Alta onorificenza tedesca

Alta onorificenza tedesca Alta onorificenza tedesca consegnata al generale Messe Padova, 6 gennaio. In rappresentanza dell'addetto militare all'Ambasciata tedesca presso il Quirinale, il maggiore Von Branconi, in nome del Flihrer, ha consegnato oggi all'Eccellenza Generale d'Armata Giovanni Messe, le insegne di Cavaliere di Gran Croce con spade dell'Ordine dell'Aquila tedesca. La consegna è avvenuta in forma semplicissima presenti il Generale Comandante la Zona militare di Padova ed alcuni ufficiali facenti parte del C.S.I.R. Il maggiore Von Branconi, nel rimettere !*. insegne dell'alta onorificenza al Generale Messe, ha pronunziato parole di ammirazione per i Combattenti italiani. Ha risposto il Generale Messe, dicendosi fiero di ricevere l'altissimo riconoscimento anche e soprattutto come tributo di ammirazione per i magnifici soldati italiani. Ha poi espresso sentimenti ammirati per i soldati tedeschi, ed ha concluso affermando la sua certezza nella vittoria. La Befana fascista ai soldati e ai bimbi d'Italia Il Prìncipe di Piemonte, il Segretario del Partito e il Ministro Pavolini tra le autorità presenti alle distribuzioni Roma, 6 gennaio. Il Principe di Piemonte ha presenziato stamane alla quarta Befana del soldato tra i vari reparti in armi. Umberto di Savoia si è cosi incontrato con i granatieri di Sardegna, intrattenendosi con essi a lungo e distribuendo ai vari reparti dislocati in varie zone i doni offerti dal Partito e dal Dopolavoro, doni che testimoniano la piena solidarietà delle organizzazioni del popolo per i camerati in grigioverde. Il luogotenente generale Galbiati ha voluto essere presente alla distribuzione dei doni alle famiglie delle Camicie Nere, distribuzione che è avvenuta nei locali del Comando generale. A Roma la Befana fascista si è svolta con l'intervento di larghe mosse, popolane nelle sedi del. Partito, presso i Ministeri e le Confederazioni. Anche negli ospedali la distribuzione dei pacchidono ai feriti si è svolta in una atmosfera di vibrante entusiasmo. Il Segretario del Partito Vldussonì ha voluto assistere in varie sedi alle festose riunioni ed è ovunque stato accolto da alte manifestazioni di devozione al Duce. Ai figli dei Caduti del Gruppo Monti l'Ecc. Vidussoni ha personalmente consegnato i doni che i bimbi stessi avevano richiesti. Il Ministro della Cultura Popolare Pavolini, presente il Sottosegretario Polverellì e il capo di Gabinetto Luciano ed i direttori generali, si è voluto trattenere con le famiglie dei dipendenti del Ministero stesso. Ugualmente è avvenuto negli altri Ministeri ed ovunque le festose riunioni si sono chiuse con alte manifestazioni di fede e di amore per il Duce. L'assistenza ai figli dei combattenti a Moncalieri Monca!ieri, 6 gennaio. Oggi, giornata dell'Epifania, a Casa Littoria, presenti le autorità locali e il comandante germanico Waass con i suoi ufficiali, è stato offerto dalla G.I.L. il rancio della Befana a oltre seicento bimbi figli di richiamati e di combattenti. Ferito gravemente dal fratellino durante una festosa sparatoria Venezia, 6 gennaio. La caratteristica costumanza di accendere davanti ad ogni casa la sera dell'Epifania la «pira-parola» e cioè dei grandi falò di paglia e di sparare contemporaneamente dei colpi di pistola a tamburo, ha cagionato oggi un grave incidente nella famiglia Migliani abitante a Tessera di Favaro Veneto. Acceso il falò e dopo avere sparato alcuni colpi, l'arma adoperata s'inceppò. La pistola a tamburo fu gettata in un angolo in attesa che il falò si esaurisse. In questo frattempo un bambinetto della compagnia riusciva a raccogliere la pistola provandosi a farla funzionare. Improvvisamente un colpo partì dall arma e colpiva in un occhio Domenico Migliani, di anni 12, fratello dell'involontario sparatore. Il ferito fu subito trasportato all'ospedale ove fu ricoverato in gravi condizioni. E' permanentemente vietata ia ri. produzione totale o parziale di tutti t11 articoli e le corrispondente flr-nate che appaiono pu «La Stampa s. Il divieto sussiste anche citandosi il nome del giornale e dell'autore, in base all'ari. 4 del E. D. L. n. 1950 del 7 novembre 1925. ALFREDO SIGNORE!"!!. Direttore responsabile Tipografia Giornale LA STAi

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