Voci di una prossima unione di Tangeri al Marocco spagnolo di Concetto Pettinato

Voci di una prossima unione di Tangeri al Marocco spagnolo Voci di una prossima unione di Tangeri al Marocco spagnolo La voce dell'annessione di Tungeri al Marocco spugnuoto, che l'alto commissario, generale Orgaz, avrebbe reso pubblica in data del lu gennaio, dà luogo, in molti paesi, a commenti animati e a interrogazioni ansiose. Se i commienti animati sono sempre di circostanza soprattutto in giorni di ferie, durante i quali il notiziario internazionale si trova relativamente in periodo di magra, le interrogazioni ansiose appaiono superflue per non dive intempestive. Dal viaggio a Lisbona di Nicola Franco, fratello del Caudillo, e del generale Jordana, Ministro degli Esteri della Spagna falangista, la fantasia di taluni ambienti esteri, sempre gli stessi, si sbizzarrisce volontieri in congetture e in ipotesi circa gli scopi reconditi e gli sbocchi eventuali del neonato « blocco iberico ». Nonostante i molti tentativi fatti da dicci agenzie per avere dei chiarimenti, a parecchie settimane dui colloqui di Lisbona il segreto permane inviolato. Ma è poi davvero legittimo parlari: in proposito di «segreto».' Ai)li osservatoli non pie- venuti il convegno ispano-porta ihc.se, immediatamente successivo allo sbarco anglo-americano nell'Africa Settentrionale francese, sembra tanto naturale da escludere ogni interpretazione capziosa. Post hoc, ergo propter hoc. Fra due paesi, quali la Spagna e il Portogallo, affratellati non solo dalla rispettala situazione geografica, ma dalla analogia evidente dèi rispettivi regimi, una certa comunanza, anche nella politica estera, sarebbe risultata logica e necessaria fin dal Dietimo 19S6-S8, se uno dei due non si fosse trova- to avvinto da un trattato di alleanza alla politica estera inglese, avversaria fierissima quanto sfortunata della r'.-'.uzions spagnuola. Cac> la rivoluzione spagnuola è stata assolta <e incamerata; l'ostacolo è quindi rimosso. All'ostacolo è al contrario sottentrata una concomitanza di interessi, clie solo i ciechi potrebbero contestare, dal giorno che le Azzorre, le isole del Capo Verde e la Guinea Portoghese so-, no venute a trovarsi sulla rotta degli eserciti nord-americani diretti in Africa, e che il Marocco spaglinolo è venuto a costituire un'isola in un territorio occupato dagli eserciti britannici. I timori destati nei governi di Lisbona e di Madrid dui repentino contatto materiale stabilito con le due grandi potenze belligeranti, i cui precedenti storici, a dispetto di tutte le recenti promesse orali e scritte, non sono fra i più rassicuranti per poco che si ricordi quel trattato di Mctlhucn dal quale data la subordinazione economica e politica del Portogallo all'Inghilterra, e quella guerra ispanoamericana che. privò la Spagna di Cuba e delle Filippine, dettavano logicamente ad entrambi la pronta ricerca di una mutua assistenza, che mettesse l'uno e l'altro meglio in grado di fronteggiare ogni possibile sorpresa. L'incontro di Lisbona si spiega dunque da sè. Da sè si spiegherebbe, almeno in una certa misura, anche la decisione che il generale Orgaz avrebbe annunziato ieri relativamente a Tangeri. Questa città, di dominio internazionale, era già stata occupata, come si ricorderà, dalle truppe spagnuole, per misura di sicurezza, 'l ili giugno 19^0. In processo i tempo il governo di Madrid aveva provveduto a nominarvi un alto commissario spagnuolo, e anche più recentemente ad assicurarvisi il controllo delle dogane. Il nuovo passo innanzi, se effettivamente esso ha avuto luogo, tenderebbe a completare gli altri tre, escludendo del tutto la possibilià che col favore del regime internazionale, gli anglo-americani tentino metter le mani su una città e su un territorio i quali, situati di fronte a Gibilterra, si presterebbero a diventare una testa di ponte ideale per cM ha tutto l'interesse di evitare ai propri trasporti militali la pericolosa navigazione fino ad Orano. Negli ambienti neutrali, e specie nelle informazioni di fonte americana che vi si raccolgono, le note dominanti sono dine: alcuni prevedono una protesta di Londra, se non una protesta comune delle due democrazie alleate, dato che gli Stati Uniti non figurano tra i firmatari del trattato di Algcsiras, o quanto meno una espressa ed ampia riserva del governo britannico; altri ritengono che la protesta inglese, se protesta vi sarà, sia destinata ad essere di pura forma, la decisione spagnuola dovendo a parer loro considerarsi presa d'accordo col « Foreign Office » e interpretarsi come un risultato dei buoni uffici di sir Samuel Hoare, all'effetto sia di rassicurare la Spagna inquieta degli avvenimenti del Nord-Africa, sia di indeiiizzarla della negata restituzione di Gibilterra. CiZsarebbe, a dire il vero, an¬ che una terza corrente: qwella di coloro che alla comunicazione imputata al generale Orgaz preferiscono non attribuire carattere definitivo, per farne invece un semplice colpo di sonda destinato a iV/ttmijiare .Madrid sul genere di reazioni che l'annessione di Tangeri sarebbe atta a produrre in sede internazionale. La tesi non manca di verosimiglianza. Ma i suoi fautori scambiano forse i propri desideri con la realtà, giacché «sede internazionale ;, non è più oggi se non una vuota parola, e non è detto che tale circostanza debba essere un cattivo affare per tutti. Per conto nostro citeremo, non fosse altro che a complemento di cronaca, anche una quarta tesi, sebbene essa raccolga fin qui minori adesioni delle altre: tenuto conto che la voce della dichiarazione di Orgaz è stata propalata dall'A3sociated Press, e che nessun didispaccio di altra fonte è ancora venuto a confermarla, sarebbe del tutto illecito supporci in presenza di una manovra angloamericana, per riaprire artificiosamente la vecchia e vessata questione tungerina, al solo scopo dì precipitare l'occupazione della città sotto colore di prevenire un gesto della Spagna? Concetto Pettinato

Persone citate: Samuel Hoare