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STAM STAM - Necrologie, L. 15 - Pubblicità econom 7, telefoni 42-059 63-961. Il Giornate numeri, compresa, l'edizione del lu La campagna americana per screditare De Gaulle Berna, 11 gennaio. Pare davvero che la delu- (8.) ) sione degli inglesi per la situa ztone nell'Africa del Nord non abbia limiti e che 11 governo non possa sottrarsi a dare prossimamente spiegazioni sopratutto per l'inerzia militare. Dal Gran Quartier generale di Anderson, allo scopo di fare un po' capire al Pubblico di quali difficoltà si tratl, ci si affanna a ripetere che gli effettivi dell'Asse in Tunisia non sono affatto disprezzabili e per la centesima volta si tirano in ballo le difficoltà delle comunicazioni di cui gli alleati si devono valere. Ci si domanda a Londra a che cosa sia ridotto il significato, agli effetti strategici, dell'avanzata di Montgomery la cui tanto decantata vittoria non ha potuto far maturare il minimo frutto: essa anzi è stata annullata precisamente dallo sbarco anglo-americano nell'Africa del Nord che ha avuto per conseguenza immediata lo sbarco nemico in Tunisia e il miglioramento definitivo della situazione strategica dell'Asse in confronto a quella preesistente. L'operazione ideata dal grande stratega Roosevelt e eseguita col concorso del suo luogotenente Churchill, è diventata ormai agli occhi degli inglesi un vero e proprio demerito tanto più che gli americani, addossatasi la responsabilità del comando militare e della direzione politica, hanno in seguito dimostrato piena incapacità sia nell'uno che nell'altro campo. « L'opinione pubblica londinese — dice un radiogramma da Londra alla Tribune de Genève — è molto abbattuta per gli avvenimenti dai quali risulta in modo certo che anche le divergenze di opinione fra il governo francese dell'Africa del Nord e il generale De Gaulle sono ancora grandissime ». il radiogramma continua riferendo uno strabiliante racconto di un giornalista americano secondo Jil quale in Africa si adopera ogni mezzo per combattere De Gaulle e screditarlo presso l'opinione pubblica francese. Tra l'altro lo si accusa di trasmettere i suol bollettini valendosi di una radio clandestina tedesca con onde della stazione di Algeri. Fatto è che chi cerca di ascoltare radio Algeri, secondo il giornalista americano, si accorge di ricevere informazioni golliste e sembra anche che questa stazione disturbi remissione dei comunicati ufficiali dell'Africa settentrionale. a Milizia Artiglieria Contraerei. lord, a conti fatti, chi si sarà logorato di più; l'attaccante o gli attaccati. • Gli anglo-gollisti cominciano a perdere ogni speranza sulla possibilità di inserirsi nel giuoco americano nell'Africa settentrionale francese. Essi sono costretti ormai a constatare che le possibilità di un accordo "iraud sfumano, di fronte al contegno sempre più evasivo del successore di Darlan, il quale, mentre rinvia alle calende greche il progettato incontro con il suo emulo, lascia libero campo nel Nordafrica a una campagna di discredito del mo- vimento « Francia combatten-non avverreDDe, se non rispon desse al meditato programma dei padroni americani. Da Gl- raud si risale a Eisenhower e da Eisenhower a Roosevelt. Questi pretende libero ingresso nei recinti già vietati dei posse; dimenti imperiali britannici, e i varii Morrison sono costrett: di riverenza; ma dove coman dano gli americani c'è un peren torio cartello con la scritta « proibito », e anche gli inglesi deDbono passare al largo, come persone non addette ai lavori. , • Dal discorso di Roosevelt al Congresso gli americani hanno j appreso che non vinceranno più 1 nel 1943 e forse neppure nel j 1944. Oggi, dalle léggi che se col cappello in mano, ad atten-derlo sulla porta e fargli tanto ■ ■ guono quel discorso, e ne costituiscono il corollario, apprendono che dovranno spremere dalle proprie tasche altri cento miliardi di dollari, dare altri dodici milioni di braccia ai servizi dell'esercito e della produzione bellica, e adattarsi all'aumento dei prezzi, che il Governo si proclama impotente a frenare. Ogni giorno un colpo nuo-voaii'iifusione, concuiiipopoioNordamericano è entrato neu conflitto: l'illusione che la guerra non fosse che una raflida successione di folgoranti vittorie militari e di pingui affari commerciali, gloria e ricchezza insomma, a portata di tutti. ica condizioni in testa olle sineule rubrile *i riserva il diritto di rifiutare le insnedì: Italia, Albania, Impero e Colonie: che - Nel testo del giornale (tel. 41-329)serzioni che giudica non pubblicabili. — Anno h. 87, Semestre 44, Trimestre 23.