Roosevelt vanta l'adesione di 29 Stati alla guerra democratica

Roosevelt vanta l'adesione di 29 Stati alla guerra democratica Una coalizione che è nna somma di debolezze Roosevelt vanta l'adesione di 29 Stati alla guerra democratica Ma nello stesso campo nemico si riconosce che l'appor- feto della maqqior parte degli alleati è meno che nullo W■ ■■v,3M, v a ic ìG , Roma. 1 gennaio. Roosevelt ha fatto le seguenti .lichiarazioni: «Un anno fa 26 nazioni hanno! rmato a Washington la dichiara- ione delle nazioni unite. La si- fi zione tuazione mondiale in quel momen to era davvero oscura. Tuttavia queste nazioni si sono congiunto nel segno di un ideale universale, annunciato nella « Carta Atlanti ca », firmando un atto di fede, se condo il quale l'aggressione mili-,tare, la violazione dei trattati e lasbarbarie premeditata devono esse- j re sopraffatte con ogni mezzo e]senza alcun riguardo dalla potcn- za. combinata di queste nazioni.;Tre altre nazioni hanno da allora aderito alla coalizione ». Ma la rivista settimanale New Statcsman and Nation entra in merito a questa enunciazione ■nnVpv-Pltlana e à aiiel a analoffà lOOseveltuina e a quella analoga di Churchill sulla t affluenza del- le nazioni » e si pone la critica do- Rmanda: t Quali " elementi di que sta « affluenza delle nazioni » svolgono una effettiva parte in questa guerra ? ». La rivista si chiede Sfruttiamo totalmente questi elementi o solo in parte? ». La risposta è la seguente: « Il frazionamento delle forze, inevitabile in una guerra dalle li- nee di collegamento esterne, si ripercuote in maniera assai sensibi te sulla scarsezza di materiale- no. In nessun elemento, come sul mare, ciò appare così evidente. Il logorio è grande e il logorìo degli equipaggi è ancora più grave e irreparabile di quello del le navi. Sono passati i tempi in cui Colomrjo scopriva l'America COn ciurme provenienti dalle ga leie spagnole, e in cui Nelson navigava con equipaggi di contadinj arruolati a foiza nelle tavèrne ava, servizio nella marina, sono persone di grande esperienza e in molti casi hanno dietro di sè un lungo periodo di addestramento. « Bisogna rendersi conto che un'importante fonte di reclutamento di gente di mare è venuta a mancare, perchè il Giappone mina le coste cinesi, blocca Canton e le regioni meridionali dell'Asia Orientale. I francesi combattenti, i marinai delie navi olandesi, i pescatori belgi, i marittimi norvegesi e greci che poterono fuggire dalle terre occupate, sono stati impiegati da noi; il loro numero non può aumentare. Noi possiamo rivolgerci solo in misura limitata alle nostre forze e a quelle , ,,,, , , . . ... ìdell'impero, e dobbiamo perciò in- d dirizzarci in prima linea agli Stati Uniti, affinchè essi forniscano, equipaggi per le navi che verran- \ no costruite in base al lorupro- gamma ^ éntro le sue frontiere un quarto della popolazione della terra, do- vrebbe divenire la più grande for-nitrice di materiale umano per le nazioni alleate. Se però non ria- priremo la strada della Birmania . ,e non riforniremo la Cina, la nostra grande potenza nell'Estremo j Oriente sarà sfruttata solo u. meta, ] «La mobilitazione americana è ancora agli Inizi, e gli fatati Uniti ;hanno ancora molti ostacoli da\sormontare. Gli Stati Uniti posso- "° ^JS^njSS&S^ me ad esempio il coordinamento delle costruzioni navali e la co- struzione della strada dell'Alaska Tuttavia la loro capacità di prò- Hi motoria < hnl \ non eouiv^le alS nr^uzioné R«J«non equivale alla.produzione li Stati Uniti attraver-|e difficoltà che dovem-\stessa, e g sano ora k . mo superare nel 1940. ,« Gli altri alleati transoceanici. 'fatta eccezione del Canada, devo- \no essere in prima linea conside- rati come fornitori di materie pn- me. Non vogliamo più entrare ol-!tre in merito allo sciupio di foizelumane che risulta dalla nostra po-]litica indiana. Lo sviluppo dell'e- '.sercito indiano avviene con un}ritmo ancora più lento di quello .che dovrebbe essere, ed esso è in certo qual modo paralizzato dal!pericolo di un sollevamento. L'In- !dia deve quindi essere considera-1ta per questi motivi come facen-;te parte solo parzialmente nelle nazioni alleate. 1«Anche nelle altre parti del- l'impero vi sono delle gravi scis- dsioni. Nell'Africa del Sud gli eie-,nienti filo-nazisti sono molto forti ,e molto attivi». Molti sud-africa- ni preferiscono piuttosto il domi- nio; nipponico che concedere la pa- rita di diritti agli indigeni. La con- clusipne è cheTùnpero, con l suoi\punti morti come 1 Lire e l India. !non e probabilmente cosi forte nel- L* S"ao^S10ne C°me "e BUer* Uid passata».

Persone citate: Churchill, Roosevelt