G.l.L. - Giouentù Ustascio 0-0

G.l.L. - Giouentù Ustascio 0-0 G.l.L. - Giouentù Ustascio 0-0 dopo una uiuace e ardente contesa Superiorità compinfrenata dalla G.T.L.: Oostagliola; Bnllarln, Andreoli; Fattori, Parola, (ìlanmarco; (limoli a-. Ossola, Gergali (Gei), Castiglia.no, Mari elli. OIOVKNTU' TJ8TA60HA: Monelder; Hokcza. Suprina; Pttksao, Simnnovic, CayvoskJ I-, Reiss, Itotele, Kleioic, Oiav. lovic, Oayvoskj II, ARBITRO: Reinhardt (Germania). Pubblico 8.000 persona. Tncawo 40 mila circa, Padova, 6 gennaio. Punteggio In Manco. .Vessilli pallone In relè, malgrado la superiorità territoriale e. frenica mostrale itagli Italiani. La squadra ospite ha costituito una cera sorpresa. Alla prora pratica è risultata essere una compagine formata, veloce, con dentro parecchi e svariati elementi che tanno l'affar loro, una compagine che se sapesse frenarsi, ripulirsi da certi atteggiamenti e certi scatti di carattere spedate sarcbhe In lirado di dire senza incidenti (a stia parola con chiunque. Lo si vide, subito fin dalle, prime battute dell Incontro che doveva divenire poi duro e astioso, con chi st aveva a che fare. Decisione estrema e scrupoli nessuno. Attaccarono ver i tirimi I croati e un pallone, schizzalo via dalla snella del piede di un attaccante loro e un terzino nostro .andò a finire contro Il palo trasversale. Doveva essere questo l'unico pericolo eorso dalla rete ttalliiiin In lutto il primo tempo, ila del gioco di buona qualità gli ospiti, pur bloccali da una difesa In ottima torma, ne svolgevano. La prima linea Italiana lavorava nel confronto sulle linee più classiche-, teneva ia palla a terra, cercava II collegamento fra uomo e uomo, manovrava per spiazzare l terzini avversari e arrivava sovente a impegnare II portiere ustascio, il quale rtspondrra In modo magistrale a tutte le chiamale. A parlile dall'azione che parlava Gtmona e L'ergali a un solilo dal successo lino a quella che l'edera Martelli , sparare a lato, una quantità di palloni noti riusciva a frollare In area di rt«o-|re II piede che con decisione li devtat-\se in rete. D allea parte i contrattacchi croati erano basati talmente sul buonicontrolladella palla c sulla velocita cftfrla partita prendeva a un certo punto carattere di vivo Interesse, oltreché di ,rabbiosa combattività, lincile. I gioca- lori giungevano a mela tempo duramente provati anche per le condizioni del terreno-, gelato alla superficie e duro sul fondo. Il fango grasso rendeva scarpe e pallone pesantissimi e cadute e scivoloni erano all'ordine del giorno. Alta ripresa i nostri st presentavano con Gei al posto di Cergoll come centro-acanti, e la battaglia, vera battaglia per l'accanimento del giocatori, riprendeva. Gli italiani attaccavano con maggior frequenza e continuità; I croati reagivano a mezzo di controffensive che impegnavano ogni volta a fondo la nostra difesa. Ma mentre gli ospiti riuscivano a far maturare una situazione sola degna di successo, situazione che II centro-mediano sciupava con un tiro alto, gli italiani, premi e premi, giungevano ad avere la vittoria a portala di mano In tre o quattro occasioni. Una la mancava Gtmona. l'altra, grossa questa, la sbaaltava Gel; un'altra ancora la falliva Martelli, e per ultimo Martelli slesso guastava la più latoreiole. Quello che non facevano in un senso gli attaccanti nostri lo facevano d'altra parte i terzini e II portiere loro. Interventi in extremis e parate di ottima fattura. Verso la fine del tempo Gel e. Ossola st scambiavano il posto nel tentativo dt dar forma pratica e non plutonica alla superiorità ilollunu. Il fit un momento, a qualche istante dal termine, in cui mediani e attaccanti tentarono tulli la via della relè avversaria senza successo, che la porla risultava bloccala, piena stipata di difensori. La differenza tra le due squadre è stata tutta di esperienze e tn parte anche di peso. Quella italiana era una vera squadra dì giovani, dal ventuno In qua, con l'apporto di esperienza Internazionale dato da una partita per olimmo sostenuta da Ballanti e da Parola nella nazionale del giovani. In quella avversarla, non discutendo l'età. 1 croati denunciavano essi stessi quattro 0 cinque nazionali, e II successo che st meritavano, i nostri se lo lasciarono sfuggire essenzialmente per quella mancanza di calma e freddezza davanti alla porla che nel momenti decisivi solo l'esperienza conferisce ai glo calori. Mancavano Inoltre di peso gli avanti italiani. Kra con relativa facilità che l'avversario li spostava. L'unico che avesse peso. Cast lattano, non to sapeva adoperare. Il ptù tecnico del quintetto. Ossola, e il meno gladiatore di tutti. Il rimanente della squadra t'è fatto rispettare, con bel lavoro da parie dei mediani e un'ottima prestazione da parie dei due. terzini. Dei croati s'è detto cammln facendo. Buona squadra, composta da elementi quasi tulli della slessa città, che guasta ta propria esibitone («itlra con un comportamento incomprensibile dal punto dt vista sportivo. Delle dure carezze subite, quasi tutu t nostri recavano le tracce già a melò tempo. Ottimo il portiere; saldi e sicuri i terzini. Buoni tecnici fra i mediani e gli attaccanti. In questo suo primo pn.«»o (ri squadra della GII non ha avuto le circostanze dalla sua. dall'aUcpamentn mancato per la neve, alle defezioni per concomitanza di incontri militari, e ha linai, per urtarsi tn un ostacolo superiore all'attesa. Ita superalo 11 distivello senza sapere dar /orma concreta alla notevole prestazione fornita. ttiloccata e amalgamata, lord di meglio alla sua seconda prova, e non sono la volontà e t'entusiasmo e. nemmeno certe doti tecniche clic le mancano. VITTORIO POZZO R. Marlna-R. Aeronautica 2-0 MARiLN'-A: Agostini; Tabor, Lovagnini; Tori, Acquarone, Grecar; Miniati, Treviaan, Ispiro. Mazzola, Gè. AERONAUTICA: Franzosl; Foni, Soldani; Fazio, Santagiuliana, Ferri; Piana. Silvestrelli, Guarnieri, Baldini, Ventimi gli a. ARBITRO: Bianconi. Roma, 6 gennaio. L'Incontro fra le squadre rappresentative della R. Marina e della R. Aeronautica pen là Ooppa dell'Epifania, è terminato con la netta e convincente vittoria dei marinai che hanno battuto per 2 a 0 i camerati dell'Aeronautica. Fin dalle prime battute di gluo.-o si è avuta l'impressione che la squadra della Marina denunciasse una più salda inquadratura e un attacco più tecnico e più conclusivo. Erano intatti i marinai a partire all'offensiva e a mettere i-n serie difficolta, la difesa degli .avieri. Quesiti però reagivano con de lettone e. al 5 , effettuavano con Bai J1 ",nn10 tlro in porta Seguivano •"H™ aMerne respinte o frantumate dalle vigili mediane e difese. Magli at- Persoil degennCRISeoo, ChiaMiImse-ngNenoramaripoldaCunpareNoficentacchi dei marinai si facevano più pericolosi e Mazzola e Trevisau insidiavaiuo più di una volta la rete di l'ran/.osi, la cui squadra era costretta in angolo. lai Marina andava in vantaggio, al 58', con Miniati che, su passaggio di Trevisau, si infiltrava fra i terzini ed effettuava un forte tiro-, franzosl tentava la parata ma la palla gli sfuggiva e finiva in rete. Nella ripresa SilvestreMi era sosti-1 tulio da Longhi. (Ili avieri subivano la seconda rete al 3'; Gè raccoglieva «n^. tiro impreciso di Mazzola e centrava OTl Iraha idellamoglMuritorLasvello; Trevisau, in corsa, segnava da due metri. Si aveva quindi un periodo I nipdi reazione degli avieri che però non ; I Iriuscivano a rendersi molto pericolosi. |gioveVi PARTITEjAMICHEVOLI Juventus - Cuneo 0-0 JUVENTUS: Sentimenti IV; Var,glen TI. Un va; Depetrini. Carelli. Loicrtelll; Bellini, Borei, Lushtai Senti- ' meniti I-I, Magni. OUNBO: Kregosr; Ttorgogno. 'festa; lionati, Azimontt, Unito: Agosti, Vaschette, Lazzaretti, Pagliano, Mctelhano. ARBITRO: Lamberti, di Cuneo. Cuneo, 6 gennaio. Priva di Meazza infortunato e di Funi e Parola impegnati in altre coni hwtizir 'pWco i tizioni, ma con Bava che riprende alla volta la sua normale forma, pici 00. iri hwtizir W.'pWco i tizioa plessiva Italiana foga dei croati la Juventus ha sostenuto allo Stadio littorio di Cuneo un proficuo allenamento. Ad essa è «tata opposta una squadra quanto mai veloce e volontà* rosa che ha fornito un bel gioco quale non si era visto ancora dall'inizio del torneo serie C. I primi dicci minuti sono di marca bianco-rossa,-! locali- cercano di infiltrarsi nella difesa juventina che viene messa a» dura prova. Ma la. classe dei torinesi non tarda a mettersi in luce. Depetrini e Loc,atclli ricamano azioni su a-/ioni dando origine a. un gioco che entusiasma, il numerosissimo pubblico Un po' per precipitazione un po' per Fiori.una. ma specialmente per la decisa difesa, dei cuneosi. i bianco-nori non riescono a passare. Continuo alternarsi delle astoni 'nel secondo tempo perchè ambedue le .«quadre cercano di raggiungere la vittoria. II risultato di parila permane; 1 cuncesi hanno saputo reagire assai bene all'urto di una Juventus dimostratasi, malgrado il risultato, all'altezza delie sue ultime prove sostenute. Buono l'arbitraggio, BRESCIA: AmbroBÌana-Brescia 3-1. PARMA: Bologna-Parma 8-2. Fervido programma di attività della S. S, «Bruno Mussolini)» Roma, 6 gennaio. Sotto la presidenza del Conia-ndamtc Vittorio Mussolini si 6 riunito il consiglio direttivo della S. S. Bruno Mussolini. All'inizio dei lavori e stato ricordato il'eroico sacrificio del tenente Sandro Oddi Buglioni, vice-direttore generale della società caduto in Africa set(en!.rionale e del maresciallo pilota Ezio Varisco, atleta e dirigente della sezione palla canestro, caduto in volo di guerra, Il consiglio ha deciso di intitolare al nome <n gamlro Oddi Baglioni .l'attuale trofP0 di t<,llnis Foro Mussoiini e al rnomK (li E7jo varisco una coppa da fa disputare tra le prime quattro squa dre ma,t.hiU c femminili elio squasono claatinoate al primi posti del campio nato nazionale assoluto di palla caneslro K etat quindi pre5a ta osamo |'a1.tivitìi. svolta dalla società nelle va- volta rie sezioni, con particolare riguardo a quelle di pugilato palla canestro e vela. E" etato anche approvalo il programma culturale e. ricreativo del dopolavoro. F,' «tata infine decisa la partecipazione della società, alle seguenti manifestazioni internazionali: Febbraio: incontro di tennis con la SALK di Stoccolma; marzo: incontro di pallai canestro maschile a Madrid e Ra.rcellona; maggio: Incontro di tennis col BBTE di Budapest; in occasione della finale della. Coppa Bruno Mussolini incontro (li ritorno con squadre di pail-la canestro ungheresi; luglio: incontro a Nettunia di imbarcazioni a vela col Balaiton Yacht Club; agosto: incontro di ritorno sul lago Balaton. Marzi vince a Firenze la gara di fioretto Firenze, 6 gennaio. La gara di fioretto del raduno schermistico nazionale, ei è conclusa, come, era nelle previsioni, con l'affermazione j dei tre schermidori di l.a cai., che era-i no in gara, e cioè Màrzi, Montano e. Pollini, Gustavo Marzi non ha avulo difficoltà a imporre la propria classe ! 1. Marzi (Jjivornol 8 vitt.-. 2. Monta-i no (id.) 7 vilt.; 3. Pollini (id.l 6 vitt. e 12 stoccate; 4. Bergamini (Milano) 6 vltt. e 14 no.<\ ; 5. Angelini ^Firenze) 5 vitt.; 6. Cungomi (Roma) 4 viti, e 9 stocc.; 7. Paoletti (Livorno) 4 vitt. e 12 stocc.: 8. Manarri (Roma) 3 vitt.; 9. Mirandoli 1 vitt. Risultati vari ■ Pesi ROMA - Riunione pugilistica. - leggeri: Mintili b. Saladini ai p ROMA • Campionato di rugby (recupero): Gur Roma-Gur Torino 6-6. ALESSANDRIA - Inooniro interfedorale di palla oanestro (femminile): Gii Alessandria b. Gii Pavia 8-6; (maschile): GII Alessandria b. Gii Pavia 56-10. Il 5 gennaio corrente, alle ore 11, ! dopo lunga malattia, munita dei Con- ; forti religiosi, santamente come visse, e deceduta in Vicoforte la CONTESSA Maria Cristina Ghiera di Vasco nata PRISCO Il consorte Ciuwppe; i figli Cabrili*, Giorgio, Vittoria, Celare, Paolo, Mario, Osvaldo, Luigia, : Consorata, Tereea, Ciulio; il genero, le nuore, i nipoti ed 1 parenti] tutti, affranti ne danno il triste annuncio. Non ei inviano partecipazioni personali e ei prega di non inviare fiori. I funerali avranno luogo in Vicoforte alle ore 9,30, il giorno Vdcolorte, 5 gennaio 1943. La Società « Coigy » di Milano, Amministrazione e Personale, partecipano addolorati 11 decesso avvenuto in Vicoforte il 5 gennaio corrente della contessa MARIA CRISTINA CHIERA di Vasco, nata Prisco, madre adorata del vice presidente Ghiera Ciorgio e deljConsigllere Ghiera Mario. || . iLa Società < Irga» di Milano ed il|Personale tutto, partecipano commossiIil decesso avvenuto in Vicoforte il 61 gennaio corrente della contessa MARIA 1 CRISTINA CHIERA di Vasoo nata. Pri-ieoo, madre amatissima del presidente Chiara Mario. Milano, 6 gennaio 1943. ' j(A Improvvisamente decedeva a Murise-ngo Monferrato i Pisa Giulia ved. Gaia Ne danno il doloroso annunzio a rii-norali avvenuti: le figlie Enrica col marito Cav. Uff. Luigi Bertolino, Leopolda col marito Luigi Pagherò e finii CunBeppe e Luisa; la sorella, nipoti, parenti tutti. Non fiori nè lutto. Opere di beneficenza. Ira Soe. An. Fonderia G. Caia e C. ha il dolore di annunciare la perdita della signora PIEA GIULIA ved. CAIA, moglie del fondatore della Ditta, l'inni* Funebri Gente • Tel. 40-018 Munita del Conforti religiosi ha fatto ritorno al Cielo l'anima buona di Anna Delfina Croserio Ved. ORSINI ^. OTl La piangono la figlia Ciulla; Emma, Giuseppe e Carlo; la nipote Cros'0 ved. Cillardi; le nuore, I nipoti e parenti tutti ; I I unciali avranno luogo in Volpiann |giovedì 7, ore 15. (-A Via Arsenale 43. Torino. Corso Vittorio 5, Volpiano. Dopo lunga e penosa malattia, munita di tutti i Conforti religiosi, è mancata ai suoi cari l'anima buona di Bianco Letizia Ne danno il doloroso annuncio: il padre; il fratello Antonio; le sorelle; nipoti e parenti tutti. I funerali avranno luogo In Cere, venerdì 8 corr.. alle ore 10, partendo dal CalTe Bianco. Cere, 6 gennaio 1945-XXI. Pompe Funebri Croce Nera - Tel. 52-183