nemico tenia in Tunisia dm Macchi

nemico tenia in Tunisia dm Macchi nemico tenia in Tunisia dm Macchi e mm ricaccia» sulle umani i parteiza Le basi portuali anglo-americane efficacemente attaccate da formazioni della nostra aviazione - Un sommergibile avversario affondato nel Mediterraneo centrale Bollettino n. 957 M Quartier Generale delle Forze Armate ha diramato nel pomeriggio di ieri il seguente Bollettino 957: Nella Strtica più accentuata attività esplorativa, E' continuata la pressione di preponderanti forze sui nostri presìdi del Sahara libico. Contrattacchi avversari condotti con impiego di consistenti reparti di fanteria non ottenevano In Tunisia aloun risultato: li nemico era ovunque ricacciato sulle posizioni di partenza. Formazioni della nostra aviazione hanno bombardato le basi portuali anglo-americane dell'Africa Settentrionale francese e In particolare le attrezzature di Bona, suscitando violenti Incendi sugli obbiettivi. Incursioni aeree causavano qualche danno nei quartieri centrali di Tunisi; pure a Kairouan venivano distrutte alcune abita zioni arabe; sono segnalate vit tfme fra la popolazione. In combattimento cinque apparecchi sono stati abbattuti dalla caccia germanica, uno dall'artiglio ria della difesa. Nelle aoque di Pantelleria due nostri « Mas » colpivano e face- | Nostre postazioni di armi a vano precipitare in fiamme un aereo respingendo inoltre l'attacco di alcuni altri. Una unità navale, al comando del tenente di vascello Saverio Maratta, ha affondato un sommergibile nemico nel Mediterraneo centrale. dustriale degli Stati Uniti come elemento fondamentale di vittoria non è del pari convincente. Si sa che questa potenza esiste più sulla carta che nelle officine; e d'altra parte si è dimostrato che non si può vincere la guerra in Europa con i cannoni allineati nei depositi di una fabbrica che sta a Pittsburg o a Portland. Tra gli arsenali statunitensi e i campi di battaglia eurafricani c'è di mezzo il mare: un mare seminato di insidie e di siluri sottomarini. • Altri punti deboli non mancano in questo saggio di eloquenza rooseveltiana. Così l'accenno « ai pochi americani » che non approvano la politica governativa dimostra che la vantata unanimità dell'opinione pubblica è una favola; e le demagogiche promesse di « liberazione dal bisogno » sono un indice dell'instabilità economica e del disagio sociale creati nel paese dalle caotiche iniziative del New Deal. Parlando degli alleati, è notevole che Roose .,«1* „j „:„ •_ „ velt si sia espresso m modo as-sai poco riguardoso verso 1 In- ghilterra: mentre si esalta lo sforzo bellico della Russia, col- locata al vertice della gerarchiadelle nazioni combattenti, la Gran Bretagna è relegata in se- condo piano, a.fianco della Cina di Ciang-Kai-Scek! Circa 1 pia- ni del dopoguerra, Roosevelt haconfermato che la pax anglo-(«sassone ci riserva il disarmo e la schiavitù politica ed economica. Sapevàmcelo. Ma per fortuna la strada che conduce a Roma, a Berlino e a Tokio è lunga; e gli americani hanno dimostrato in Africa di non aver quel fiato e quei garretti che si illudono di possedere. Solo in venti chiese si è celebrato il Natale a Mosca Berlino, 7 gennaio. Lo Stockholms Tidningen riproduce una notizia di Radio Mosca secondo cui il Natale ortodosso, che ricorre 11 giorno dell'Epifania, è stato solennizzato in tutta la Russia. Venti chiese di Mosca — secondo la notizia — sarebbero state gremite di fedeli. A Berlino, quest'informazione non è passata inosservata, poiché qui si ricorda bene che la Mosca zarista era nota come la « città delle mille chiese ». La maggior parte di esse hanno subito la sorte della famosa Cattedrale del Redentore fatta saltare dai bolscevichi. Altre sono state trasformate in cinematografi, rimesse, magazzini o musei dei « Senza Dio ». Solo due dozzine di chiese sono state lasciate al fedeli. In esse, 1 credenti possono celebrare la Pa squa e 11 Natale, unicamente per dai' modo all' associazione dei « Senza Dio », capeggiata dall'ebreo Jaroslawski-Gubelmann di continuare la sua attività anticristiana. La notizia pubblicata dallo Stokholms Tidnmgen mostra che| le cose in Russia non sono cani-,biate. Non ostante le asserzioni !della propaganda britannica, iliNatele ha potuto essere festeg- giato solo nelle chiese ortodosse che si trovano nei territori libe- rati. Nel regno di Stalin, salvo pochissime eccezioni, le cerimonie si sono svolte solo nelle catacom1 be. In una città di quattro milioni di abitanti come Mosca, i fedeli hanno avuto a loro disposizione solo venti chiese e cioè ancor quattro di meno che in precedenza. utomatiche sul fronte tunisino. Berlino, 7 gennaio. La visita di ispezione effettuata dal Re e Imperatore alle difese della Sicilia trova ampio rilievo da parte di questa stampa chesottolinea l'Importanza "dell' avvenimento, La Deutsche Allgemeine Zeitung ed il Vólkischer Beobacter rilevano nei loro commenti il .valore strategico della grande isola italiana cine rappresenta il fulcro geografico del Mediterraneo. La Boersen Zeitung sotto il titolo su tre colonne « La Sicilia baluardo d'Europa », osserva che, grazie al possesso della Sicilia, le Potenze dell'Asse hanno potuto rapidamente ed efficacemente creare Una formidabile testa di' ponte In Tunisia, capace di mantenere gli sbarramenti delle rotte nemiche | nel Mediterraneo e di impedire all'avversario l'esecuzione dei suoi piani aggressivi contro la penlso la. L'Importanza strategica del baluardo siciliano munitissimo di (R. G. Luce - Telefoto). to forze motorizzate ed una base aerea britannica. In Tunisia forze nemiche attaccanti sono state respinte in contrattacco ai loro punti di partenza. L'aeroporto di Bona è stato bombardato di giorno e di notte. Il nemico ha perduto 6 aerei. Ad ovest sono stati abbattuti due velivoli britannici. IA. OHE SM RI

Persone citate: Ciang, Roosevelt, Saverio Maratta, Stalin