Unità britanniche contenute e respinte in violenti combattimenti sul fronte sirtico

Unità britanniche contenute e respinte in violenti combattimenti sul fronte sirtico Unità britanniche contenute e respinte in violenti combattimenti sul fronte sirtico 35 carri armati distrutti - Anche in Tunisia elementi avversari appoggiati da mezzi blindati sono stati costretti a ripiegare ■ Retrovie, basi e truppe attaccate dalla nostra aviazione - 20 apparecchi abbattutie numerosi distrutti al suolo - Vittorioso scontro della torpediniera " Perseo „ con tre caccia nemici Bollettino n. 966 Il Quartier Generate delle Forze Annate ha diramato nel pomeriggio di ieri il seguente Ballettino numero 966: Alle azioni aeree degli scorai giorni sono seguiti, sul fronte sirtico, aspri combattimenti terrestri, nel corso dei quali le unità britanniche attaccanti venivano contenute e respinte in dura prolungata lotta: 35 carri armati nemici risultano distrutti. In Tunisia elementi avversari appoggiati da mezzi blindati erano costretti a ripiegare a seguito di vivaci scontri. In entrambi i settori della battaglia le aviazioni italiana e germanica sono intervenute con successo bombardando centri delle retrovie e basi portuali, mitragliando colonne in marcia e in sosta, intercettando con successo formazioni dell'opposta aeronautica. Tre apparecchi sono stati abbattuti da cacciatoi Italiani, 13 da quelli tedeschi; molti altri incendiati o danneggiati al suolo. Incursioni su Tripoli non hanno provocato danni di rilievo; sono segnalati tre morti e 5 feriti tra la popolazione libica; due bombardieri precipitavano sotto il tiro delle artiglierie del la difesa. Alcune bombe venivano pure sganciate sull'isola di Lampedusa • su Gela le cui batterie contraeree centravano e di struggevano ciascuna un veli volo. Due nostri aerei non hanno fatto ritorno dalle operazioni della giornata. Nella notte sul 16 la torpediniera « Perseo » al comando del tenente di vascello Saverio Ma rotta, mentre navigava In servizio di protezione del traffico, è stata attaccata da tre grossi cacciatorpediniere nemici. Li ha audacemente affrontati silurandone uno, e sebbene colpita e con l'incendio a bordo è riuscita a rientrare alla base. Quattro navi per 19 mila tonn. affondate davanti a Bengasi Berlino, 16 gennaio. Sulle operazioni in Africa e nel Mediterraneo il comunicato tedesco dice: In Libia, l'VIII Armata britannica ha tentato di soverchiare dal sud l'armata corazzata Italo-tedesoa. In violenti combattimenti il poderoso corpo corazzato nemico è stato respinto con la perdita di 35 carri d'assalto nemici. Attacchi avversari in Tunisia sono stati respinti. In immediato contrattacco le posizioni dell'Asse sono state spostate in avanti. L'armata aerea tedesca ed italiana è intervenuta in tutti e due i settori di combattimento con efficacia. Essa ha proseguito il bombardamento di basi aeree munite con buon successo. Colpi in pieno hanno provocato gravi distruzioni negli Impianti portuali di Bona. 12 apparecchi nemici sono stati abbattuti: otto distrutti al suolo. Un sommergibile germanico ha affondato a nord est di Bengasi due navi per complessive 7 mila tonnellate, naviganti in convoglio composto di tre mercantili e scortato da diverse navi. Altre due navi, fortemente protette da cacciatorpediniere e stazzanti complessivamente 12 mila tonnellate, sono state pure affondate. Inoltre, unità della flotta da guerra germanica hanno affondato nel Mediterraneo, lo spazzamine britannico « Horatie ». Centosette aerei nemici abbattuti nella settimana Roma, 16 gennaio. L'attività aerea della settimana si è svolta soprattutto sul territorio africano dove, ala sul fronte sirtico che in quello tunisino, i nostri reparti hanno assiduamente operato in stretta collaborazione con le forze aeree germaniche. Nel complesso, l'attività registra le seguenti cifre: Apparecchi abbattuti: in combattimento 98; dalle difese contraeree 9. Sono stati inoltre distrutti numerosi velivoli al suolo, quattro dei quali registrati dal bollettino. Tre unità navali sono state colotte dall'Aviazione. O O tGàties- \Ì / lì L -7 4- V L'odierno « Documentario della stupidità nemica» reca: Il Daily Sketch in data 11/1 scrive: «Altre fabbriche italiane si stanno trasferendo in Germania. Fra esse vi sono tre stabilimenti torinesi, due milanesi, uno genovese e due romani. Le incursioni britanniche hanno offerto alla Germania la scusa per il trasferimento di queste industrie italiane. Ciò significa che i tedeschi stanno assumendo un controllo completo sulle industrie italiane prima del collasso dell'Italia ». Il Daily Express in data 11/1 pubblica una Reuter affermando che gl'italiani subiscono maggiori perdite nei Balcani che sul fronte russo. \* SasrBuHsdi$^>^^.^' _\J?J STUPIDITA' NEMICA Stabilimenti torinesi che si trasferiscono in Germania Roma, 16 gennaio. dN■ dalla stampa italiana per non ave-1re impedito una corsa alle Banche i italiane. Si afferma che è stata1 dichiarata In Italia una moratoria ; bancaria fino al 2 febbraio del-:l'anno prossimo ». |Il Daily Telegraph sotto il ti tolo « I nazisti disperdono la folla a Torino. - Aiuti per la polizia », iRibblica: « Dulia frontiera italiana, giovedì. — Secondo notizie giunte qui sono state chiamate truppe germaniche per sciogliere à Torino una grande riunione per la pace non essendo la polizia italiana riuscita a disperdere la folla. In tutta l'Italia la censura di tutte le pubblicazioni, della corrispondenza privata e delle conversazioni telefoniche viene resa più rigorosa per impedire che trapelino notizie sulla vera situazione. Ai giornali è proibito parlare del panico delle città che vengono sgombrate e della rovina prodotta dalle incursioni alleate. Secondo notizie ricevute, il Governatore della Banca d'Italia si sarebbe dimesso dopo essere stato attaccato L e i e e l i 111M111111111U11111111111111111111111111111111111111111H11111111

Persone citate: Perseo