Groviglio di torbidi intrighi

Groviglio di torbidi intrighi Groviglio di torbidi intrighi e di astiose rivalità nel Nordafrica Il consigliere di Roosevelt ad Algeri minacciato dai congiurati degollisti - I fautori di De Gaulle sempre più intransigenti mentre i seguaci di Darlan accusano Giraud di complicità nell'assassinio dell'ammiraglio Berna, 5 gennaio. tii h i ,g(8.). Le notizie che giungono da Washington e da New York sulla situazione nell'Africa del Nord sono concordi nel precisare che 11 caos vd è in continuo aumento. Caratteristica l'informazione del New York Times che scrive: c Gli arresti ordinati da Giraud dimostrano che l'unità politica del Nord Africa è ancora in gestazione, mentre la situazione generale è talmente grave da potersi trasformare in guerra civile se gli alleati non prendono tempestivi provvedimenti, primi fra tutti quelli di ristabilire l'ordine di distribuire alle popolazioni alimenti e vestiario >. Dichiarazioni di Giraud Si informa ufficialmente che fra le personalità, arrestate si trovano quattro funzionari di polizia accusati di conoscere il complotto che ha provocato la morte di Darlan senza averne avvisato tempestivamente l'ammiraglio ed alcuni amici personali di Giraud strettamente vincolati agli ambienti anglosassoni, i circoli bene informati affermano: < i cospiratori hanno eletto come vittima Murphy, consigliere personale di Roosevelt accusato di avere ispirato la nomina di Darlan e di Giraud ». , Giraud in una intervista concessa ieri ad Algeri ai giornalisti anglosassoni ha dichiarato: « La situazione nel Nord Africa è difficile perchè l'Asse si è impossessato di importanti basi tunisine e per l'atmosfera di terrorismo nella quale siamo costretti ad agire. Dovremo lottare duramente prima di fermarci nel Nord Africa ». Circa l'esecuzione dell'attentatore di Darlan ha poi dichiarato: « Considero superfluo dare molta importanza alla fucilazione di un uomo, mentre centinaia di francesi ogni giorno muoiono sul fronte di battaglia». Queste dichiarazioni di Giraud — specie nei riguardi della situazione militare — annullano l'efficacia delle Iniezioni di ottimismo che frequentemente i circoli ufficiali di Londra fanno all'opinione pubblica inglese, Iniezioni che del resto non raggiungono che un effetto parziale e momentaneo. Oggi, comunque, risulta dalle corrispondenze che la stampa inglese è di nuovo in generale Incline a Giudicare sfavorevolmente la sluazione in Africa sia militare che politica Pessimismo britannico n Daily Mirrar, dopo avere constatato che le offensive russe non hanno raggiunto in nessun punto un risultato decisivo, scrive che l'avanzata deU'VHI armata in Libia è in una fase di stasi e che in Tunisia non si sono potuti finora registrare altro che rovesci. Inoltre nel Mediterraneo l'Asse mantiene la supremazia aerea ed i sommergibili si mostrano sempre più pericolosi nell'Atlantico, Il Daily Mail In un articolò di fondo ammonisce il governo che esso dovrebbe rendersi conto del malcontento che domina nel paese per 11 decorso delle operazioni militari in Tunisia. Sulla base dei comunicati ufficiali il giornale riassume gli avvenimenti ohe hanno portato gli alleati a restare sulla difensiva dal 5 dicembre e continua: «E' chiaro che la situazione é sfavorevole e il governo ha il dovere di tìhre chiarimenti nella prossima seduta parlamentare. E' soprattutto Importante il fattore tempo perchè dalla rapidità della conquista di tutta la costa meridionale del Mediterraneo dipendono le operazioni degli alleati contro l'Europa, senza le quali la guerra non potrà essere vinta. Certo si è consci delle difficoltà come si è consci del fatto che si tratta di un'operazione comune alleata e non puramente britannica. Ma, ciò malgrado, la responsabilità spetta al governo britannico ed esso deve riconoscere ome sia importante affrettare le operazioni ». Il corrispondente da Londra delle Basler Nachrichten, riferendo questo commento, osserva che certo esso non riuscirà ad eliminare le difficoltà esistenti nè a indurre il governo britannico ad esprimersi sullo svolgimento della campagna diretta dal generale Eisenhower, ma che, comunque, esso merita di essere segnalato perchè caratterizza l'umore londinese. « Un inviato di guerra — continua il corrispondente del giornale basilese — tornato giorni or sono a Londra dalla Tunisia, mi ha fatto una descrizione autentica della situazione e soprattutto ha insistito nell'osservare che si tratta di una vera e propria guerra di montagna completamente diversa da quella del deserto che si svolge in Libia. Egli mi ha messo in evidenza 11 fatto che il terreno da conquistare è difficilissimo e che specialmente le truppe alpine italiane che vi si trovano si sono trincerate in maniera eccel-' lente, cosicché le operazioni, a parer suo, richiedono molti mesi. L'inviato britannico ha decantato soprattutto le imprese di cui sono capaci gli alpini italiani e si è espresso con molto scetticismo sulla possibilità di avanzata degli alleati e soprattutto di una rapida avanzata ». Abbiamo citato testualmente questo riconoscimento inglese trasmesso da un giornalista neutrale e ci pare che non occorra commentarlo. Ci limitiamo contrapporlo in ricordo della baldanza con cui gli inglesi assicuravano al momento dello sbarco africano cho avrebbero cacciato in quattro e quabtr'otto dall'Africa tutte le truppe dell'Asse e che la via di Roma e di Berlino poteva già considerarsi aperta. Tramonto di illusioni Ora, secondo quanto scrive anche il corrispondente della Nationaie Zeitung, registrando pure l'articolo del Deily Mail, 11 ritardo nella conquista della Tunisia ha naturalmente rinviato ad epoca indeterminata il progetto di invasione dell'Europa. , Ciò viene constatato anche da lìiddeH Hart, la cui opinione a Londra gode sempre molto credito. Questo quotato scrittore tecnico dichiara che c la campagna del Nord Africa non autorizza molte speranze circa le capacità degli alleati di attaccare il Continente». Liddel Hart chiede nuovi metodi e nuove armi. E' senza dubbio la prima volta che in Inghilterra si giunge a riconoscere senza veli l'incapacità delle truppe britanniche e americane a dare l'assato all'Europa, a compiere cioè la sola operazione bellica che, come dice il Daily Mail, potrebbe procurare, qualora avesse esito felice, la vittoria alle armi alleate. Va citato anche un articolo del Times, secondo il quale la Russia non è aiutata come occorrerebbe dall'Inghilterra. La resistenza rus¬ sa mette gli alleati ancora più nell'obbligo di garentire che nell'anno testé iniziato la Russia non abbia più a sopportare da sola una parte cosi sproporzionata del fardello comune. Per tornare all'Africa- Settentrionale francese, anche la situazione politica è giudicata a Londra in modo- pessimista. < La situazione politica in Africa — si legge nella già citata corrispondenza della National Zeitung — è ancora disgraziatamente arruffata e Mac Miliari, il nuovo Mini- \ stro plenipotenziario britannico, arrivato ad Algeri, si è trovato di fronte a compiti difficili. La risposta di Giraud a De Gaulle viene interpretata in diverse maniere, ma in ogni caso non mai come nettamente incoraggiante e un incontro dei due generali prima della partenza di De Gaulle per l'America sembra divenire sempre più inverosimile. La mano stesa dal De Gaulle è stata accolta con maggiore esitazione di quello che si era preveduto e se ne dà la colpa alla gente che attornia Giraud e che si dice sia ancora influenzata molto da Vichy. Si propende ora per l'idea di lasciare ai francesi il compito di mettersi d'accordo senza imporre loro i buoni servizi inglesi ». L'Observer, che nel passato si è dimostrato sempre scettico di fronte a Darlan, sostiene che gli alleati dovrebbero appoggiare autorità civili e non militari, perchè le autorità militari hanno tendenze dittatoriali che non si accordano con le aspirazioni del popolo. Il glomaJe perciò propone che si chiamino a raccolta tutti I deputati francesi fuorusciti, valutati a una trentina, e che si formi cosi un parlamento provvisorio. Naturalmente dovrebbero esserne esclusi coloro che si sono schierati già dalla parte dell'Asse. A questa specie di Parlamento dovrebbe essere aggiunto un Consiglio formato da francesi segnalatisi nella lotta per la liberazione della Francia. Di questo Consiglio potrebbero far parte anche militari, ma in qualità civile e in abito borghese, per attestare 11 loro rispetto delle libertà democratiche. Questi due organismi (secondo la complicata procedura dell'organo londinese di sinistra) dovrebbero designare colui o coloro al quali spetterebbe li diritto di parlare In nome della Francia libera. Il giornale assicura che la vecchia costituzione francese prevedeva che In Algeria, nel caso di incapacità di agire del Governo francese centrale, venissero formati simili «Consigli generali », Strana guardia del corpo La proposta dell'Observer rive-* la che la sinistra inglese non è d'accordo sulla soluzione De Gaulle patrocinata finora dal Governo di Londra in contrapposto al mantenimento della situazione attuale, che certo è preferita da Washington. i primi atti del governo di Giraud sono stati frattanto caratterizzati da un'abbondante distribuzione di onorificenze persino della Legion d'Onore, come se Giraud fosse effettivamente già Capo dello Stato francese, e dalla costituzione di una specie di guardia pretoriana addetta esclusivamente alla protezione del generale francese. La nomina di Giraud a successore di Darlan, sebbene attesa in ogni ambiente, ha aumentato il malumore tra i darlanisti, soprattutto perchè Giraud aveva dichiarato loro, a più riprese, che egli non avrebbe mai accettato una carica politica cosi Impegnativa. Ora, in tale atteggiamento contraddittorio si è inclini a riconoscere una certa partecipazione di Giraud, sia pure attraversò una complacente passività, all'assassinio di Darlan. Intanto la nomina del generale Juin quale cape delle forze armate dell'Africa francese, ha scontentato parecchi altri pretendenti a tale carica. Chi per altro si mostra maggiormente irritato è il generale Bergeret, già alto commissario aggiunto ai fianco di Darlan, contro II quale, evidentemente, è esplosa oggi tutta laostilità e tutto il rancore di Giraud, precedentemente accumulati. Abbondantemente deluso è anche il generale Noguès, il quale aspirava non soltanto a ricoprire 11 posto di Juin, ma ambiva, per alcune promesse da parte francese ed americana, a succedere allo stesso Darlan. i vari partiti francesi, sulla guida di cosi alti e Incoraggianti esempi, continuano a mordersi e ad 'insidiarsi reciprocamente, talché lo scompiglio nel campo di Agramante è completo. Quel che finora è certo è che i degollisti non sembrano disposti a mollare un sol pollice di terreno, poiché, secondo quanto affermano i loro caporioni, l'attuale situazione del1 impero francese si deve considerare come una logica conseguenza, da una porte della preparazione spirituale e, dall'altra, della diretta collaborazione esercitata dal francesi combattenti allo scopo di promuovere l'intervento anglo-sassone del novembre scorso nel Nord-Africa. i degollisti considerano perciò Giraud e i suoi compagni come tanti eroi della sesta giornata, 1 quali si presentano, all'ultimo momento, a tavolo, per spartire una torta che altri hanno preparato con 11 palese desiderio di fare a meno di qualsiasi indiscreto convitato. i degollisti, quindi, oltre a pretendere dei veri e propri diritti nell'azione di governo, vogliono anche avere libertà di scelta all'eleggersi un loro rappresentante di fiducia che, secondo 11 giudizio dei più, dovrebbe essere il generale Catroux. E siccome la voce di questi signori >> piuttosto alta, può ben capirsi la fretta con la quale Giraud ha provveduto a costituire per se una guardia del corpo.