La battaglia divampa furibonda

La battaglia divampa furibonda La battaglia divampa furibonda nella regione del Don e intorno a Veliki-Luki / sovietici, dopo le gravi perdite di carri armati, lanciano all'attacco grandi masse di fanterie, ma non riescono a scrollare la resistenza dei germanici e degli alleati Berlino, 5 gennaio. ii ffii ,gUna comunicazione ufficiosa diffusa stasera da parte militare germanica precisa che nel peiiodo dal SO novembre al SI dicembre, cinquemila carri armati sovietici sono stati distrutti o immobilizzati dulia reazione delle forze antibolsceviche. La media quotidiana di annientamento è di 1S0 carri. Si tratta, come qui si sottolinea, detta media più elevata che mai sia stata registrata sul fronte orientale per un periodo così lungo. Questo dimostra una volta di più la grandiosità detto sforno delle truppa tedesche e alleate a l'imponenza dei risultati ohe esse lianno già fin qui conseguiti netta loro aspra battaglia di difesa. Benché la constatazione aia fatta nei giorni scorsi, a proposito del diminuito quantitativo di carri lanciati dal nemico netta battaglia, abbia trovato nuova conferma, gli attacchi sovietici sul grande fronte del Don non sono per nulla diminuiti di intensità. A cmnpensare il relativo diradamento dette punte di attacco corazzate, il nemico ha provveduto con l'immettere nella battaglia masse nuove più cospicue di fanteria. Le mutevoli condizioni atmosferiche hanno frattanto aggravato sensibilmente le difficoltà della lotta: da trenta gradi sotto zero, la temperatura è infatti risalita di colpo fino al disgelo, e gli alti strati di neve si sono trasfoimati in un fradiciume che è naturalmente di giravissimo ostar colo atta guerra di movimento La lotta continua cip non ostante accanita, dato che i sovietici fanno tutti gli sforzi per mantenere e sviluppare la loro pressione offensiva. Circa i combattimenti in corso netta regione del Don (sotto questo termine volutamente generico il Comando tedesco sottintende sia la vallata del medio Don che la zona dell'ansa) si danno stasera i seguenti dettagli. Tentativi sovietici di penetrazione entro le po sizioni tenute dallo schieramento antibolscevico sono state effettuate in più punti; il nemico ha operato con formazioni corazzate e soprattutto con masse di fanteria. I combattimenti che ne sono seguiti hanno avuto un carattere estremamente duro. Le forze antibolsceviche sono tuttavia 7-iuscite a imporre la loro superiorità non solo resistendo vittoriosamente all'urto nemico ma scattando esse stesse al contrattacco, A seguito di ogni- azione' controffensiva sviluppatasi in terreno estremamente difficile, sono state riconquistate diverse località. Nel loro impetuoso procedere, le formazioni dei panzer germanici si sono spinte innanzi nelle, zona d'attacco nemica, sloggiando i sovietici da fitte boscaglie entro le quali essi si tenevano annidati per preparare nuovi attacchi. In seguito a combattimenti corpo a corpo, gravissime perdite sono state inflitte al nemico. La punta centrale detta pressione nemica è stata difesa da formazioni di 8.8. Fin dall'alba il nemico ha attaccato con gruppi corazzati. Nello spazio di un'ora, l'artiglieria anticarro delle S.8. aveva posto fuori combattimento 11 carri armari nemici. Su tutto questo settore, nonostante la forte superiorità numerica del nemico, la resistenza è stata assoluta. Quando a sera cessarono finalmente gli attacchi nemici, giacevano davanti alle linee tedesche le carcasse di SI carri armati sovietici. Nel settore centrale lo sforzo sovietico si è appuntato contro il caposaldo di Veliki-Luki. TI nemico che, nonostante le perdite subite, ha potuto appoggiarsi nuovamente a importanti formazioni corazzate, ha condotto i suoi attacchi concentricamente, impegnando così al massimo grado le forze di presidio tedesche. Malgrado le difficoltà dell'isolamento, il capo- i saldo germanico ha però saputo , aimostrare ancora una volta la ! aua inalterabile forza di resìsten Isa. / sovietici hanno pagato oon la perdita di quattordici carri armati i loro furibondi attacchi, senza con ciò riuscire a realizzare alcun progresso nel progettato smantellamento dell'isola-fortezza germanica. Quale immediata reazione al tentativo sovietico di piegare la resistenza del presidio di VelikiLuki con un grande concentramento di forze aeree, la Luftwaffe ha provveduto sviluppando essa stessa, con l'intervento di un gran numero di apparecchi da combattimento, una forte pressione contro lo schieramento nemico stabilito attorno a Veliki-Luki. Gli attacchi delle formazioni germaniche si sono diretti specificatamente contro le postazioni di artiglieria e U sistema di nidi di mitragliatrici mediante cui il nemico confidava di poter realizzare le pi-emesse per un vero e proprio enucleamento del caposaldo dal fronte tedesco. , La caccia germanica ha spiegato anch'ossa una brillante attività in questo settore, distruggendo sei grossi apparecchi nemici da battaglia del nuovo tipo a pancia corazzata. L'aumentata attività delle due aviazioni tedesca e sovietica denota come il ritmo detta lotta sia in questo settore in procinto di intensificarsi ulteriormente, e come la battaglia di Veliki-Luki sia ormai vicino al suo punto culminante. Significativo è al riguardo che nel momento in cui questa nuova fase del combattimento sta per raggiungere il suo massimo sviluppo, la posizione del caposaldo di Veliki-Luki sia immutata, rivelandosi, come testificano le precisazioni forniteci stasera dal commentatore militare del D. a. D. < sempre saldamente in mano tedesca ». Circa i combattimenti a sud-est del lago di Ilmen si specifica pure stasera, nelle informazioni complementari del Comando germanico, come « per effetto sia delle tempeste di neve sia delle gravi perdite subite, ed in questo settore il nemico ha perduto dal 31 dicembre al 2 gennaio ben 111 carri armati, i sovietici abbiano considerevolmente diminuito la loro attività. I loro sforzi sono stati diretti principalmente a tentare di liberare il gruppo accerchiato nei giorni scorsi daHe forze germaniche. Tre reggimenti con appoggio di diversi carri armati sono stati impegnati dai sovietici in questo tentativo. Ogni sforzo è stato vano e i sovietici hanno perduto sette carri senza riuscire a incrinare minimamente l'anello di accerchiamento ». Guido Tonella Velli •y-tistituti \ irmi RHOL- PIETROBURGO tlovqoiod ^ereDOve\..°GaStiMR. ' »> BcloSos ,1 '■►>JL Ai/;»;. S' Jaroslevl Kalugat iSmolensk- J _ Mw) |\Tu,a r-^Wto dorai ■ ,o Moishaask PS"^ < (Samara)% }%atsk° . ***** Pattava Cp >1-va / o <g?K ARKOV-, ìmm^S JMngnrt, \£>t£f'insa Saporosh sMelito%> Ma~i'ui mar messi M maro Krasno Sf -opofi a» e O Su/tu, MARHERO S AN . ?IRi; UIC

Persone citate: Guido Tonella

Luoghi citati: Berlino