Le riduzioni di affitto

Le riduzioni di affitto Le riduzioni di affitto cui hanno diritto i sinistrati L'applicazione del Codice cinquantina di citazion Molti lettori che hanno avuto l'alloggio parzialmente sinistrato ci chiedono se hanno diritto ad una equa riduzione del canone di affitto e nel caso affermativo quale procedura debbono seguire per ottenere tale riduzione. Al primo punto rispondiamo affermativamente: in mancanza- di disposizióni speciali vige la noi ma dettata dal codice civile all'art. n,6ì che qui riportiamo: « Quando la prestazione di una parte è divenuto solo parzialmente impossibile l'altra, parte ha diritto ad una corrispondente riduzione della prestazione da essa dovuto: può anche recedere dal contratto qualora non abbia un interesse apprezzabile all'adempimento parziaile >. Da questa nonna si deduce che agli inquilini che abbiano avuto parzialmente sinistrato il loro alloggio, che non possono usufruire di tutti gli ambienti locati, spetta una riduzione del canone di affitto non solo ma il rimborso delle spese che avessero eventualmente sostetiuto per mettere in efficienza- parte del loro alloggio giacché ricade sul proprietario di casa l'onere delle riparazioni. La piocedura da seguire per ottenere questa induzione (qualora tra il proprietaiio e l'inquilino non fosse raggiunto un accordo amichevole) è semplice, cioè quella delle normali cause civili: la citazione davanti all'autorità giudiziaria del proprietario recalcitrante. Ci risulta che su, una cinquantina di citazioni del genere solo quattro o cinque hanno avuto il loro corso normale, cioè sono state seguite da una- sentenza mentre le al¬ 'uiliiiliiiiiiiiiiiiiiHiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiii di procedura civile - Una i quasi tutte conciliate tre sono state abbandonate mercè i buoni uffici del magistrato che è riuscito a conciliare le parti. Mentre alcuni proprietari hanno lodevolmente proiweduto alle più urgenti riparazioni dei proprii stabili anche con mezzi di fortuna (togliendo cosi di mezzo ogni motivo di discussione e di malumore coi propiii inquilini) altri invece, come si lileva dalle lettere che abbiamo ricevuto non si sono affatto preoccupati delle sorti delle proprie case e di quelle dei relativi inquilini, non si sono nemmeno presi la briga di fare un sopraluogo per rendersi conto delle necessità delle une e degli altri. Ed all'invito loro rivolto dai locatari di provvedere adeguatamente e di concedere una equa riduzione di affitto per il tempo trascorso in condizioni disagiate questi proprietari non Inumo nemmeno risposto o evasivamente o dilazionando. Così alcune case corrono il rischio di subire ulteriori danni per la mancata sistemazione del tetto mentre se fossero state liparate prontamente ogni peiicolqì di tal genere sarebbe da esclude- '' re; come altre, benché, più leggermente sinistrate, si deteriorano maggiormente per l'abbandono in cui sono lasciate. Forse gioverebbe intervenire presso questi proprietari che sono soidi agli inviti fatti loro dal Genio civile di contribuire alla ricostruzione ed alla riparazione delle case sinistrate, come è giustamente intervenuto e si interviene nei riguardi dei proprietari agricoltori incuranti dei proprii poderi. La proprietà, in Regime fascista, è prima di tutto responsabilità. iiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitu