Uomini risoluti e ardimentosi— sventarono i piani nemici in Tunisia

Uomini risoluti e ardimentosi— sventarono i piani nemici in Tunisia Uomini risoluti e ardimentosi— sventarono i piani nemici in Tunisia La fulminea occupazione di tutta la fascia costiera e della capitale • Gli angloamericani costretti a ritirarsi con gravi perdite, nonostante il ricco armamento Bollettino^. 959 La vittoria di Tunisi Il Quartier GetieiraJe delle Forze Armate coouuidca: Sui fronti della Sirtica e della Tunisia scontri di pattuglio a noi favorevoli. L'aviazione dell'Asse ha svolto Intensa attività. In Libia concentramenti di carri armati e di automezzi venivano attaccati da nostre squadriglie d'assalto con visibili risultati, mentre nel corso di vivacissimi duelli svoltisi nel cielo libico e tunisino la caccia germanica abbatteva 21 apparecchi. Durante azioni nemiche di bombardamento aereo su centri abitati dell'Africa Settentrionale, nostre batterie della difesa colpivano e distruggevano due velivoli. Una nuova incursione è stata effettuata sull'isola di Lampedusa: non sono segnalati danni dì rilievo; nessuna vittima. Non ha fatto ritorno alla base un nostro sommergibile: secondo notizie di fonte nemica gran parte dell'equipaggio è caduto prigioniero. Sulle operazioni nell'Africa Settentrionale il comunicato tedesco dice: Ieri sull'intero teatro di guerra africano si è registrata solo una debole attività di combattimento. In Libia formazioni aeree d'as salto tedesche ed italiane hanno distrutto numerosi carri armati ed automezzi britannici. In Africa Settentrionale la caccia germanica ha abbattuto 21 velivoli nemici; l'artiglieria contraerea ne ha abbattuti 2. Ventitré aerei nemici abbattuti nella Sirtica (DAL NOSTRO INVIATO) Tunisi, 9 gennaio. Il primo degli atti di guerra in Tunisia ha avuto dei momenti e degli aspetti eroici, che, riguardati oggi a più di un mese dallo sbarco delle truppe dell'Asse a Tunisi e a Biserta, mettono in valore li intelligenza dei nostri comandi e la superile capacità dei nostri soldati. Nonostante la complotta di elementi deganllisti e di ebrei,ah anglo-americani hanno perdu-to veramente, l'occasione di fare inTunisia quelle « passeggiate »uh-fan» che ti generale Eiscnhower aveva promesso ai governi di Lon-drà e di Washington. Il nemico, che era giunto alle porte di Timi- si, venne giocato da «uomini ri-soluti e ardimentosi» quando giài degaulltsti di Tunisi, che non avevano avuto il coraggio di se- giure le truppe di guarnigione dissidenti verso l'incerto destino di Algeri, stavano alla finestra ad ascoltare il rombo delle cannona- te vicine aspettando da un mo- mento all'altro il nemico, quando questo quantunque fortemente ar-muto e dotato di un gran numero di mezzi corazzati e meccanizzati venne costretto a ritirarsi con gravi perdite di uomini e di ma- teriale. Gli anglo-americani furono presi da una guerra agilissima fatta tutta di colpi di mano, astuzie e azioni nel contempo massicce e condotte con abilità quasi diabolica, 1 soldati dell'Asse ripetevano nella regione della Tunisia gli eroismi di cui dettero prova nei campi di battaglia dell'Europa,mentre la gloriosa Marina italici-na assicurava l'afflusso dei ri/or- nimenti nei porti occupati stipe- rando difficoltà inaudite e resi- stendo vittoriosamente alle acca-nite offese degli aerei e dei mezzi-insidiosi nemici. Dopo gli scontri vittoriosi di Jedeida e di Tebur- , . _ FI Oli $0110 tOmail dalla Germania i .„,„..„, Q „-___,„ TI • .Ji^^L?!^"f,\°aria Il ministro britannico dcllaria ;ha ufflcialmente annunciato oggi jche culque aeroplani britannici non i hanno fatto ritorno dall'ultima in cursione sui territori della Germa.ma occidentale. Cina nazionale. Se in sette anni di guerra i giapponesi, col vantaggio della relativa vicinanza delle loro basi, non sono ancora venuti a capo della resistenza delle forze di CiangKai-Scek, nulla autorizza a credere che l'impresa si presenterà più facile per gli anglosassoni, quando sarà giunta l'ora di regolare i conti con le divisioni di Wang-Ching-Wei, in un teatro di guerra non meno sterminato. • Nei cieli dell'Africa l'aviazione dell'Asse ha confermato la sua schiacciante superiorità, mentre le operazioni terrestri si sono limitate a scontri di pattuglie. La delusione negli Stati Uniti per il ristagno dell'offensiva terrestre nel Nordafrica si risolve in un'ondata di vivaci critiche contro il generale Eisenhower. Londra seconda il giuoco, lieta di poter porre una volta tanto a carico di un condottiero nordamericano il mancato successo di un'operazione di guerra alleata. Gli ufficiosi del Quartier generale di Algeri battono sul pretesto del cattivo tempo : scusa che suona stridente mentre l'esercito germa nico e quello russo continuano a scontrarsi con tanto furore sul fronte orientale, con un freddo polare, tra tormente di neve. In realtà, apche i particolari che si conoscono fin da ora sull'occupazione della Tunisia da parte delle forze dell'Asse non tornano ad onore dei comandi avversari: risulta che solo un pugno di uomini animosi e decisi ha sventato, con fulminea azione, i piani americani, prevenendoli nella presa di possesso di una posizione-chiave formidabile, e consentendone il rafforzamento difensivo. • La resistenza delle forze antibolsceviche è sempre attivissima sul fronte orientale. 1 reiterati attacchi nemici risultano ovunque respinti, e in parecchi punti sono state sferrate violente azioni controffensive, coronate di successo. Il bollettino germanico segnala ancora una volta la strenua lotta del presidio di Velikie-Luki contro le ondate d'assalto bolsceviche. E' una nuova netta smentita alle fonti nemiche, che danno da parecchi giorni caduto questo vitale nodo ferroviario, caposaldo dello schieramento germanico nel settore nord del fronte. rCinque velivoli della R.A.F. bit contro carri armati inglesi, i combattimenti di Qudna e di Depienne contro incauti paracadutisti anglo-americani, Tnundi vide circolare nelle sue strade le macchine di guerra che il nemico aveva perduto. Le finestre dei degaullisti si chiusero e gli ebrei vennero inquadrati *n squadre di lavoratori. Oli italiani e gli arabi fecero blocco con le forze dell'Asse per il raggiungimento della vii- toria, j Nel sud tunisino la incerta sj_ Uiazione venne risoìta Con una \mpida marcia beraaglieresca che <porto aììa consista di Gabes 'quando aì(.,ine colonne nemiche [ provenienti da Gafsa erano a due ore daUa cMa e furono costituiti \altH collegamenti con Sfax e an sa e dop0 aver eUminato le infil. trazioni nemiche la prima fase ipuo dirsi conclusa, , Continuano ora, appoggiati dal i/e forze aeree deWAsse < combat timenti per allargare sempre più la ^stra occupazione e ricacciare it nemico da g,leUe postejoni che aveva facilmente occupato dopo aver seminato il terrore nelle cam- pa(/„e, neiie fattorie dove vivono da anni inermi e laboriose le fa\migUe> italiane e arabe. Dal com plesso deìle azioni combattute per la difesa dello sbarco e per il controllo della litoranea, « la vit toria di Tunisi » è un fatto coni piuto. Vero Roberti AMMISSIONI NEMICHE I gravi danni ,. , , ,. „ provocati nel porto di Bona ' Lisbona, 9 gennaio. , si apprende da fonte nordame ricana che i gruppi di bombar dieri dell'Asse, che hanno attac 0410 " P°rto algerino di Bona, in lun& del'e loro ultime azioni di ^J*™ ^^SS^ ; portuali e gravemente colpito due ' navi. Dal Cauc

Persone citate: Durante, Eisenhower, Vero Roberti