Imposta fondiaria! CRONACA CITTADINA

Imposta fondiaria! CRONACA CITTADINA Imposta fondiaria! CRONACA CITTADINA n ... ... . . , Come I Amministrazione provinciale cura l'efficienza della rete stradale Oggi ricorre il genetliaco della Regina Imperatrice elQ fi fi tifi TflflflIQrin '•"DUUIIU IUIIUIùtIU! nCGli scopi di perequazione - Un gettito complessivo di 222 milioni - Rimuovere le complicazioni amministrative Con il 1° gennaio di quest'anno comincia ad avere i suoi primi effetti tributari la revisione generale degli estimi fondiari saggiamente predi sposta ed attuata dal Ministro {de/ioli» Winan™ nnn rvitori innn-lnavubldelle Finanze con criteri inno vativi di notevole portata te cnica ed economica, a scopi soprattutto, di perequazione. La determinazione del reddito imponibile fondiario, dedotto fino ad oggi analiticamente da una ideale unità di superficie per ogni qualità e classe, viene ora tratto dall'esame dei bilanci di aziende tipo rappresentative degli ordinari sistemi di conduzione e di coltivazione. Il reddito imponibile delle ii IlhavostapriuncourPnipp haBinate "unità "coUuralT viene" I loSingole Unita colturali viene .alconsiderato in rapporto alle H aziende tipo cui vengono rife- mrite. A questo perfezionamen- dito tecnico non corrisponde nel ! incomplesso un aggravamento fi-lzi—,? °° =_j—IteI stBC^e"rensibìle7a prescindere 1 te~ . ' ■« i ordagli effetti correttivi in più o in meno del metodo adottato. ! manddtusoSe ne avvantaggia la giustizia distributiva dell' onere fondiario. Prima dell'attuata revisione il reddito fondiario complessivo del Regno era valutato, ai mririguardi fiscali, a 1500 milioni ridi lire, colpito dall'aliquota era-jcriale del 10 per cento: donde [eun gettito complessivo del tri- IdImtn fnnHinrin pnrialp Hi l'in ! tuouio ìuiiuidnu ciancile ui mu. llmilioni. Per effetto della revisione J pdell'antico reddito fondiario im- iceponibile esso è salito a 7.400-dmilioni, che sarà colpito da una " aliquota del 3 per cento e che darà un gettito complessivo di 222 milioni. La maggiorazione, consolidata per tutta la durata della guerra, è di 72 milioni, cifra veramente modesta in rapporto alle condizioni generali dei bilanci delle aziende agrarie, ed anche ai sussidi e ai premi ze zcrpvmscscndi varia natura concessi agli | tagricoltori, che superano di I veran lunea il eettito comules- '"gran 'unga n geriuo compie» sivo dell imposta fondiaria era- tnaie maggiorata. pSi potrebbe osservare che dl'imposta fondiaria e le sue ^maggiorazioni gravano sui prò- tprietari e non sul bilancio del- ml'azienda agraria e che nei casi j cdi affittanza, essendo bloccati i canoni di affitto, le maggiorazioni introdotte decurtano il limitato reddito dei proprietari. Ma soltanto una piccola parte delle aziende agricole è data -in affitto, la grande maggioranza è a conduzione diretta, a colonia o a conduzione mista. Su 26 milioni e 252 mila ettari, soltanto 3 milioni 338 mila so- ìlfggnn condotti in nffittn T.» mn-ltd^^n^?t^^^tood^ Paeiata maggiorazione innoaot- ta grava pertanto, a raggua-ttglio di superficie, soltanto po- pco più del 10 per cento sui ! proprietari dei fondi dati in inaffitto; questo computo gros- vsolano, ma che non deve essere'"lnntnnn dui vPrn mnstn rhp 1p Irlontano dal veto mostra cne le maggiorazioni che cominceran lfgno a gravare con 1 anno in cor-lpso afferiscono per i nove deci- ! bmi per i proprietari coltivatori po alle aziende condotte in co- nIonia o in forme miste rrj STrattasi, dunque, di un modesto aggravamento tributario che colpisce situazioni azien g""«F»™ a'lua"u"' elicli- ipdali generalmente migliorate. ! tplPi - • 1 iche anzi esse sono ^anpanQuesto aggravamento non é destinato a moltiplicarsi nelle sovraimposte comunali e prò vinciali, mantenute ferme al livello del 1942 o anche ridotte nei casi i" cui eccedono un certo limite. I Comuni e le Province dovranno spostare sulle imposte di consumo o su altri tributi la loro politica tributaria per ritornare nei limiti concessi alle sopraimposte o per fronteg- i sD„;„-„ .„«.» ultoi-irvri a; nr-nfi agiare spese ulteriori, bi proti- ala dunque 1 attuazione di un (dnrnprnmmn rhp tpnHprphhp a ! n^^".^f'T.JSil Ìridare all'imposta fondiaria lerariale la perduta elasticità di y... „ , Joii'oito»™ gettito soltocata aau altezza 11staIidelle addizionali locali, le quali hanno portato il gettito comunale e provinciale dell'imposta fondiaria a circa 10 volte il suo gettito erariale. Le maggiorazioni previste per il dopoguerra insieme con il blocco rigidamente applicato aprono la via per riconquistare al tributo fondiario erariale la compromessa elasticità fiscale. Non c'è dubbio che le prospettive dell'economia agraria, fondate su ricavi aziendali in lire permettono di prevedere che i graduali aumenti del tributo fondiario stabiliti per la fine della guerra, potranno essere facilmente sostenuti e compensati. Rimane, però, sempre fermo, a vantaggio dell'economia agraria e come stimolo a miglioramenti, il criterio della stabilità del tributo fondiario che lo distingue dall'imposta sulla ricchezza mobile. Sarà da esaminare a suo ,stempo l'opportunità di dOlleva- g— 1- ^-,lltì ! veidpvsnLznFcrHdtnlsIsmu•cfsre le gestioni agrarie dalle complicazioni dei nostri ordinamenti amministrativi costosi, defatiganti, e che incidono sulla continuità del lavoro direttivo ed esecutivo. Tali semplificazioni, attuabili in molti settori e soprattutto in quelli della legislazione sociale, verrebbero considerate dagli agricoltori largamente compcnsatrici degli attuali e previsti aggravi fiscali. Alberto de' Stefani •"""•""'"'"""nillllllinillinillllllllllMIIIIINinilllll n ... ..Come I Amministrai mi ni ni un M ti ii 111111 : e ■ 111111 ii Minimum •"""•""'"'"""nillllllinillinillllllllllMIIIIINinilll ii mi ni ni un M ti ii 111111 : e ■ 111111 ii Minimum I diversi sistemi per frole momento povero di i Ieri, nella nuova bellissima seo {de della Provincia, il Preside cons. n-lnaz. Ottorino Vezzani, ci ha ricevuti e intrattenuti sui varii problemi che le attuali contingenze o e deadi e eiidi e lmgsvhanno posto impellenti sul suo ta-|volo di lavoro e che l'Ammini- strazione, sotto la sua guida, sta Pappunto studiando, vagliando e1 urisolvcndo. Con attività e senzaIsun attimo di sosta. Come vuole, dcome impone il momento. | tUno del problemi più gravi ed!aurgenti è quello delle strade. Il i Prèside e il capo dell'Ufficio tee- nico ing. Mossi ci hanno dato ani- npli ragguagli in proposito. nL'Amministrazione provinciale ] sp ha in manutenzione oltre 500 chi-ine" I lomctri di strade provinciali e,|ne .... . nnn ri i strade nnmuna- all'incirca, 900 di strade comuna-: e H Per le essa deve curare ia e- manutenzione ordinaria e straorn- dinaria delle provinciali, mentre, el ! in relazione alle vigenti disposi- fi-lzioni legislative, potrebbe disin-;d—Itercssarsi completamente delle mI strade comunali, il cui manteni- ! re 1 tercssarsi completamente delle, i or foHn n c\yì-\ mi ali il Pili ITI o o. ! mente, invece, la Provincia ha assunto in via temporanea la manutenzione anche di queste strade per quanto riguarda il cosiddetto piano viabile e spende attualmente per questa ragione la somma di due milioni circa. Tutti a nne iai mento in efficienza è a totale ca-!rico dei rispettivi comuni. Attuai-1 ni ricordano che le strade provin a-jciali e anche parecchie comunali de [erano state portate ad un punto i- Idi manutenzione eccellente; quasi n ! tutte erano state pavimentate con mu. mode,rni sistemi che la tecnica | lla escogitato in proposito: e cioèlne J pavimentazioni in pietra, in cai m- icestruzzo di cemento, e, in gran0-dissima prevalenza, pavimenta^ na " he di ila ra rei e, mi zioni a base di bitumi, di asfalti e di catrami. Le attuali circostanze non hanno però permesso di continuare ad usare questo genere di prodotti. Per gli asfalti, di produzione nostrana, c'è l'inconveniente dei trasporti, per i bitumi, l'Italia deve ricorrere quasi esclusivamente all'estero e quelli che si importano servono quasi e-jsclusivamente a scopi bellici. An che 1 catrami derivati dal carbone fossile sono stati esclusi da ol gli | tre un anno e mezzo da ogni ladi I v?.l'° stradale, essendo il loro uso s- '"u utUe m campi. E poi- » hè t afflc , g , strade con- a- tIhua invece ^ anche per la presenza dei veicoli impiegati he dalle Forze Armate, così l'usura ue ^J^SS&ttto^tcluS^ ò- t'^^^^Tl^Amel- muustrazione provinciale ha cersi j cato perciò di rimediarvi nei ti olimiti consentiti dalle possibilità, fronteggiando la situazione con ìrtiiifiitiitiiitltifiiiiiiiiiiitiiiliiiiittiriiiiliiiiiiiiiriiiiii 134 connazionali rimpatriati dall'A. O. i giungeranno nella notte di sabato . .Nella notte sul dieci gennaioIgiungeranno alla stazione di Por-1lta Nuova 134 connazionali, rim- P"tetatt dall'Africa Orientale Ita- .. rpsi.]enti nena nostra ttncfà? come da efenco M pubblicalo alcuni giorni or sono.1 ! Con lo stesso treno arriveran ino anche 57 rimpatriati della pro vincia di Cuneo. Essi pernotteran'"0 ne,la nostra città, per riparb Ire verso la propria residenza il , 10 * a treno deIle 1125. lf _ giorno 10, con ri treno delle 11,25. A cura della Federazione dei lpasci di Combattimento, in colla- ! boi-azione con la Podesteria, i rim- patriati nostri cètritiMMn^ n0^loggiati nella Scuola«Gaspa- re 00221 *> ln vla Gassino 15, ove'riceveranno la più amorevole as- j SÌSLenza. 'In tale località al mattino del,giorno 10, i congiunti dei rinipa i ip*.— "" ;-i • "v »•"« ! tn.dt! potranno, dalle ore nove in poi. incontrarsi con i propri cari. |Alle donne, ai bimbi, agli in va- lidi, nel momento di rientrare in!Patria, inviamo il nostro più fer- 1 ifìz-lrt Mintn «ri li f«oin™ft ^ido saluto ed U nostro fraterno augurio, mentre più forte che mai lnei nostri animi è la certezza di presto ritornare in quelle terre ; africane consacrate all'Italia dal nostro sangue e dal nostro lavoro. i _ . , _ * „ '■ In occasione della Befana fa- scista, nei locali dell'I.N.F.A.I.L., Doni e libretti di risparmio ad orfani di lavoratori : adisca, nei locau uen i.iN.i» .a.l.u., aUa presenza m un rappresentante (del Dopolavoro provinciale, l'Ente ! nor l'Assùtpnvsi ripcrli nrfani ripiil Ì^J^aX^sS^^SS^ 2S lavoratori morti per infortunio sul; yi?'^1"^ •Sfiiwfan}' 1 lavoratori, di età inferiore ai 112 anni, doni e un libretto di ri- sparmio iNella stessa occasione sono sta- ti distribuiti libretti di risparmiolai figli deli impiegati dell'I.N.F.A. I.L. richiamati alle armi, o caduti in guerra. Nuove offerte Al Prefetto sono giunte le nuo-ve seguenti offerte a favore deisinistrati dall icsioni aeree sfollllti (1,.1|e u,inuìm. Gll aj,lm,i Ut. gli altri istituti, che désidèraaaero iecrt- versi io una delle due sedi, potranno essere uniinessi solo su in regolari cóniii/.ioui ili studio e previo nulla osta della 51 nula di provenienza. Chiedere il programma alla birexione in v:1- ruiii 1 —.11 ila l'uolu 25. Torino guenti offerte a favore deisinistrati dalle incursioni aereel nemiche: ing. Dmo-Ix.ria-Tot.no] L. 10.000: comm Rodolfo Reduz- zoili di Oiaveno 2o nula; 1 compo- nenti l'ufficio soccorso sinistrati j Fiat 85; ventisei alunni della 3.6 classe liceale B del R. Liceo Gar-crlnrcM di PnlM lOOfl- Vm-is Vaiale HI m..a iKnf^ai'/ii™ --ìata]e di Nizza Monferrato 1000; il con- te Eugenio Perroiie di fo. Marti- no 1000; C.P.B. 5000. [11 Collegio Sun Giuseppe annunziai l'apertura per il 18 correnti- ili una sedo nel Comune di Merano (Trentino) Iscrizione al Collegio S. Giuseppe Ubcrgo Palazzo, uve funzionerà una sezione completa dei corsi di Scuola media, Ulnnasio, Liceo re legalaoitVccai!c.ut • a--; ciuurta e quinta èlèment-urc Un'altra sezione di tutti i corsi con il corso elementare completo continua a funzionarci nella sedi- di Turino con semivoitvit-to ed orario comodo per gli iatiu'n'Istituto Magi-' La presidenza del R strale » Rcjc.na Margherita » invita, tutti trii alunni «iii Iscritti per l'anno s<-o-| »^" trp».m4'^cia^r^^r0"^»?:iti ».m^l'umunicaztoni. ™~* Salito su dì un ponte, per pulire del- le vetrate, il muratóre Ba^iglio Accor* aero. .e-;di-r.tc ad Asti in via Cavour l" precipita**<i a terra e pì T*roriuceva la frattura della base cranica per laquale moriva poco dopo al Maunziano. MIIIIMIIIMIMIIIMIMIUIIIIMIHIIllllllllllllllllllllllllll . . . , zione provinciale iti iiiiiiMiliillilimiiiiin un min Mii llMIIIIMIIIMIMIIIMIMIUIIIIMIHIIllllllllllllllllllllllllll iti iiiiiiMiliillilimiiiiin un min Miii della rete stradale .l'uso di quei materiali e di quei mezzi a sua disposizione che. ne- • onteggiare l'attua catrami e bitumi gli attuali momenti sono più che petgli attuali momenti sono più che sufficienti a mantenere in attività di servizio e in buono stato MoBluRele nostre belle strade. Cosi. l'Amministrazione della non Provincia ha deciso di far laru'O j ven uso delle ghiaie e delle sabbie chcR. si possono agevolmente ricavare'sili dall'alveo dei corsi d'acqua o nei| A terreni alluvionali. Sono adatte ; gnoalla bisogna e non presentano che ess lievi inconvenienti. idei Inoltre, poiché le pavimentazìo- ! Gra ni bituminose e catramose vàn- Do no deteriorandosi e gradatamente An scomparendo, r Amministrazione', na pensato di costruire ai marci- |mnn a o due A^i^ chine » sulle quali i ciclisti abbiano transito facile e comodo. Come è noto, infatti, la categoria dei ciclisti è andata sempre crescendo. La loro presenza, per di pm, costituisce un ostacolo al movlm la nuova sistemazione, invece, an movimento degli altri veicoli, con che questo inconveniente sarebbe eliminato. Similmente è già stato fatto sulla Torino-Bei nasco dove esiste una bellissima ciclopista e così pure si farà lungo tutte le altre strade principali. T progetti sono Elechi fuminosi o catramosi o asfaltici, ! |0; questi verranno tolti col piccone1 Cee si tornerà allora a mantenere le NEstrade con l'antico sistema della Ina andiamo fieri, sono sempre atten-] TaNoIto guedel1GiuGLgià stati allestiti dal competente jZonUfficio tecnico della Provincia. J4-1 Di mano in mano poi che sui dripiani viabili delle strade non sus- : nigsisteranno più, a causa dell'usu- ! DOra, che crostoni di materiali bi-17.1 pavimentazione con massicciata 12detta «all'acqua»; quale si usa-|gnva ancora poco tempo fa. jGaDi modo che non vi è assoluta- MOmente il pericolo di vedete le no- j jsstre strade cadere in deteriora-1 Aumento. Per nessuna ragione an- tosche se il momento attuale ci pri-1 chva di alcuni materiali. Le nostre i BRstrade, delle quali giustamente sejtamente « sorvegliate f "se ci sì'tÌpassa l'espressione. Tecnici neIRIcurano l'efficienza e ogni ritrova- Zoto è messo in atto per mantenerle; Pjin ottime condizioni. Ne abbiamo RTqui, frettolosamente e sommaria-1 gemente, elencati i metodi: metodiai quali, di volta in volta, se ne aggiungono sempre dei nuovi suggeriti dal bisogno; dalla contingenza. Anche in questo campo perciò, anche in questo eccezionale periodo, siamo in piena efficienza. Senza badare ai sacrifici; lavorando sodo. Supplendo con la genialità alla mancanza dei mezzi. Per un unico scopo: la vittoria. iiitiiifiiiiiifiiiiiiiiiiitaiftKtiiiiiiiitiiiiiiiifiiiciitiiitiitiiiiiiizioRaRECInaBiSeSCCA iniiiiiiiiiiiiii Miiimiiiiiiiiiiiniiiiiiiimitiiiiinii Per la fausta ricorrenza del genetliaco della Regina Imperatrice, oggi gli edifici pubblici saranno imbandierati e le autorità faranno giungere alla Maestà della nostra beneamata Sovrana telegrammi di augurio e di omaggio, in nome della Provincia e della città di Torino. Nelle chiese palatine e di regio patronato saranno celebrate fun zIonl religiose propiziatorie. Il ge et!iaco sarà cosi ricordato da Monsignor Bosia e dal canonico Blusa nella cappella del Palazzo Reale e nella Basilica di Superga nona ti. (..mesa elei b. buaario aai venerando canonico Caudera, nella R. Chiesa di S. Lorenzo e nella Basilica Mauriziana. A Racconigi per cura di Monsl gnor can. D. Giovanni Bergoglio esso sarà ricordato nella cappella dei R. Castello e nella chiesa delle Grazie che ha il titolo di regia, Don Isidoro Vietto celebrerà a S. Anna cli valdieri, di cui è parroco. , 4 airaUare sui quaie sta n mn[rnifi(,n nllndro biza4ntmo di a ^ificc, quadro bizantino^ S. Elena Imperatrice, donato a quella chiesa dalla nostra amata Sovrana.

Persone citate: Caudera, Gaspa, Giovanni Bergoglio, Isidoro Vietto, Ottorino Vezzani, Rodolfo Reduz, Turino, Zoto