Eroica e valida resistenza

Eroica e valida resistenza Eroica e valida resistenza alla incessante offensiva sovietica Attacchi nel setgrado, a sud del l Berlino, 16 gennaio. A sud del lago Ladoga e nel settore sud, in special modo nella zona di Stalingrado, i bolscevichi hanno prosegui'o nelle ultime ventiquattr'ore ad attaccare con foga disperata. Momento d'importanza basilare a L'odierno bollettino germanico fa esplicito accenno allo spirito eroico con cui le truppe della nuova Europa fronteggiano tali assalti, e secondo quanto ci viene detto da fonte militare, veramente tale accenno non fa che sottolineare le stupende prove che ormai da intere settimane offrono quelle truppe premute da forze enormemente preponderanti, che non consentono loro alcuna sosta negli assalti. I combattimenti continuano per giorni e per notti in moMissimi punti con una violenza che ben difficilmente si riesce ad immaginare. Però il fronte resiste, e resiste magnificamente. Ogni assalto è vano, e anzi secondo l'opinione di alcuni critici militari germanici, il fronte difensivo pare farsi sempre più solido sotto l'incalzare degli attacchi avversari. L'entità delle perdite quotidianamente subite dal nemico ne è una prova. I/arma aerea, che sostiene efficacemente i combattimenti della difesa, si è nuovamente spinta a compiere delle anioni lungo le coste del Mar Nero, dove ha incendiato depositi di carburante e di rifornimenti vari ed ha colato a picco anche un dragamine. Secondo l'opinione dei circoli competenti germanici, per quanto riflette la grande battaglia m corso sul fronte orientale, pur sottolineando i risultati conseguiti nella difesa che si prolunga ormai da due mesi, si rileva come l'offensiva sovietica potrebbe ancora continuare per parecchie settimane e fors'anche con non diminuita violenza. Oggi le forze della nuova Europa si trovano con ben altri mezzt e su ben altre posizioni dell'anno scorso di fronte alla nuova offensiva bolscevica che, d'altro canto, si è iniziata con anticipo e con proporzioni ben diverse da quelle dello scorso anno. Indubbiamente questa è la più grande operazione militare che i souieti abbiano compiuto dall'inizio della campagna ad oggi ed esige la massima compattezza di forze per fronteggiarla. Non si nasconde in Germania che il momento militare è della massima importanza, ed esige non solo sui fronti di combattimento ma anche all'interno fa maggiore disciplina e la collaborazione di tutte indistintamente le energie per poter superare questa durissima prova, ma nello stesso tempo si conserva la migliore serenità e la calma più obbiettiva nella valutazione di tutti gli eventi, mettendo in rilievo come — per quanto riguarda il fronte dell'est — i sorteti, anche se hanno ancora possibilità di persistere con immutata violenza nelle loro azioni di attacco, non possano più contare, salvo imprevisti, su un tempo invernale ecces. «inamente lungo. E l'inverno, come è noto, è Punica stagione che può essere in un certo senso favorevole al nemico su quei difficili campi di battaglia. Intanto, per quanto si riferisce agli aiuti che gli alleati possono continuare a dare ai sovieti, non ci si preoccupa soverchiamente in Germania. Si rileva con interesse stasera a Berlino un commento pubblicato da un giornale inglese nel quale si dice esplicitamente come nei circoli britannici si sia alquanto impressionati per le enormi perdite di naviglio a cui costringono i vani tentativi di portare qualche aiuto ai sovieti in questi tempi in cui maggiormente ne avrebbero bisogno. pctccdganlfmdcrplspm I disperati assalti respinti Intanto i quotidiani berlinesi continuano a registrare 1 successi conseguiti dalle varie unità schierate lungo il fronte orientale e impegnate a respingere i disperati assalti sovietici. Fra l'altro la stampa serale ttore meridionale, nella zona di Stalin lago Ladoga respinti - 77 aerei abbattuti mette in grande evidenza i vittoriosi combattimenti sostenuti dal 23 dicembre ad oggi da un battaglione di granatieri a sud-est del lago Ilmen. In questo periodo di tempo tale battaglione ha distrutto in totale ottantacinque carri armati nemici. Tale cifra acquista un particolare valore quando si pensi che la maggior parte di tali curri armati nemici non'sono stati distrutti con l'uso dei normali cannoni anticarro ma in aspri combattimenti corpo a corpo, durante i quali i granatieri hanno dovuto servirsi di pistole mitragliatrici, di pistole automatiche e ai bombe a mano per avere ragione dei colossi avversari. Narra la Boersen Zeitung tra l'altro, di un granatiere che affrontò da solo due carri armati e, mentre riusciva a metterne fuori combattimento uno con il làncio di un paio di bombe a mano, il secondo gli rovinava addosso. Il soldato allora si gettava a terra e riusciva ad appendere una carica esplosiva sotto il carro armato presso il motore. Il carro armato, lanciato, proseguiva nella sua corsa e il soldato tedesco riusciva appena a porsi in salvo che una tremenda esplosione squarciava il mezzo corazzato, uccidendone tutto l'equipaggio. Anche la Nachtausgabe ìacconta, a proposito dei combattimenti sostenuti da questo battaglione di valorosissiìni granatieri germanici a sud-est del lago Ilmen, di un cannone anticarro assai danneggiato in precedenti combattimenti, il quale si trovò ud un tratto a dover sostenere da solo l'attacco di vari carri armati. Il personale addetto al pezzo era stato in maggior parte messo fuori di combattimento ed allora un giovane ufficiale si pose personalmente al pezzo cercando di reagire con mirabile sangue freddo all'attacco nemico portato ormai da pochi metri di distanza. Nello spazio di alcuni minuti il giovane ufficiale riusciva a paralizzare tre curri armati mentre gli altri sospendevano l'attacco. Ciò bastò per dar tempo ad un gruppo di granatieri di scattare al contrattacco con vari altri pezzi d'assalto. Un solo cannone d'assalto distrusse quattro carri annoti nemici raggiungendo così, nello spazio di pochi giorni, la sua venticinquesima vittoria. Altri colossi d'acciaio furono inchiodati in fiamme sul campo di battaglia e gli ultimi superstiti si ritirarono con gravi danni e /eriti a bordo. Pagine d'eroismo / giornali della sera descrivono numerosi episodi di questa epica lotta sostenuta per circa un mese dal Battaglione di granatieri germanici contro le ondate incessanti d'assalto delle fanterie e dei mezzi arrazzati dei bolscevichi. Un giorno — narra il Lokal Anzelger — le artiglierie germaniche piazzate in un settore poco discosto, poterono prendere sotto un efficacissimo fuoco un concentramento di automezzi corazzati del nemico e distruggere circa una ventina di grossi carri armati. In un altro punto, il fuoco di sbarramento opposto dalle baiterie germaniche fu così forte, l'altro giorno, che un intero reggimento di fanteria sovietica rimase decimato e dovette desistere dall'attacco. In un altro punto ancora, in un aspro combattimento svoltosi per alcune ore, i bolscevichi perdettero trecento uomini. Gli osservatori di artiglieria piazzati in posizioni avanzate nel settore nord, riuscivano nelle ultime ventiquattro ore secondo quanto si apprende da fonte militare, a segnalare esattamente i movimenti' di un forte gruppo di fanterie e di mezzi corazzati nemici che si prepamva.no ad un grande assalto o-jntro le posizioni tedesche. Immediatamente le artiglierie germaniche e i cannoni d'assalto entravano in azione. Si sviluppava una violenta battaglia che si concludeva in una lotta corpo a corpo, durante la quale i tedeschi riuscivano, con grandissimi sforzi, a contenere il formidabile attacoo avveisario. Un giovane tenente si distingueva in maniera particolare marciando all'attacco alla testa dei suoi uomini e battendosi con la pistola e con le bombe a mano nonostante fosse gravemente ferito, fino a che il nemioo non fu posto totalmente in fuga. Altri giornali della sera parlano di episodii simili avvenuti anche nel settore sud. Le ultime informazioni d'Anno L notizia che i bolscevichi hanno nuovamente tentato di condurre azioni d'attacco violentissime nella zona di Stalingrado. Anche qui le posizioni germaniche sono fatte segno ad una enorme pressione, ma resistono magnificamente. Infatti anche questi ultimi assalti sono slati tutti nettamente respinti e il nemico ha subito perdite oltremodo gravi in uomini e in mezzi corazzati. Altre azioni si segiwlano nel settore del Caucaso; e infine si sottolineano ancora a Berlino come, nonostante tutti gli sforzi, i bolscevichi non siano tuttora riusciti ad aprirsi la minima breccia nella formidabile resistenza opposta dal presidio germanico di VeZifcie Luki, che è continamente rifornito e rafforzato per via aerea. 1 Carlo Crisma

Persone citate: Carlo Crisma, Eroica, Stalin

Luoghi citati: Berlino, Europa, Germania, Stalingrado