informate. Aeroplani nemici hanno sganciato stamane alcune bombe dirompenti nei dintorni di Noto: fra la popolazione un morto e undici feriti; non sono segnalati danni di importanza. anIl pilota del velivolo che ha colpito il sommergibile nell'azione citata dall'odierno bollettino del Quartier Generale delle Forze Armate è il maresciallo Rodolfo Bergamini. Reparti dell'aviazione italiana hanno efficacemente concorso, nella giornata di ieri, alle operazioni condotte da forze dell'Asse contro il naviglio nemico In Medltonaueo. In due distintf-getfaK ri, aliquote della nostra annata aerea hanno duramente provato la marina avversarla infliggendole la perdita di un sommergibile e di un grosso piroscafo da carico. La prima azione è stata effettuata da, caccia-bombardieri partiti da una base avanzata alla ricerca di sommergibili, di cui era stata in precedenza segnalata la presenza. I nostri velivoli provvisti di speciale tipo di munizioni destinate alla lotta contro l'arma subacquea avvistavano e raggiungevano due sommergibili, uno in fase di immersione, l'altro in navigazione periscopica. La prima unite, colpita più volte dal velivolo pilotato dal maresciallo Rodolfo Bergamini deve ritenersi affondata. Il secondo sommergibl le veniva mitragliato con efficacia da un altro nostro velivolo portatosi radente al livello del mare. Nel corso dello stesso pomeriggio, una pattuglia di aerosiluranti al comando dea tenente Giuseppe Cimlccbi — valoroso affondatore di numerose navi nemiche — mentre incrociava a scopo di perlu strazlone offensiva al largo delle coste algerine, avvistava a dieci miglia a ponente di Capo Si gli un convoglio di piroscafi in glesi e americani che procedevano lungo il 37,10 parallelo, con rotta a levante. Sulle navi incrociavano cacciatori pesanti e leggeri britannici. Uno dei nostri velivoli prima di giungere sull'obiettivo veniva attaccato da due Bristol-Beaufighter al quali riusciva a sottrarsi dopo intenso scambio di raffiche di mitragliatrice. Alle ore 18,35 i nostri apparecchi, benché ostacolati dal violento Uro di difesa contraerea e dai caccia nemici che cercavano di con trastarne l'azione, riuscivano a sganciare da bassa quota e a distanza molto ravvicinata due siluri contro un grosso piroscafo, che colpito in pieno, era visto sbandare, poi affondare repentinamente. circa cole ci del ArBeriana nelazioAsse MeetfaK nata ovato ggenergio da effet para rii era ta la i di destia suungen fa narima veli Ronersi rgibl cacia ortamare. erigranti seppe atore menperlu delle o Si fi in evano rotta avano ritanma di a atghter dopo di miarecolento cac con no a a diue siscafo, visto ntinacirca I Berlino, 20 gennaio. Circa le operazioni sul fronti africano e mediterraneo, il comunicato diramato dal Quartier Generale del FUhrer reca: Nell'Africa Settentrionale continuano i combattimenti in tattica di movimento sul fronte tenuto dall'armata corazzata italo-tedesca.e Le aviazioni italiana e tedesca hanno inflitto al nemico dure perdite in carri armati ed autoveicoli. L'attacco di gruppi d'assalto italo-tedeschi in Tunisia è proseguito con l'attiva partecipazione dell'arma aerea. Sono state espu¬ iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii L'INCURSIONE SU NAPOLI gnate importanti posizioni e catturati oltre mille prigionieri. Le incursioni portate contro le basi aeree nemiche hanno causato vasti Incendi. DI notte sono state nuovamente bombardate le installazioni del porto di Bona. Le due navi mercantili che II bollettino di ieri dava come danneggiate, sono in seguito colate a picco. Pertanto il nemico ha perduto, a seguito dell'attacco aereo portato nella notte tra il 18 e il 19 gennaio, quattro mercantili stazzanti complessivamente 20 mila tonnellate. Nelle acque ad occidente di Orano un sommergibile tedesco ha affondato un vapore stazzante 4000 tonnellate, facente parte di un convoglio fortemente protetto. iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiimiimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii E i La collaborazione fra gli Stati del Tripartito viene sempre più perfezionata in tutti i campi. Dopo le convenzioni politiche sono venute quelle militari-strategiche; oggi abbiamo quelle di carattere economico. Naturalmente simili accordi avranno la loro più ampia por tata aHa fine della guerra; tuttavia è opportuno fissare sin d'ora le basi della cooperazione fra i rispettivi spazi vitali delle I Potenze alleate. E' un atto di fede nella certezza della vitto^ ria comune. • La battaglia d'Africa è entrata in una nuova fase dir.a-i mica; se l'aspetto più appari-} scente è nell'avanzata dell'ottaVa armata in Tripolitenia l'im-j placabile stillicidio nelle navi! che trasportano i rifornimenti agli eserciti anglo-americani mina in profondità le basi dell'impresa nemica. In due giorni sono stati sicuramente colati a picco sei bastimenti per più di trentamila tonnellate. In Tunisia il successo italo-germanico, pur valutato nelle sue reali proporzioni che non esorbitano dal campo tattico, è risultato più vasto delle prime impressioni; come è dimostrato dalla cifra, di oltre mille prigionieri. • Churchill è a Washington? La sua assenza damile sedute dei Comuni lo -ferebbe > presumere.^ Sembra che lo scopo principale della visita sarebbe quello di eliminare le divergenze sulla sorte dell'Africa Settentrionale francese dove regna l'atmosfera più torbida di faziosità, di intrighi, di delitto. Ogni giorno si ha notizia di qualche fosco retroscena. Ma per Churchill e Roosevelt si tratta di un mercantee-gjiamento per la divisione del bottino ; il resto, cioè la sorte degli indigeni e dei. coloni francesi, è del tutto secondario. • Dal fronte orientale si. assiste sempre al ripetersi delle ondate offensive sovietiche sui più lontani punti del lunghissimo schieramento. I combattimenti sono aspri tanto intorno a Pietroburgo quanto intorno e dentro Stalingrado; ma l'elemento più importante è fornito dall'attacco sul medio Don che si è esteso al settore a sud di Voronez sulla direttrice che porta a Karkòv. Stalin persegue con accanimento gli identici obiettivi. sebbene siano trascorsi più di due mesi dall'inizio dell'attuazione del suo piano offensivo. uzmesflm i n I -i -} Tra cumuli di macerie e ammassi di neve nelle tumultuose retrovie del fronte orientale: prigionieri sovietici vengono utilizzati dal Oomandi germanici nel lavoro di sgombero, di ripristino di strade, di aperture di passaggi di fortuna. I vantaggi che i russi hanno ottenuto a prezzo di perdite gravissime di uomini e materiali non hanno fino ad ora spostata la situazione strategica -1 tedeschi non hanno impegnato le riserve che dovranno essere utilizzate nell'offensiva di primavera Berlino, 20 gennaio. Un fatto che, nonostante il suo carattere interno tedesco, assume un valore estremamente significativo nell'attuale momento bellico e che come tale non può essere ignorato In una cronaca di guerra, è costituito dal realismo assoluto cui si ispira la stampa tedesca nel chiarire al popolo l'asprezza senza pari ebe è andata assumendo la lotta sul fronte orientale e più particolarmente nel settore di Stalingrado. L'epopea di Stalingrado Facendo eco al Bollettini di questi ultimi giorni, i quali, pur senza dipartirsi dalla loro solita concisione-e sobrietà di termini, hanno fatto esplicitamente accenno alle difficili condizioni in cui si svolge la difesa del fronte tedesco di Stalingrado, attaccato concentricamente da un nemico di gran lunga superiore sia di uomini che di armi, i giornali berlinesi non esitano oggi a dichiarare che le prove sostenute dal concentramento dislocato in quest'« isola » superano i limiti di ogni normale resistenza umana Nei resoconti dedicati a quest'epica lotta, ij^ronisti di guerra parlano apertamente" delle « perigliose crisi e privazioni» a cui 1 combattenti tedeschi di Stalingrado devono quotidianamente far fronte. Gli sforzi veramente sovrumani che sono imposti sia fisicamente che moralmente al soldati tedeschi da un'offensiva che dura ormai da molte settimane sono tosi oggetto della più realistica illustrazione, per modo che l'intero popolo tedesco è oggi perfettamente cosciente della spietata gravità della battaglia di difesa che 1 suoi figli sostengono contro 11 rinnovato impeto offensivo delle armate bolsceviche. La conoscenza della realtà qualeessa è, senza alcun velo, rinsalda sempre più potentemente, co¬ a. s. Scandalosi profitti in America delle fabbriche di guerra Amsterdam, 20 gennaio. Il corrispondente del Daily Mail manda da New York che gli enormi ed esorbitanti profitti realizzati da numerose ditte impegnate nella costruzione degli armamenti hanno indotto l'ufficio per l'amministrazione dei prezzi ad ordinare una severa inchiesta. Dalle prime indagini sin qui eseguite S risultato che nei primi nove mesi del 1942, la « General Motors » ha realizzato un beneficio del 20 %, la c Bethlemme Co. > un beneficio dei 36 %, la « Glenn Martin Airchaft » del 336% e la « United Aircrsift Co. » del 166 %, in confronto dei profitti medi realizzati durante il periodo dal 1936 al 1939. fin il min i nini lini ninni min in ninnili numi munii ninnimi imi il unii unni immillili Dopo un fallito attacco notturno bolscsvico'. S.S. tlcl sul campo dello scontro. avanz(Foto

Persone citate: Churchill, Giuseppe Cimlccbi, Giuseppe Ciniechi, Glenn Martin, Rodolfo Bergamini, Roosevelt, Stalin