Le imprese economiche europee

Le imprese economiche europee Le imprese economiche europee espropriate'e dirette dagli anglosassoni Berna, 14 gennaio. (S.). Gli anglo-americani per mascherare le loro mire rapaci hanno trovato la formula « internazionalizzazione » e vi fabbricano i loro più bel piani di conquista economica. Quello di cui ci ha poeto a conoscenza il Times riguarda tutti i servizi pubblici europei, ma non è che una parte del programma tendente al predominio economico su tutto il mondo. La pubblicazione dell'organo inglese costituisce per gli Stati neutrali la prima netta rivelazione di quello che significherebbero la vittoria della coalizione anglo-bolscevica. Razionalizzazione controllata Il Times fa sapere che l'Inghilterra ritiene indispensabile l'unificazione di tutte le imprese esercenti servizi di utilità pubblica in Europa col pretesto che questa unificazione sarebbe necessaria immediatamente dopo la guerra per la restaurazione dell'ordine, per la distribuzione dei generi alimentari, per il rimpatrio dei fuggiaschi e del prigionieri e per le smobilitazione; ma anche per i tempi futuri simile unificazione sarebbe inevitabile se si vuole assicurare il progresso tecnico alle comunicazioni telegrafiche, telefoniche, ferroviarie e postali nonché alla distribuzione della forza elettrica in Europa. Il giornale inglese dopo avere portato come esempio la Russia, l'Inghilterra e gli Stati Uniti d'America, i quali ultimi alimentano con la loro forza elettrica territori grandi dieci volte la Svizzera, trova che non c'è nessun motivo per cui ad ogni confine debba venire cambiata la locomotiva e il personale di un treno, per cui la tensione elettrica debba mutare e i passeggeri di un autobus debbano cambiare macchina L'Inghilterra si degna di voler mettere un po' d'ordine in tutti questi campi. E' vero che la Germania — così osserva il Times — ha in parte già proceduto ad una certa centralizzazione eliminando gli inconvenienti lamentati, ma, secondo il giornale, i tedeschi sarebbero partiti da punti di vista falsi e si sarebbero proposti falsi scopi. La parte costruttiva che esiste nell'opera di razionalizzazione già iniziata dai tedeschi nei servizi pubblici dell'Europa centrale avrebbe perciò bisogno di essere Condotta a termine dalle nazioni unite nell'interesse, si capisce, dell'Europa. Il Times dopo avere ricordato che esistono già molte organizzazioni internazionali, come l'unione internazionale delle ferrovie, il comitato internazionale del transito presso la società delle nazioni, fuflìclo Internazionale dei trasporti ecc., cosi continua: « La piena razionalizzazione peri» non può essere ottenuta che sotto il controllo di una unità europea. Per istituire questa unità le nazioni unite debbono usare la persuasione e le trattative, ma se sarà necessario dovranno ricorrere anche alla pressione per superare le inevitabili resistenze che i singoli Stati opporranno nella loro qualità di proprietari del rispettivi sistemi. Questi sistemi e questi servizi esercitati da gruppi privati dovrebbero in taluni oasi venire acquistati. Da ciò non consegue necessariamente che l'autorità suprema di controllo divenga ammlnistratrice diretta e la proprietaria di tutti i sistemi, premesso che, d'aiti», parte, possa essere assicurato uno stretto controllo Solltlco. Le nazioni unite posseeranno per molti anni dopo la guerra una forte posizione politica e finanziaria nelle trattative internazionali e i discorsi di Sumner Welles e di Wallace hanno recentemente espresso l'opinione che l'egoismo nazionale non possa impedire il benessere generale. Potrebbe essere creato un consiglio supremo europeo per i pubblici servizi le cui filiali esercenti i vari rami sarebbero autonome nel loro operato ma soggette all'autorità suprema politica. Questa autorità suprema potrebbe essere creata sull'esempio dell'Ufficio luternazionaie del lavoro, uno dei più riusciti prodotti ginevrini, n controllo europeo del grandi servizi pubblici sarebbe una delle migliori garanzie contro il risorgere deU'iinperialismo economico tedesco ». Colonialismo continentale La stampa svizzera nel commentare questo articolo constata che basta saper leggere per capire che cosa significhi. Le nazioni unite intendono arrogarsi il diritto di espropriare e di dirigere le imprese economiche europee e per arrivare allo scopo si propongono di usare qualsiasi mezzo. La Russia, l'Inghilterra e l'America comanderebbero su tutta l'Europa e il capitalismo giudaico te. sfrutterebbe come una qualsiasi colonia. « La razionalizzazione oggi è di moda — scrivono le Basler Nachrichten — e unificare i sistemi ferroviari, postali, telegrafici, telefonici ed elettrici al di sopra dei confini statali significherebbe infatti compiere una razionalizzazione in grande stile. Logica, obbligatoria conseguenza sarebbe la unificazione del più importante fra i mezzi di traffico: te moneta. Se — come scrive il Times — non ci sarebbe nè un motivo tecnico nè un motivo economico per cambiare la locomotiva e il personale di un treno al confine, perchè dunque si dovrebbe cambiare il denaro? Dunque: moneta unitaria continentale - economia unitaria continentale! E per giunta un po' di politica, anzi, — come scrive l'organo inglese — uno stretto controllo politico. E si noti che 11 vocabolo inglese Control non significa soltanto sorveglianza, ma predominio ». Poi il giornale basilese per restare' nel tema dell'unificazione dei servizi pubblici e della forza motrice, si domanda che cosa essa significherebbe per la Svizzera: «Nient'altro che la rinuncia ^'l'amministrazione sovrana del i ti proprio patrimonio nazionale. Nelle nostre ferrovie — osserva il giornale — sono investiti quattro miliardi di buoni franchi svizzeri; nella produzione e nella distribuzione della corrente ce ne sono altri 2,8. La corrente elettrica è, si può dire, l'unica materia prima che in modeste quantità possiamo esportare. Il Times non ci parla nemmeno di un compenso per la sua confisca internazionale, non accenna nemmeno, per esempio, ad una partecipazione della Svizzera al monopolio universale del carburante o della gomma. Noi dovremmo semplicemente versare nella massa fallimentare europea il nostro patrimonio nazionale e abbandonare tutto al consiglio supremo europeo dei servizi pubblici. Forse a un lettore straniero le cifre di 4 e di 2,8 miliardi sembreranno minime: per noi svizzeri significano 1700 franchi a testa su un popolo di 4 milioni di persone fra uomini, donne e bambini. Perciò, astrazion fatta della politica di un popolo libero, non possiamo nemmeno dal solo punto di vista finanziarlo comprendere come l'Inghilterra voglia fare propaganda con un simile piano europeo. Se Londra per la sua propaganda vuole valersi dei fantasmi del dopo guerra sarebbe molto più efficace la promessa di voler garantire la libertà del mari in modo che nelle future guerre nessun neutrale debba più stentare la vita La libera navigazione su tutti i mari sarebbe per le comunicazioni internazionali una ben maggiore conquista di un sistema ferroviario razionalizzato dell'Europa continentale ».

Persone citate: Basler, Sumner Welles