Colpo di Stato realista

Colpo di Stato realista Colpo di Stato realista pfallito nell'Africa del nord Una situazione sempre più complicata politicamente é nulla ni iliVane lusinghe americane alla popolazione- marocchina tarmente Berna, 14 gennaio. (S.) Tanto a Washington che a Londra ci si lamenta della man-: canza di InformsBlont sulle operazioni militari nell'Africa settentrionale. La New York Heraìd Tribune scrive: « E' ora di fornire Gualche schiarimento sulle azioni nell'Africa -settentrionale. Occorre dissipare 11 mistero e la confusione. Dallo sbarco di novembre non si sono più avuti resoconti franchi e precisi. La conclusione inevitabile è che si controllino e si manipolino 1 fatti per ragioni essenzialmente politiche. Il rimedio è di permettere ai corrispondenti di descrivere i fatti>. A Londra 11 Daily Telegraph deplora questo sistema e trova curiosissimo di dover- constatere che dopo oltre due mesi dallo sbarco le comunicazioni dell'Africa settentrionale col mondo esternò Siano ' ancora cosi poco soddisfacenti. Le Illusioni del conte di Parigi A sua volta il redattore diplomatico del Times assicura che il generale Catroux ha dichiarato a Eden:' «Disgraziatamente dobbiamo constatare che la situazione nell'Africa del Nord invece di chiarirsi si complica sempre più e ci varrà molto tempo prima che tutto ritorni in ordine ». Da Radio Algeri il rappresentante della radiodiffusione Columbia, Charles Collingwood, ha confermato le voci corse ned giorni passati circa un progettato colpo di stato dei realisti. .« I realisti dell'Africa del Nord hanno tentato di ristabilire la monarchia, ma Senza successo. Alcuni di essi sarebbero anche implicati nell'assassinio dell'ammiraglio Darian che evidentemente è stato ucciso perchè non voleva patteggiare con essi Tra queste personalità si troverebbero alti funzionari dell'Africa del Nord che speravano di poter ristabilire il conte di Parigi sul trono dopo la occupazione americana ». Dopo queste dichiarazioni, tendenti evidentemente a rigettare su altri le responsabilità per l'assassinio di Darian, Collingwood ha soggiunto: «Dopo Io sbarco alleato nell'Africa del Nord è scoppiata una lotta violenta fra i liberali e i repubblicani da un lato e i fascisti e i filofascisti dall'altro. I realisti si destreggiano fra questi due partiti cercando di profittare della loro divisione». In seguito all'arresto di un amico del duca di Windsor, Cordeli Hull ha fatto ai giornalisti le seguenti dichiarazioni: «Charles Bedaux, amico intimo del duca di Windsor, è stato arrestato nell'Africa del Nord. Bedaux, un plurimilionario, si è acquistato una fama mondiale con ir suo sistema di accelerazione del lavoro nell'Industria. E' nel suo castello in Francia, il ca-, stello di Cande. che ebbe luogo il matrimonio della coppia principesca. Non conosco I particolari dell'arresto e non so nemmeno se Bedaux sia stato arrestato su ordine degli alleati o delle autorità francesi. Mancano ancora notizie ufficiali, ma secondo un'informazione privata, Bedaux sarebbe stnto in rapporti commerciali con le potenze nemiche ». Un incontro sfumato Quanto all'incontro De GaulleGìraud, a Londra si considera ormai come definitivamente sfumato. I due generali non sono riusciti a mettersi d'accordo nè sul luogo nè sulla data -dell'incontro perchè evidentemente Glraud ha dovuto seguire le istruzioni di Murphry. SI. conferma che egli oederà l'amministrazione civile dell'Afri ca del nord per continuare a occuparsi soltanto dell'organlzzazio ne dell'esercito, olò che, come ha dichiarato, è un compito tutt'altro che facile perchè l'avversarlo di¬ e di molte forze. Glraud ha dichiarato di temere le conseguenze deleterie dei dissidi politici, ma non ha voluto dire di più perchè — egli ha detto — qualsiasi parola Imprudente potrebbe aggravare la situazione che è già cosi tesa. A quanto si assicura a Londra una parte della popolazione dell'Africa settentrionale è favorevole al Conte di Parigi, un'altra parte molto forte parteggia per Vichy e un'altra infine simpatizza apertamente per il Fascismo, sicché si confessa che a De'Gaulle non resterebbe che il dieci per cento della popolazione. Perciò gli Inglesi hanno riposto tutte le loro speranze nell'opera del ministro Mac Millan inviato, come è noto, nell'Africa settentrionale per trovare una seduzione che tuteli 1 loro interessi. Analizzando questa complessa situazione, il Times osserva che essa è tutt'altro ohe chiara e ripete ohe è deplorevole che De Gaulle e Giraud continuino ad urtarsi a vicenda, mentre si deplora del pari, che Giraud abbia ceduto a dei politicanti la direzione degli affari politici e si dedichi esclusivamente alla direzione dell'esercito. Anche gli arresti che sono stati operati per ordine di Bergeret vengono considerati a Londra come una nuova prova del dissensi che esistono nell'Africa settentrionale francese. Pure preoccupante' per il Times è la presenza ad Algeri del conte di Parigi di oui si temono gli intrighi. Ma la confessione più interessante dell'organo londinese è ohe si ammette a Londra che De Gaulle disponga nell'Africa settentrionale soltanto di un piccolo numero di partigiani e cioè non certo più dei dieci per cento di tutta la popolazione francese dell'Africa settentrionale. Stupisce che Londra stessa confessi ora come De Gaulle non abbia seguito. Sullo stesso giornale il noto giornalista Inglese Vernc-n Bart leti, fa alcune sintomatiche rive nazioni a guisa di preludio e pre iiiu unni ■■ iiiiiiiiliiiii|iiutiiiiiii i iiidmiiii (Telefoto Luce). a Brindili. I parazione dell'opinione pubblica menatale ad un probabile provvedimento comune nel confronti dell'Africa settentrionale francese cui sarebbero « costretti » Inghilterra e Stati Uniti, dati 1 dissidi Insanabili che travagliano il cosiddetto Consiglio imperlale francese. Evidentemente però il redattore diplomatico del grave organo ufficioso britannico e la fonte della quale è ispirato pensano che all'attuale «trust» statunitense delle « possibilità » e delle risorse francesi Sia preferibile una situazione di condominio anglo-americano. Scrive dunque il Bartlett: «I degollisti costituiscono una piccolissima frazione della popolazione francese nell'Africa del Nord. D'altra parte, in qualche possedimento francese dell'Africa, la diffidenza per uomini come li generale Noguès, residente generale al Marocco, e per altri che consigliano attualmente Glraud, è altrettanto profonda quanto quella che si prova ail Quartier generale di De Gaulle a Londra Iti queste circostanze, è chiaro che non un francese fuori della Francia abbia l'autorità che giustificherebbe di mettersi alla testa di un governo provvisorio ». Bartlett conclude dicendo che se i francesi non arrivano a mettersi d'accordo in un prossimo futuro, i governi britannico ed americano potrebbero essere costretti ad assumersi la responsabilità dell'amministrazione a nome del popolo francese. L'azione americana nel Marocco Quanto alle reali intenzioni delle autorità di occupazione americane nei riguardi dell'Africa settentrionale francese, esse appaiono sempre più evidenti anche perchè gli invasori non si preoccupano troppo di celarle come avevamo fatto nei primi giorni dell'occupazione. La crescente intromissione statunitense nella vita militare e amministrativa del Marocco a detrimento delle autorità francesi impotenti a fronteggiarla, incontra la sempre maggiore ostilità dell'elemento mussulmano al quale sono ben noti 1 sistemi di oppressione, di repressione, nonché le requisizioni forzate di generi alimentari perpetrate dagli americani nel paesi arabi del vicino e medio Oriente in cui sono riusciti a mettere piede. Non avendo potuto ottenere i vantaggi che si ripromettevano a causa dell'ostruzionismo delle masse marocchine, le autorità americane hanno sguinzagliato per tuttavia regione numerosi agenti propagandistici, che hanno lò scopo di circuire gli elementi nazionalisti marocchini per attrarli nella'loro orbita mediante fallaci lusinghe e promesse. Quest'opera di penetra- credevano possibile ottenere l'approvazione del nazionalisti a suon di dollari, come era stato fatto con i generali francesi, è fallita completamente perchè le masse mussulmane vedono in essa l'inizio della penetrazione ebraica tendente a metterle in uno stato di dipendenza. ♦♦-» —